Un minore su 10 ha avuto contatti

pericolosi sul web 

Sono 201 gli arresti per pedopornografia on line effettuati dal 2002 a oggi, 4.007 le denunce, 3.949 le perquisizioni, 273.334 i siti monitorati, dei quali 177 chiusi in Italia e 10.907 segnalati ad organismi stranieri, 60 le operazioni di rilievo internazionale.

Il bilancio è stato diffuso dalla polizia postale in occasione della giornata dedicata alla tutela dei minori della Settimana nazionale della sicurezza in rete. 

Secondo i dati raccolti dalla polizia nelle scuole secondarie italiane, il 91% dei minori naviga in internet e quasi l'80% lo fa senza la supervisione di un genitore. Il 27% utilizza le chat. Più di un ragazzo su 10 dichiara inoltre di avere avuto contatti "pericolosi" sul web e più della metà dei minori italiani ha accesso al mondo della pornografia tramite la rete.
  
Nel 2006 Microsoft ha donato alla polizia postale la piattaforma Cets (Child Exploitation Tracking System - Sistema di tracciamento contro la pedopornografia), uno strumento di indagine on line che consente agli investigatori di indagare con maggior efficacia gli individui e i siti internet sospetti. "L'utilizzo di tecnologie e software investigativi di altissimo livello come il Cets - spiega Domenico Vulpiani, direttore del Servizio di polizia postale e delle comunicazioni - rappresenta sempre più oggi un aspetto di fondamentale importanza per un efficace contrasto alla pedopornografia su internet".

 

 

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