Dopo le polemiche sul vescovo negazionista Williamson, vescovo lefebvriano riabilitato dalla scomunica proprio da Benedetto XVII,  ricevendo in udienza gli ebrei della Conference of Presidents of Major American Jewish Organizations il pontefice dichiara: "Ogni negazione o minimizzazione della Shoah "e' intollerabile e totalmente inaccettabile".

"L'odio e il disprezzo per uomini, donne e bambini che e' stato manifestato nella Shoah - ha aggiunto il papa - e' un crimine contro Dio e contro l'umanita'".

"Questo - ha detto papa Ratzinger - dovrebbe essere chiaro per ognuno, soprattutto per quelli che si pongono nella tradizione delle Sacre Scritture, secondo le quali ogni essere umano e' creato a immagine di Dio. È fuori questione che ogni negazione o minimizzazione di questo terribile crimine e' intollerabile e totalmente inaccettabile".

"Sto preprando la visita in Israele, terra sacra per i cristiani e per gli ebrei". E' quanto ha detto questa mattina il Papa, confermando in tal modo che presto compira' il suo viaggio in Terra Santa, anche se non ha precisato la data in ci questo accadra'.

Benedetto XVI ha ricordato quando Wojtyla, al Muro del Pianto a Gerusalemme
durante la sua visita nel marzo 2000, chiese perdono a Dio "per tutte le ingiustizie che il popolo ebraico ha dovuto soffrire". "Adesso - ha detto- faccio mia la sua
preghiera. 'Signore dei nostri padri, che scegliesti Abramo e i suoi discendenti per portare il tuo Nome alle Nazioni: siamo profondamente addolorati per il comportamento di coloro che nel corso della storia hanno causato sofferenza ai tuoi figli e, nelchiedere perdono, vogliamo impegnare noi stessi per una autentica fratellanza con il Popolo dell'Alleanza".

 

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