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Parla l’avvocato Sforza, difensore del regista Maurizio Anania
Tossicodipendente, ma non spacciatore
Il legale, in base alle affermazioni del suo assistito, respinge tutte le ipotesi di reato, dichiarando apertamente l’uso personale di cocaina

di Francesca Guidato Berger

Tra i coinvolti nell’operazione antidroga denominata “Le Iene”, portata a termine dagli uomini della Squadra Mobile capitolina agli ordini di Alberto Intini, figura il regista calabrese Maurizio Anania. A difenderlo sono gli avvocati Carlo Sforza e Antonio Anania. A pochissimi giorni dall’arresto del loro assistito abbiamo rivolto alcune domande al primo, che ci ha ricevuti nel suo lussuoso studio romano.

Chi è vicino ad Anania in questo momento drammatico?
La famiglia d’origine. I parenti, la moglie e le figlie, insomma l’intero nucleo familiare è vicino al mio assistito.

Il suo cliente ammette i reati che gli vengono imputati?
Si dichiara completamente estraneo ai fatti che gli sono contestati.

Quali sono?
Sono delle ipotesi di spaccio, tra l’altro risalenti al 2004. Si dichiara completamente estraneo, sostiene fortemente di riuscire a dimostrare la sua completa estraneità e che si tratta soltanto di fraintendimenti.

Chiederà per lui gli arresti domiciliari?
E’ già stata proposta un’istanza di commutazione della misura di custodia cautelare in carcere a quella degli arresti domiciliari. In ogni caso è stata già proposta una richiesta al Tribunale della Libertà ed è in attesa di fissazione l’udienza.

Maurizio Anania è incensurato?
Si.

I media hanno parlato di 3 kg di droga ritrovata durante l’operazione “Le Iene”. Cosa può dirci in merito?
Onestamente non ne ho notizie. Ho potuto visionare solo l’ordinanza. Posso dire che parlando con il mio assistito, lo stesso mi ha ribadito che sulla sua persona e nella sua abitazione non è stato rinvenuto alcun tipo di stupefacente.

A proposito del chirurgo Michele Ruggeri si è parlato di eroina, in questo caso è stato associato anche il nome di Maurizio Anania, di che droga si tratta in realtà?
Al signor Anania vengono contestati soltanto delle ipotesi inerenti la cocaina.
Quasi tutti i giornali hanno riportato una telefonata tra Ruggeri ed Anania, non specificano pero’ tra i due chi è quello che parla: “Che devi fare? Devo passare da te per portare il solito per lui e poi devo scappare a casa che ho i secondi contati”.

Può illuminarci?
Bisognerà vedere a chi sono riferite e su quali utenze sono state registrate.

In che modo il signor Anania è legato nella realtà dei fatti a Fabrizio Belmonte e al dottor Michele Ruggeri?
Su dichiarazioni del mio assistito, c’è un’amicizia pregressa con il signor Belmonte, ma assolutamente lo stesso ripete di non aver mai avuto modo di conoscere il dottor Ruggeri.

Quanti sono i capi d’accusa contro Maurizio Anania?
Sono delle ipotesi di cessione di modestissimi quantitativi di cocaina.

Modestissimi…che vuol dire?
Quasi per uso personale.

Qual è il quantitativo ritenuto per uso personale in Italia?
Per quanto attiene un discorso codificato, diciamo così… da parte del tribunale 0,1 grammi di sostanza attiva costituiscono una singola dose. Ora, da risultanze medico legali, oltre ad indicare un criterio prettamente soggettivo da parte dell’assuntore, si ritiene che la media possa essere almeno 0,25-0,30 grammi per ogni singola dose.

Il suo cliente ha spiegato la sua posizione con la droga?
Maurizio Anania ha dichiarato apertamente di essere tossicodipendente.

 

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