| 
             
            
              Il cordoglio dello spettacolo  | 
             
            
              
                  Baudo: ha rinnovato l'imitazione in tv 
                | 
             
            
               | 
             
           
            
             Un "innovatore" che ha cambiato il modo di fare le imitazioni in tv dopo   Alighiero Noschese: così Pippo Baudo, lo scopritore di Gigi Sabani, definisce   l'imitatore e presentatore scomparso stanotte a Roma. 
               
              "Lo incontrai in un   locale emiliano - ricorda Baudo - dove lui si esibiva come uno dei tanti   imitatori, in particolare rifacendo i cantanti più famosi. Mi colpì subito per   l'incredibile capacità di adattare la sua voce, me lo presentarono e gli dissi:   'domenica prossima sei ospite a Domenica in'. Non voleva crederci, e invece   esordì proprio così". 
               
              Baudo ricorda che Sabani era abituato alle   imitazioni classiche con il travestimento. "Fui io a suggerirgli di rinunciare a   questo tipo di imitazione e, sfruttando la potenza e la duttilità della sua   voce, limitarsi solo ad utilizzare un elemento: lo zucchetto quando imitava   Lucio Dalla, gli occhiali calati sul naso quando imitava Andreotti. Iniziò così   il suo momento magico e si impose il suo stile di imitazione". 
               
              Baudo   ricorda che oltre ai programmi del sabato sera in prima serata Sabani cantò   anche a Sanremo e soprattutto ricorda con grande affetto una delle più celebri   tra le imitazioni di Sabani, quella dello stesso Baudo: "é stato lui ad   inventare la mia camminata con l'ampia falcata e soprattutto - racconta - la   frase 'l'ho inventato iò", ironizzando sulla leggendaria capacità dello stesso   Baudo di essere stato grande talent scout di personaggi tv ed i cantanti. La sua   ultima performance in tv  con il meglio delle sue imitazioni avvenne proprio   quest'anno nello spazio di Domenica in curato da Pippo Baudo.   "Non so come uno   se ne possa andare così giovane - dice Baudo sinceramente affranto - ma una cosa   è certa: aveva sofferto molto per quell'incriminazione aberrante e ignominiosa   di cui fu vittima nella seconda metà degli anni '90. E' una cosa che tutti   quelli che l'hanno conosciuto sanno che lo aveva segnato moltissimo pur non   avendone intaccato il talento". 
               
              COSTANZO: CERCAI DI RIDARGLI   FORZA 
               
              "Ho lavorato con lui in varie occasioni ma la cosa di cui   sono più orgoglioso è di avergli dato una mano vera, quasi da solo, in un   momenti di  difficoltà": così Maurizio Costanzo ricorda Gigi Sabani che dice   aveva sentito proprio due giorni fa per invitarlo a consegnare un premio alle   Radiogrolle. 
               
              "Negli ultimi due anni della Buona domenica condotta da me -   ricorda Costanzo - Gigi era ospite fisso ma il mio ricordo va soprattutto a   quando con il Maurizio Costanzo Show cercai ridargli forza dopo che fu travolto   da uno scandalo finto, in una storia poco chiara che non lo riguardava".  
               
              Costanzo descrive Sabani come "un uomo fragile e indifeso, come sono un   po' tutti i grandi imitatori che devono convivere con la folla dei personaggi   imitati dentro di loro". Costanzo é molto sorpreso della scomparsa improvvisa   anche perché dice "non mi risulta soffrisse di cuore. I nostri rapporti erano   costanti e pochi giorni fa mi aveva mandato un sms di auguri per il mio   compleanno".  
               
              GABRIELLA GERMANI: MI HA TENUTA A BATTESIMO NEL   '92 
               
              ''Mi è dispiaciuto tantissimo. E' successo così,   improvvisamente...": è incredula Gabriella Germani, imitatrice del momento, nota   tra l' altro per le sue imitazioni con Fiorello a Viva Radio2, alla notizia   della scomparsa di Gigi Sabani. "Lo seguivo da bambina. C' erano lui e Loretta   Goggi e mi piacevano molto entrambi", ricorda. Sabani "mi tenne a battesimo nel   '92 - continua Gabriella Germani - ricordo ancora l' emozione della mia prima   volta su un palcoscenico in una trasmissione di Raiuno, che si chiamava 'Ci   siamo' condotta da lui". Di Sabani, Gabriella crede che sia stato "un bravo   imitatore, ma soprattutto un bravo intrattenitore". Di recente i due si erano   ritrovati nel salotto di Enrico Mentana a 'Matrix' su Canale5 in occasione di   una puntata dedicata alle imitazioni. L' ultimo incontro risale invece ad un   paio di mesi fa: "Siamo stati gomito a gomito nel corso di una cena e abbiamo   parlato per tutta la sera. Non avrei mai potuto immaginare - conclude l'   imitatrice - che non lo avrei mai più rivisto". 
               
