Reggio Calabria. Si nascondeva da 9 anni, con molta probabilità cambiando anche tanti "covi" all'estero.

 Ma stanotte a San Luca, nel cuore dell'Aspromonte, è finita la latitanza del 43enne Fortunato Giorgi, trafficante internazionale di cocaina di prima grandezza ritenuto organico alla famiglia dei Romeo "Stacchi", integrata nella potentissima cosca sanluchese Pelle-Vottari-Romeo, protagonista (in odio ai Nirta-Strangio) della celebre, cruenta faida culminata nel Ferragosto 2007 nell'eccidio di Duisburg, che vide 6 persone "giustiziate" con un colpo alla testa davanti al ristorante "da Bruno".
La "primula rossa" – inserita nell'elenco dei 100 ricercati più pericolosi del Paese secondo il Ministero dell'Interno – è stata snidata grazie al classico passo falso "familiare": il padre è gravissimo, ricoverato a Messina, e adesso anche un fratello è seriamente malato.
Così Giorgi ha pensato bene di tornare dai suoi affetti: un accorto pedinamento ha condotto a stanarlo in via Don Signati, nel centro aspromontano, mentre raggiungeva casa di una delle due sorelle (che fino al 2000, data d'inizio della latitanza, era il suo stesso indirizzo di residenza).
Nel giro di tre mesi, le maglie della Giustizia si sono strette su di lui, grazie anche al pool investigativo che vede sforzi sinergici dei Commissariati di Siderno e Bovalino, coordinati dalla Squadra mobile guidata da Renato Cortese. L'uomo – che era da solo e disarmato – al momento della cattura, s'è mostrato assolutamente sorpreso, non opponendo resistenza di sorta agli agenti giunti ad arrestarlo.
Adesso Fortunato Giorgi dovrà scontare quantomeno 27 anni di reclusione, frutto di due condanne definitive a 13 (processo Aspromonte) e 14 anni (processo Sorgente) per associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata alla produzione e detenzione di droga ai fini di spaccio e traffico internazionale.
Oltre a questi due verdetti irrevocabili, infatti, il famigerato "narcos" ha sul groppone una serie di precedenti per reati che vanno dal 416-bis alla rissa.

 

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