Articoli ItalyMedia.it

CULTURA, SPORT e SPETTACOLO

047

Si è svolta vicino Roma la prima edizione di "Etruria Cinema", presentata da Rosalinda Celentano
Un festival cinematografico per sole donne
In giuria anche il regista Aurelio Grimaldi e l'attrice Domiziana Giordano

di Antonella Salvucci

Tolfa (RM). Nella caratteristica cittadina di Tolfa si respira ancora aria di cinema, grazie alla prima edizione di un festival che lì Rosalinda Celentanoha trovato la sua sede ideale e che diverrà un appuntamento fisso per cineasti, registi e produttori. Si tratta del prestigioso premio "Etruria Cinema" (per i cortometraggi realizzati esclusivamente da donne) nato dall'intuito geniale dei due organizzatori Pier Luigi e Roberto Manieri, sensibili alla qualità di opere che così hanno avuto una importante vetrina.
Il premio, nato infatti per esaltare quelle categorie e forme d'arte che fanno grande il nostro cinema e che altrimenti non godrebbero dell'interesse dei media, punta i riflettori sull'affascinante e complesso universo femminile che si racconta dando una chiara immagine di una particolare percezione di vita. Sono risultate vincitrici per la sezione "Etruria Cinema Città di Tolfa", Cinzia Bomoli con il cortometraggio dal titolo "Il Contrattempo", mentre il "Premio della critica" è andato a Simona Verrusio per il cortometraggio "Il Frigo"; entrambe si sono aggiudicate dei cospicui premi in denaro, "un incoraggiamento per nuove creazioni" come ha sottolineato con piacere la brillante coppia di conduttori formata dal giornalista Emanuele Carioti e da Rosalinda Celentano.
L'evento, patrocinato dall'Anica col contributo della Regione Lazio, si è avvalso anche della preziosa collaborazione di Valerio Finori (responsabile relazioni esterne) che ha saputo coordinare la giuria tecnica composta da nomi illustri come il maestro Stelvio Cipriani(compositore di oltre 300 temi cinematografici tra cui "Anonimo veneziano"), Andrea Garelli, sceneggiatore di "Amnesia", le attrici Domiziana Giordano e Rosa Pianeta, Marco Spoletini, montatore di celebri film come "Velocità massima" e "L'imbalsamatore", Anna Di Francisca, regista de "La bruttina stagionata ", Valentina Capecci sceneggiatrice di "Se io fossi in te" e l'On. Olimpia Di Tarzia (Presidente Commissione Pari Opportunità e Politiche Familiari). Ad allietare un clima già di per sé euforico, l'esilarante presenza dell'attore e conduttore tv Fabio Canino, scelto per la consegna degli ambiti premi. Anche il regista Aurelio Grimaldi, presenza di spicco in giuria, sulla scia del successo di "Rosa Funzeca" si è dichiarato soddisfatto della prima edizione di Aurelio Grimaldiquesto festival, che ha premiato il suo corto preferito. "La maggioranza dei miei film ha le donne protagoniste ed è bello come 'Etruria Cinema' le metta in risalto anche come registe" ci ha svelato; poi ha raccontato alcuni aneddoti, dalla preparazione alla post-produzione del suo ultimo lavoro cinematografico, come la difficile ricerca del figlio della protagonista. Dopo aver provinato oltre 40 attori a Napoli, la scelta è caduta su Primo Reggiani figlio di Aldo Reggiani, indimenticabile al fianco di Loretta Goggi nella serie tv "La Freccia nera". Il ragazzo, fisicamente perfetto ma non napoletano, si è prestato ad un intenso periodo di studi sul posto per assimilare al meglio il dialetto risultando molto credibile, come se la sceneggiatura fosse stata scritta su di lui, con il favore della stampa che lo ha paragonato ad Alain Delon. Aurelio Grimaldi è apparso entusiasta per la presa che il suo film ha avuto sul pubblico poiché racconta una storia di umanità in cui molti si possono identificare, il classico rapporto intenso e contrastato tra madre e figlio ma, essendo il film ispirato a Pasolini e alla Magnani e, nonostante lo stesso regista sia consapevole di aver sempre diviso la critica, alla proiezione a Venezia c'è stato invece, con sua grande sorpresa, un consenso dilagante, insperato date le polemiche che dapprima si erano scatenate sull'opera cinematografica, creando pregiudizi e facendo prevedere un altro trattamento severo da parte degli addetti ai lavori. Dopo "Rosa Funzeca", Grimaldi si augura di realizzare prossimamente il grande sogno di un film molto difficile e per la prima volta costoso(in antitesi con quello che è stato finora il suo modo economico di fare cinema) tratto dal Mastro Don Gesualdo del suo conterraneo Giovanni Verga.
Non ci resta che fare un grande"in bocca al lupo" ad Aurelio Grimaldi per gli impegni che lo aspettano e tanti complimenti a Pier Luigi e Roberto Manieri per l'ideazione e la magistrale organizzazione di questo primo festival destinato a far parlare ancora a lungo di sé.

 

 

Torna a Cultura, Sport e Spettacolo

Torna a Home Page Articoli ItalyMedia