Secondo la procura di Roma, Federico Tedeschi sarebbe morto per infarto ma i genitori ritengono invece che si tratti di omicidio

 
 

Federico Tedeschi, 19 anni, è stato ritrovato senza vita nella sua camera da letto. Per la procura di Roma, stando a quando rivela un servizio del programma Le Iene, il ragazzo sarebbe stato stroncato da un infarto.

 
 

Ma i suoi genitori sostengono, invece, che sia stato vittima di omicidio. "Che mio figlio è stato ucciso me lo sussurra ogni poro della pelle", dice mamma Manuela. Per l'Autorità giudiziaria, il caso è già stato archiviato. Ma qualcosa, troppe cose, in questa vicenda non tornano.

Il giorno della tragedia

fatti risalgono alla mattina del 26 novembre del 2017, in un appartamento del quartiere Infernetto di Roma. A rinvenire il corpo senza vita del 19enne, disteso "a pancia in giù e riverso verso l'armadio" - spiega mamma Manuela all'inviato delle Iene - è sua sorella, pressappoco all'ora di pranzo. Da lì, l'allerta al 118 e una vana corsa contro il tempo nel tentativo di rianimarlo. Tutto inutile. Quando arrivano i sanitari, Federico è già morto. Gli operatori sanitari che intervengono in casa della famiglia Tedeschi ritengono sia morto per cause naturali. "La dottoressa mi dice: per me è un sospetto ictus - racconta ancora la madre del ragazzo - Mi hanno detto che mio figlio era morto di malore". Ma il volto di Federico è tumefatto e sul collo sono presenti escoriazioni. "Alzo la spalla e vedo tutto questo sangue che esce dalla sua bocca. - prosegue Manuela - Ricordo il suo visto imbrattato di sangue solo sul lato destro, le labbra tumefatte, una pagnotta al posto della guancia destra. Sembrava come se avesse avuto un pugno sulla guancia. A me ha dato subito l’idea che avesse preso delle botte".

I familiari, insospetti dalle circostanze anomale del decesso, con una dinamica versosimilmente più affine a quella di un'aggressione, denunciano l'accaduto alle autorità. Ma per la procura di Roma non vi sono dubbi alcuna sorta sulle "cause naturali del decesso". Nello specifico, il diciannovenne sarebbe stato stroncato da un infarto "causata da necrosi cardiaca su base ischemica con conseguente infarto acuto". Tuttavia, le perizie chieste dalla famiglia a tre medici legali sono concordi per una “morte asfittica”. Cosa è successo davvero a Federico?

 
 

Il "giallo" della porta aperta

Quella mattina, Federico si trova da solo in casa. Il papà è uscito al mattino presto per andare al lavoro mentre la mamma si recata a messa attorno alle ore 11.27. Al rientro, Manuela nota che la porta di casa e e la grata d’ingresso sulla cucina sono spalancate. Lì per lì pensa che Federico "è uscito, sta dalla nonna già a mangiare". Nel frattempo il padre rientra a casa e nota che la porta della camera di Federico “è chiusa”: in quelle ore quindi ci sarebbe stato movimento, visto che la madre la ricordava chiusa. Il dettaglio non sfugge ai coniugi Tedeschi che riferiscono il particolare anche agli operatori del 118. "Si sono fatti raccontare quello che era successo, io ho raccontato della grata aperta", continua Manuela. Ma anche i poliziotti, intervenuti in casa dei coniugi Tedeschi, escludono l'eventualità di un'aggressione.

 

Tracce sconosciute e anomalie

Ci sono tante, troppe anomalie, che gettano ombre sul decesso prematuro del giovane. I genitori riscontrano alcuni segni sulla porta della camera di Federico che, a loro dire, “non ci sono mai stati”, una maglietta al rovescio per terra e alcune macchie al pavimento. Nella stanza ci sono anche un paio d’occhiali e un orecchino di cui la madre non sa “di chi siano”. Ma non è tutto.

Su un mobiletto è presente un’evidente scheggiatura: per la procura è la prova che Federico è caduto e si è rotto i denti sbattendo sul mobile. La scalfitura però si trova rivolta verso il basso: “Quella lesione sul mobile non è compatibile con il contatto della bocca”, afferma l'ex comandante dei Ris di Parma Luciano Garofano. Fuori dalla stanza di Federico sembrano trovarsi altri elementi degni di attenzione: una macchia di quello che sembra essere sangue su un mobile dall’altra parte della casa e delle evidenti impronte su uno specchio. “Perché non hanno rilevato quelle impronte?”, si chiede la madre del ragazzo. "Nel momento in cui una madre ti segnala che ci sono delle cose anomale, perché questi approfondimenti non sono stati fatti?", continua Garofano.

 

Infarto o omicidio?

La salma del giovane viene consegnata a un primo medico affinché accerti le cause del decesso. Nel referto scrive: “Non potendosi escludere una causa violenta nel determinismo del decesso […] il sottoscritto pone la salma a disposizione di Codesta Autorità Giudiziaria”. In estrema sintesi, non si esclude l'ipotesi di una morte violenta. In un secondo momento, la procura incarica un medico legale che certifica il decesso di Federico per infarto. Così, la procura decide di archiviare il caso. Ma i genitori si oppongono all'archiviazione, certi che ci siano troppe ombre sulla vicenda. "Che mio figlio è stato ucciso me lo sussurra ogni poro della pelle", conclude Manuela.

 

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