VetrinaCinema
a cura di Marzia Serra , Laura Nuti e Stefano Stanzione
   

 

Private

Regia: Saverio Costanzo
Cast: Mohammad Bakri, Lior Miller, Tomer Russo, Hend Ayoub
Genere: Drammatico
Distribuzione: Istituto Luce
Giudizio: * * * * *

PrivateIl film dell’esordiente Saverio Costanzo è la metafora di un conflitto che dura da cinquant’anni
La casa di una famiglia palestinese che si trova a metà strada tra gli insediamenti ebraici e quelli palestinesi, viene occupata dall’esercito israeliano.
Quest’ultimo chiede al Sig. Mohammad, capo famiglia e preside di una scuola superiore di lasciare la dimora, ma l’uomo si rifiuta perché afferma chiaramente: “To be or not to be” vale a dire bisogna essere arabi fino alle estreme conseguenze e vivere per i propri principi! Così l’abitazione dei signori B. viene divisa in tre zone: a) la stanza prigione dove risiedono il professore, consorte e figli; la camera b) punto neutro e c) piano superiore dove alloggiano i militari giudei.
Il lungometraggio, si basa sulla convivenza forzata tra questi due nuclei che rappresentano modi diversi di vedere il mondo.
Significativo lo scontro tra Mohammad e l’energica figlia Marian che lo accusa di essere codardo perché non reagisce alla violenza con altra violenza, ma il padre insegna dicendo “ I codardi Marian sono quelli che rispondono al fuoco, i codardi sono quelli che hanno paura di interrompere la catena di violenza. I codardi Mariam sono quelli che amano l’odore del sangue”.
Il preside è un uomo tutto di un pezzo, un sognatore, un pacifista attivo, un tipo che si ostina a vedere negli altri la possibilità di amare e di non odiare.
La storia è raccontata attraverso un’evidente impronta documentaristica, ciò è manifesto in tutte le sequenze: i personaggi vengono sempre seguiti dalla telecamera, con discrezione senza essere invasi (lo stesso regista afferma che agli attori è stato fornito un canovaccio del racconto, ma tutto il resto è nato dalle reazioni spontanee tra gli interpreti arabi e israeliani)
La predominanza di colori scuri all’interno della pellicola, nasce,quindi dall’esigenza di aumentarne il carattere realistico.
Di notevole intensità le sequenze in cui la figlia maggiore, si nasconde nell’armadio per vedere che cosa succede nella zona della casa dove vivono gli occupanti ebrei.
Attraverso gli occhi della ragazza, in soggettiva si scorge la normalità dei giovani (Eial suona il flauto e gli altri guardano la partita di calcio) ma nello stesso tempo è evidente che non sono consapevoli sul perché si trovano in quel posto!
Pochissimi i controcampi, diversi i piani sequenza utilizzati soprattutto per rafforzare l’identificazione degli attori!
La musica degli Alter Ego contribuisce in alcuni tratti del film ad aumentare la suspense, il brano di Roger Water Perfect Sense si sposa bene con il finale, il bassista dei Pink Floyd dice “ i tedeschi uccidono gli ebrei, gli ebrei uccidono gli arabi, gli arabi uccidono gli ostaggi”.
L’interprete del padre di famiglia, l’attore palestinese Mohammad Bakri, afferma con decisione “ Il film lancia un messaggio di pace, impone l’intelligenza contro la forza, la resistenza pacifica come affermazione, siamo stanchi di assistere a tanto spargimento di sangue. Forse ora con l’elezione ad Abu Mazen potrebbe riaprirsi uno spiraglio nel dialogo tra i due schieramenti”
La pellicola di Costanzo dimostra che non occorrono budget da capogiro per creare prodotti dignitosi, anzi consideriamo questo uno dei pochi film in circolazione che tocca nell’intimo e spinge alla riflessione.
Un bel dieci e lode al giovane regista, che alza notevolmente il livello qualitativo del cinema, avvezzo oramai a produzioni di largo consumo che lasciano il sapore amaro in bocca.

Marzia Serra

 


Per gli indirizzi e i recapiti dei cinema visita LOCALITALIA - Cinema --> Clicca qui!


Vuoi visitare i siti degli attori e del regista di questo film? SITI V.I.P. --> Clicca qui!



Vai a Home Page InformaCinema
Vai a Archivio Film InformaCinema
Vai a Archivio Interviste InformaCinema