pexels-karola-g-5206923.jpgSuperata la soglia dei trent’anni, il metabolismo rallenta, lo stress aumenta e le prime alterazioni metaboliche possono manifestarsi in modo silenzioso. Per questo motivo, i medici raccomandano di adottare una routine di controlli periodici che consenta di individuare precocemente eventuali disturbi e preservare un buono stato di salute nel lungo periodo. Il check-up annuale, in questa fase della vita, diventa uno strumento di prevenzione primaria, utile non solo a diagnosticare malattie, ma anche a monitorare l’equilibrio generale dell’organismo.

Analisi di base e monitoraggio dei parametri vitali

Le analisi del sangue e delle urine rappresentano la base di ogni controllo periodico. Oltre all’emocromo completo, sono fondamentali glicemia, colesterolo totale e frazionato, trigliceridi, creatinina e transaminasi, parametri che consentono di valutare la funzionalità epatica, renale e metabolica. Anche la misurazione della pressione arteriosa, spesso trascurata dai più giovani, deve essere eseguita con regolarità per intercettare eventuali valori anomali prima che si trasformino in ipertensione cronica.

Accanto agli esami di laboratorio, può risultare utile programmare una visita medica con uno specialista, in base alle proprie necessità e alla storia familiare: un cardiologo per il controllo del cuore, un endocrinologo per il metabolismo, o un nutrizionista per la gestione del peso. Questa personalizzazione consente di costruire un percorso di prevenzione su misura, più efficace e mirato rispetto ai controlli standardizzati.

Controlli specifici per la donna e per l’uomo

Dopo i trent’anni, la prevenzione si differenzia in base al sesso. Per le donne, la visita ginecologica con ecografia pelvica e il Pap test o l’HPV test rappresentano esami imprescindibili per la diagnosi precoce delle patologie del collo dell’utero. A partire dai quarant’anni, è consigliata anche la mammografia o, in alternativa, l’ecografia mammaria, soprattutto in presenza di familiarità oncologica.

Gli uomini dovrebbero invece sottoporsi a una visita andrologica almeno una volta tra i 30 e i 40 anni, per monitorare la salute dell’apparato genitale e prevenire disturbi della fertilità o patologie prostatiche. In entrambi i casi, l’attività fisica, un’alimentazione equilibrata e il controllo del peso corporeo restano pilastri insostituibili della prevenzione.

Salute cardiovascolare e metabolismo

Con l’aumentare dell’età, cresce il rischio di sviluppare alterazioni del metabolismo lipidico e glucidico. Per questo, oltre agli esami di routine, può essere utile eseguire periodicamente un elettrocardiogramma (ECG) e, in presenza di familiarità, un ecocolordoppler dei vasi. Secondo le linee guida del Ministero della Salute, i controlli cardiovascolari dovrebbero essere eseguiti almeno ogni due anni dopo i 35, specialmente per chi presenta fattori di rischio come fumo, sedentarietà o ipercolesterolemia.

Anche il monitoraggio del metabolismo tiroideo (TSH e ormoni tiroidei) è consigliato, poiché le disfunzioni della tiroide, in particolare l’ipotiroidismo, tendono a manifestarsi con maggiore frequenza dopo i trent’anni, soprattutto nelle donne.

Prevenzione oncologica e screening raccomandati

Gli screening oncologici rappresentano un capitolo fondamentale della medicina preventiva. Il Servizio Sanitario Nazionale offre programmi gratuiti per la diagnosi precoce del tumore della cervice uterina e, a partire dai 50 anni, per quello del colon-retto. In presenza di familiarità o sintomi sospetti, tali controlli possono essere anticipati. La valutazione dermatologica periodica, inoltre, permette di individuare eventuali nevi a rischio o lesioni cutanee precancerose, un aspetto di particolare rilievo per chi ha una forte esposizione solare.

Vista, udito e apparato muscolo-scheletrico

Il benessere sensoriale merita attenzione costante. La visita oculistica andrebbe effettuata ogni due o tre anni, mentre il controllo dell’udito diventa utile in presenza di esposizione prolungata a rumori o in caso di otiti ricorrenti. La salute dell’apparato muscolo-scheletrico, infine, può essere monitorata attraverso valutazioni posturali o, dopo i quarant’anni, mediante densitometria ossea (MOC) per individuare precocemente eventuali segni di osteopenia o osteoporosi.

 

Foto di Karola G: https://www.pexels.com/it-it/foto/mani-tenendo-medico-dottore-5206923/