Tema quanto mai di attualità in Italia, come ci ricorda continuamente la cronaca con tutti i casi di femminicidio, maltrattamenti e soprusi di ogni tipo subiti dal sesso debole. Figuriamoci poi se ci trasferiamo in Siria, territorio di guerra, quindi con tutti gli orrori del caso. Tra questi orrori c’è la piaga delle cosiddette “spose bambine”, cioè ragazzine date in pasto a uomini ricchi in cambio di vile denaro. E’ questo il tema al centro dello spettacolo teatrale “Safa e la sposa bambina”, scritto e interpretato dalla bellissima e sensibile Isabel Russinova, nei giorni scorsi rappresentato a Roma al Teatro dei Conciatori.

manifesto la sposa b 20160225084732 680x1024

Come sono lontani i tempi di “Discoring” e del Festival di Sanremo, quando Isabel, giovanissima, è diventata popolare presso il grande pubblico! L’attrice friulana ha avuto un percorso artistico straordinario, con una continua evoluzione che l’ha portata a diventare autrice, scrittrice, regista e produttrice. Passando per esperienze lavorative con grandi nomi come Dino Risi e Giuseppe Ferrara, autentici mostri sacri del nostro cinema. La storia di “Safa e la sposa bambina” è davvero commovente. Arriva allo spettatore come un pugno nello stomaco il fenomeno dell’infanzia violata nella figura della piccola Awa, attraverso il monologo di Safa, una donna adulta, vittima anche lei. Ma sarà proprio il prendersi cura della bambina indifesa la possibilità di riscatto per la protagonista Safa. La solidarietà quindi come via d’uscita dalle martorizzazioni  subite da entrambe. Una scenografia scarna ma efficacissima, delle luci che esaltano l’atmosfera cupa ma anche la speranza di un futuro migliore come vuole il messaggio del testo, una regia (di Rodolfo Martinelli Carraresi) sicura e che evita accuratamente la facile retorica. Prestazione maiuscola infine per la Russinova interprete: in alcuni punti addirittura da pelle d’oca, con una presenza scenica di rara intensità. Con queste premesse, lo spettacolo è giustamente patrocinato da Amesty International Italia.