              ZANICCHI: HA   SEMPRE RISPETTATO TUTTI 
               
              "Era così giovane. Ci conoscevamo da una   vita. Immagino il grande dolore della famiglia, cui sono molto vicina, per una   scomparsa così improvvisa. Credo che gli abbiano voluto tutti bene. Gigi ha   sempre rispettato tutti. Come si dice, non ha mai pestato i calli a nessuno,   anzi, semmai glieli hanno pestati a lui": così Iva Zanicchi ricorda il collega   da cui nel 1986 prese il testimone del quiz Mediaset Ok Il Prezzo è giusto,   conducendolo poi per 14 anni. "Il programma con lui aveva avuto un grande   successo - racconta la Zanicchi - Fu lui a decidere di lasciarlo per condurre   una prima serata importante. Ma una volta mi disse di essersi un po' pentito,   che forse avrebbe potuto condurlo ancora per un po'. Lo invitammo alla mia prima   puntata - ricorda - per passarmi il testimone. Fu una cosa carina". Per la   Zanicchi, Sabani "era una persona molto educata, molto civile, per bene. Le sue   vicissitudini personali lo hanno toccato molto. Ci ha sofferto molto, sono cose   che non si cancellano mai. Parlando con lui mi confessò la sua sofferenza.   Professionalmente si è ripreso, ma mai del tutto. In questi casi non si riesce   più ad avere quella leggerezza necessaria per fare questo lavoro. Per questo,   prima di incolpare qualcuno, bisognerebbe pensarci bene, perché sono accuse che   cambiano la vita".   
               
              Si conoscevano da molto tempo ma "come spesso accade   nel mondo dello spettacolo - racconta - non ci frequentavamo, anche se ci siamo   incontrati spessissimo, come ospiti delle reciproche trasmissioni". Aggiunge:   "Era un grande imitatore, divertente". E sulla sua intenzione di dedicarsi al   teatro, commenta: "Il teatro poteva essere il suo rifugio ideale, anch'io ci sto   pensando. Il teatro ti dà l'emozione del pubblico, non sei sotto i riflettori,   puoi dare di più senza però lo stress dell'audience, dei giornali, dell'esserci.   Queste sono cose tristi e squallide, che bisogna lasciare a certe   ragazzotte...". 
               
              VELTRONI: CONCEZIONE SUA PROFESSIONE NON   INVASIVA 
               
              "Mi dispiace moltissimo, lo conoscevo personalmente. Mi   dispiace anche perché era una persona che aveva della sua professione una   concezione non invasiva". Così il sindaco di Roma Walter Veltroni ha commentato   l'improvvisa scomparsa di Gigi Sabani. 
               
              GOGGI: EREDE DI   NOSCHESE,SOFFRIVA ANCORA PER SCANDALO 
               
              "Mio marito Gianni Brezza   incontrava spesso Gigi. Parlavano spesso dello scandalo del 1996. Gigi soffriva   ancora molto per essere stato messo da parte nel mondo dello spettacolo per   quella vicenda. Proprio lui che, secondo me, era il grande erede di Alighiero   Noschese". Così Loretta  Goggi ricorda il suo amico e collega morto ieri sera   per un infarto. 
               
              "La notizia è stata scioccante - continua la conduttrice,   ora alle prese con il concorso di Miss Italia -. Quando si vedevano, Gigi diceva   spesso a Gianni che era ancora amareggiato per il fatto di non aver avuto altre   opportunità di rientrare in scena. La cosa che più lo rattristava era che,   quando ci fu lo scandalo, i giornali avevano messo bene in luce la vicenda.   Quando tutto è passato, invece, non c'é stato lo stesso clamore. Questo lo ha   penalizzato. Nel mondo dello spettacolo quando succedono queste cose non ci si   fida più facilmente". 
               
            "Gigi era una persona umanamente e   professionalmente meravigliosa - continua Loretta Goggi -. E' stato uno tra i   primi ad uscire dal bozzolo degli imitatori per fare altro. Il mondo   dell'imitazione imprigiona l'attore nei suoi personaggi. Non è facile uscirne.   Lo so bene perché, come Gigi, anch'io ho fatto lo stesso duro lavoro. Mi   dispiace davvero molto che se ne sia andato. Mi dispiace per la sua famiglia,   sua sorella e suo figlio. Sono vicina a tutti loro".  
            
             
             
             
       
           |