"A fronte di un calo drammatico degli investimenti nella misura del 27% (- 135 milioni di euro rispetto al 2012 per un totale di 358 milioni), la produzione di film di iniziativa italiana si mantiene stabile registrando un lieve aumento".Lo ha dichiarato il Direttore Generale per il Cinema, Nicola Borrellinel corso del suo intervento alla presentazione annuale dei dati sul cinema italiano dello scorso anno alla presenza del Ministro per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini.  

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 (nella foto: NICOLA BORRELLI)

Dei 358 milioni di euro degli investimenti, 335 sono relativi al budget di produzione mentre 23 ai costi di distribuzione. Il costo medio di un film italiano cala:i film 100% italiani hanno un budget medio di 1,7 milioni mentre quelli di iniziativa italiana di 1,8 milioni. Diminuiscono soprattutto i film ad alto budget (- 6 film con budget maggiore di 3,5 milioni), mentreaumentano soprattutto i film a bassissimo budget(+ 16 film con budget fino a 0,2 milioni).Tra le risorse identificabili, la più importante è quella degli apporti degli investitori esterni (42 milioni): il dato è comunque in calo rispetto al 2012 (- 9 milioni rispetto al 2012).Tutte le componenti “storiche” sono in calo: investimento pubblico statale (Fondo Unico dello Spettacolo Cinema, 19 milioni contro i 24 del 2012) ,investimenti esterni, 42 contro 51 del 2012, credito d’imposta produzione, 32 contro i 37 del 2012. Si registra comunque un lieve positivo aumento dei fondi sovranazionali e dei fondi regionali, per la prima volta evidenziati in circa 7 milioni di euro.Per quanto concerne l’utilizzo del tax credit,cala il valore di quello totale, 53 contro 60 milioni, nelle componenti produzione ed esterno.Cala il numero dei film per cui è richiesto il tax credit interno ed esterno.Unico dato in controtendenza, l’aumento del tax credit distribuzione, da 4 a 5 milioni, e l’aumento del numero dei film per cui viene richiesto (+7, da 41 a 48). Si conferma il fatto che i film a più alto budget attivano al massimo possibile la misura di incentivo fiscale con una percentuale tra l’87 e il 100%.Anche il numero dei passaggi totali di film (tutte nazionalità) è in lieve calo, così come il numero dei titoli.Il numero dei film italiani programmati dalle tv generaliste aumenta da 140 a 164: buono il dato registrato da Rai1, Rai3,Canale5 e Italia1. Cala invece La7.Spicca Canale5 per il numero di titoli italiani recenti programmati in prima serata (oltre la metà): 36 film su 60 totali contro gli 11 di Rai3, che si attesta come il valore più alto per la Rai.Sull’intera giornata,sono solo 86 i passaggi di film italiani prodotti dopo il 2010 programmati dalle reti generaliste. Oltre la metà dei passaggi si riferisce a titoli italiani di catalogo dal 1950 al1979, mentre la fascia oraria più utilizzata per i film italiani è quella notturna, dopo le 23.Nel 2013 anche su Sky sono diminuiti passaggi e titoli unici.Per i titoli italiani prevale di gran lunga Mediaset (1073 titoli su 2081, pari al 62% dei titoli italiani programmati),con la parte del leone fatta da Iris. LaRai si ferma a 584 titoli italiani su 1917.La media delle repliche per i canali RAI è vicina a 100 (5664 passaggi), in maggioranza programmati su Rai-Movie.Sul fronte della distribuzione il primo trimestre del 2014 indica un aumento di presenze per i film italiani rispetto al 2013 e al 2012,a parità di quota di mercato del 33%, circa 10 su 30 milioni di biglietti venduti.La distribuzione per mesi nel 2013 ha visto numeri migliori rispetto al 2012 in quasi tutti i mesi, escluso gennaio. Particolarmente positivo novembre. Da segnalare i risultati dei mesi estivi, anche grazie alla Festa del Cinema. La distribuzione territoriale delle presenze conferma la storica dominanza di Lombardia, Lazio e Veneto rispetto alle altre agenzie. Queste pesano per quasi la metà dell’intero mercato nazionale.Infine la digitalizzazione degli schermi è arrivata al 75%, anche qui con una discreta differenza tra territori.