Michele Santoro

In vista delle prossime elezioni regionali, previste per il 28 e 29 marzo, la Commissione di Vigilanza della Rai ha deciso oggi di adottare, a maggioranza, una serie di importanti provvedimenti.


Per la prima volta, infatti, per l’intero mese precedente il voto saranno sospesi i programmi di approfondimento politico del servizio pubblico, ad esempio Annozero di Michele Santoro, Ballarò di Giovanni Floris e Porta a Porta di Vespa .

La decisione è stata ratificata dalla Commissione grazie ai voti del centrodestra e del relatore Marco Beltrandi (radicale). Contrario il Partito Democratico.
Secondo la norma in questione le redazioni dei diversi programmi di approfondimento potranno decidere, durante il mese di marzo, se farsi sostituire dalle classiche tribune politiche(notoriamente tra i programmi meno seguiti, a differenza di spazi come Annozero capaci anche di vincere le sfide del primetime), opppure andare in onda  ugualmente dovendo peròaccettare collocazioni in fasce  di orario completamente diverse.

“Dipenderà da Vespa , da Floris, da Santoro, cioè dai responsabili delle trasmissioni. – ha detto Beltrandi, a margine della votazione – E in ogni caso, se decideranno di andare in onda in altre fasce  orarie e si occuperanno di politica, dovranno obbedire alle regole della comunicazione politica e cioè delle tribune“.

Ma a preoccupare maggiormente l’opposizione è il fatto che tale norma vale, ovviamente, per la Rai, ma non è detto che l’Authority scelga di applicare tale regola anche alle televisioni private. Si potrebbe, quindi, arrivare al paradosso di avere Annozero o Ballarò sostituiti da una tribuna politica e, su Canale 5, Matrix libero di andare in onda .

“Quello che è accaduto – ha detto Fabrizio Mori, capogruppo del Pd in vigilanza – è molto grave: il centrodestra, complice Beltrandi, ha votato la soppressione delle trasmissioni di approfondimento giornalistico nell’ultimo mese di campagna  elettorale [...] cosa mai accaduta prima e che la legge non chiede, e per estensione due terzi del palinsesto di Raitre rischiano la cancellazione. [...] Dubito molto che l’Autorità per le comunicazioni si senta di cancellare ‘Matrix’ o gli altri approfondimenti di Mediaset”.

Certo è che, negli ultimi mesi, le scelte dei programmi di approfondimento, e ancor di più dei telegiornali, in merito alla ripartizione degli spazi televisivi fra i vari soggetti politici sono state vergognose, censurando spesso campagne politiche rilevanti e interi partiti. E’ fuor di dubbio, però, che la soluzione si dovesse trovare nel garantire una maggiore par condicio all’interno di tali programmi, non certo mandando in onda  tribune politiche seguite da una percentuale minima di cittadini, favorendo, così, un voto maggiormente inconsapevole.

La Federazione della Sinistra, intanto, denuncia l’approvazione da parte della Commissione di un provvedimento sulla par condicio proposta proprio dal Partito Democratico.
“Con una decisione vergognosa, – ha dichiarato Paolo Ferrero – la Commissione di Vigilanza della Rai oggi ha votato [...] una norma che esclude tutte le forze politiche più piccole dagli spazi televisivi delle varie Tribune elettorali, sulle reti Rai. Non era mai successo ed è una palese violazione della Costituzione che fissa le elezioni perché il popolo si possa esprimere, non per condizionare il popolo a votare chi ha già il potere.
Se, come pare, la norma “salva casta” è stata proposta dall’opposizione parlamentare, questo atto non potrà rimanere senza conseguenze politiche rilevanti”.

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