ART. N. 8 felipe bustillo 4VDRCoNuvE0 unsplash 1Forse non tutti lo sanno, ma l’Italia vanta un legame molto forte con il mondo del gioco e dei casinò. La prima sala di intrattenimento, dalla quale hanno poi preso ispirazioni i colossali edifici di Las Vegas, sorse infatti a Venezia, nel lontano 1638. Oggi lo Stivale ha perso di attrattiva nel settore, ma la cultura del gioco è ancora ben radicata, diffusa soprattutto grazie alle varie opere a tema. Non solo sono stati scritti decine e decine di libri sull’argomento, ma nel tempo sono stati realizzati anche numerosi film. Sebbene oggi sia Las Vegas ad essere considerata come la patria mondiale del gioco, gli italiani hanno saputo apprezzare i giochi provenienti dall’America, finendo col portarli anche sul grande schermo. Di conseguenza, è possibile contare almeno 3 pellicole di produzione nostrana che siano legate al gioco.

Probabilmente uno dei titoli più famosi in merito è “Febbre da cavallo” con Gigi Proietti, non fosse altro che per il curioso sviluppo di cui ha goduto questo film. Quando uscì al cinema, infatti, il successo fu davvero tiepido, ma per assurdo ha iniziato ad acquisire notevole popolarità dopo i ripetuti passaggi televisivi. In questo caso la trama è incentrata sulle corse dei cavalli, passione principale dei 3 protagonisti che si ritrovano però parecchio sfortunati nelle scommesse. Per questa ragione il trio decide di architettare un piano per truccare una delle corse e provare ad ottenere una vincita assicurata. “Febbre da cavallo” è una commedia, un film che evidentemente non si prende troppo sul serio, considerando anche la risma di personaggi tanto caricaturali. Nel 2002, a 46 anni di distanza, è stato prodotto poi un sequel, che non ha avuto però la stessa fortuna dell’iconico predecessore.

I fan di Adriano Celentano avranno sicuramente apprezzato il “Molleggiato” anche quando impegnato sul set. Tra i suoi film più memorabili figura senz’altro “Asso” del 1981, storia di un campione di poker che non si fa problemi a fronteggiare chiunque gli capiti a tiro, rivelandosi un vero maestro del tavolo verde. Lo impara a sue spese anche il “Marsigliese”, che Asso decide di sfidare nel giorno del suo stesso matrimonio. Senza le carte in mano, però, Asso è un uomo come tutti gli altri e finisce con l’attirarsi le antipatie di qualche antagonista che ne ordina l’assassinio. Il giocatore continua comunque le sue peripezie in qualità di fantasma e nella scena finale disputa una divertente partita di poker nell’aldilà, con uno scambio di battute indubbiamente singolare.

Impossibile non citare infine “Regalo di Natale”, film di Pupi Avati datato 1986. Si tratta di una delle performance migliori di un giovane Diego Abatantuono. Invero come attore protagonista di “Regalo di Natale” era stato scelto Lino Banfi, ma in seguito alla rinuncia da parte dell’icona pugliese la parte è stata assegnata ad Abatantuono, che ha così vestito i panni di Franco Mattioli, truffato al tavolo verde da quelli che considerava suoi amici nella notte di Natale. Anche in questo caso è stato girato un seguito, risalente al 2004, ma passato in sordina nella memoria collettiva. Una sorte comune a molti must della commedia italiana e non solo. A prescindere dal risultato finale, il pubblico tenderà sempre a prodursi in paragoni severi con i primi capitoli.

Se ancora oggi il cinema si interessa tanto al gioco e alle ambientazioni tipiche dei casinò è perché si rivelano puntualmente utili per inscenare storie intricate e divertenti. Il gioco fa parte della cultura popolare e anche chi non si è mai seduto al tavolo ne conosce a grandi linee le dinamiche. Come se non bastasse, una partita a carte o a poker rappresenta un espediente narrativo facile e immediato per stravolgere la vita dei protagonisti. Il settore del gioco continua ad evolversi senza sosta e di conseguenza registi e sceneggiatori non smettono di dedicarvi particolare attenzione. Se un tempo era necessario volare fino in America per respirare l’atmosfera del casinò, oggi molti appassionati si limitano a divertirsi online attraverso il blackjack nella modalità live o altre attrazioni simili. I film moderni insistono nel proporre gli scenari classici delle grandi sale del Nevada, ma la sensazione generale è che prima o poi soprattutto le produzioni hollywoodiane andranno a scavare nel profondo nella realtà del gioco a distanza.