Gentile direttore,
nel mondo contemporaneo, quantistico e atomico, universale e relativo, dinamico ed evolutivo, il fenomeno della globalizzazione dei mercati non cesser… mai di stupirci, di spaventarci, e infine di rasserenarci. PerchŠ non si tratta solo di allargamento della base e del vertice industriale, produttivo e distributivo fruibile dalla maggior quantit… di persone possibile, ma della rivoluzione delle mentalit… e dei costumi che si confrontano, si mescolano e si rigenerano nuovi e trasmutati tra realt… locali prima diversissime, veri e propri mondi opposti e opponibili conviventi sulla medesima struttura fisico-chimica del nostro pianeta. Ci troviamo allora tutti, senza distinzione, in un momento di evoluzione intermedia, fase di transizione tra il vecchio e il nuovo mondo, che procede a macchia di leopardo, per esperimenti, per lunghe circomvoluzioni e per rivoluzioni improvvise. Il vecchio mondo, solo di un decennio fa, con i propri circoli chiusi, la scarsa accessibilit… del sapere e del know-how, la gelosia delle posizioni conquistate, spesso con sistemi clientelari e nepotistici, la difesa ad oltranza dello status quo, la divisione sociale per caste dalle quali Š quasi impossibile evadere e migliorare, la scarsa capacit… di rinnovamento delle classi dominanti, dei cittadini governati e della stessa industria che mantenevano il sistema in uno stato di protezionismo arcaico, statico e poco produttivo. Stati di forza e conservazione che negavano, di fatto, l'ascesa economica e sociale ad intere classi, mantenendo la persistenza della povert… diffusa in regioni e nazioni del mondo condannate al fallimento perpetuo, ridicolizzando anche in modo repressivo l'inutilit… del tentativo di riscatto da una situazione di disagio storico fonte di quell'umiliazione umana dovuta all'impotenza che crea e mantiene la reazione permanente, l'atto sconsiderato casuale, la lotta intraspecifica con vinti e vincitori prestabiliti, la guerra di tutti contro tutti, infine, la tirannide. La globalizzazione distribuisce opportunit…, semente di ricchezza, occasione di lavoro e riscatto, fondamenti del cambiamento, dell'autorealizzazione, della possibilit… di un mondo migliore e pi— giusto a chiunque abbia la buona volont… di renderne pratico l'esempio teorico. Lo stiamo gi… vedendo ogni giorno intorno a noi: Nazioni grandi quanto l'Europa, come la Russia e la Cina fino ad ieri sottoposte a regimi dittatoriali si stanno affacciando velocemente alla ribalta sul palcoscenico della modernit…, con produzioni di sempre migliore qualit… ed a prezzi bassi, provocando una vera rivoluzione dei mercati che apprezzeremo ancor pi— negli anni a venire. Il sapere, l'informazione, la conoscenza e la tecnica industriale si diffonderanno in quei luoghi fino a farli diventare giganteschi lottatori giapponesi moderni in grado, specialmente Cina ed India, per l'enorme quantit… della popolazione, di sorpassare celermente i vincitori economici e sociali momentanei di oggi che riposano sugli allori, con uno sforzo minimo, prendendoli con la sorpresa della loro velocit… di cambiamento collettiva unita all'enorme flessibilit… individuale. Non sar… piacevole per molti dei "nostri", certo, ma quando gli equilibri precedenti sconvolti saranno ricomposti, il pianeta parler… una sola lingua, moltissimi poveri di oggi diventeranno persino ricchi, tanti altri reietti condannati all'ignoranza insegneranno nuove teorie ai dotti professori dell'oggi, e, addirittura, ogni uomo potrebbe diventare una piccola, microscopica o macroscopica industria che si dispieghi nel biotopo con nuove e diverse tecniche ad impatto ambientale neutro, ma all'altissimo valore intrinseco aggiunto ad una differente valutazione dell'utilit… produttiva e delle caratteristiche del bene di consumo, che potrebbe anche diventare persino "non consumabile" o, semplicemente, "informativo". La globalizzazione Š fondamentale per la libert… del mondo degli uomini, e del divenire stesso delle cose, e mette alle corde le antiquate utopie degli ormai ultimi dittatori, relitti di sistemi in fase di estinzione. Essa rende globale tutto ci• che Š locale, e viceversa, unisce anche dividendo, esalta senza tracotanza e boria, evidenzia, rende accessibile l'inaccessibile, facendo dono disinteressato nell'interesse di se stessa a tutti. E' persino utile per i nuovi fenotipi che verrranno dalla specie umana, dato che gli incroci genetici tra persone geograficamente distanti tra loro che producano una discendenza migliora in generale l'aspetto estetico, salutistico ed intellettivo della specie politipica "Homo sapiens". Essa, dunque, ci fa evolvere in una nuova fase della storia dove Š probabile che materialismo ed idealismo diventino un propellente unico ed univoco preparatorio ad uno stadio futuro ancora migliore. Dipende da tutti noi. PerchŠ, dunque, mi lamento della globalizzazione? PerchŠ ce n'Š in giro ancora troppo, troppo poca.

Francesco Martin
cittadino europeo