Emanuela Orlandi sarebbe stata uccisa e il suo corpo, chiuso in un sacco e gettato in una betoniera a Torvaianica, sul litorale romano. A far sparire il cadavere di Emanuela (scomparsa a Roma 25 anni fa) insieme a quello di Domenico Nicitra, il bimbo di 11 anni, figlio di Salvatore, imputato al processo sulla banda della Magliana, sarebbe stato Enrico de Pedis, boss della Banda della Magliana, noto anche come "Renatino". A ordinare il sequestro della ragazza sarebbe stato invece Monsignor Marcinkus, allora presidente dello Ior, la banca vaticana. Ci sarebbe un legame tra "Renatino" e Giulio Andreotti

 

 

La rivelazione alquanto inquietante arriva da Sabrina Minardi, la supertestimone ascoltata dai magistrati, già sposata con l’ex campione della Lazio Bruno Giordano e in seguito amante di de Pedis.

 La donna alla Procura di Roma ha raccontato una versione che presenta però delle contraddizioni: soprattutto appare incompatibile un ruolo di De Pedis nella vicenda Nicitra, perché il boss morì nel ’90. Durante l’ultima puntata di “Chi l’ha visto” la trasmissione di Rai Tre condotta da Federica Sciarelli, è stata mandata in onda un’intervista fatta a Sabrina Minardi nel 2006. L’ex compagna di De Pedis parla anche di due cene a casa di Giulio Andreotti, quando il boss era ricercato. "Un giorno Renato mi disse 'domani devi essere elegante – ha dichiarato la donna - e quindi andammo in un negozio all'angolo tra via del Corso e via Condotti per comprare un vestito. Io non sapevo dove saremmo stati a cena, ma quando vidi che era la casa di Andreotti rimasi di sasso. Mi sembra che ci fosse un ascensore che portava in casa. Renato parlava con Andreotti con tranquillità, sembrava si conoscessero..., a tavola si parlò di cose futili". Nel corso dell'intervista, la Minardi ha parlato anche delle conoscenze di De Pedis: "Conosceva Gelli, Renato era iscritto alla P2 - ha dichiarato - conosceva Pippo Calò ed una volta andammo nella sua casa di Palermo; una volta fummo invitati a cena da Flavio Carboni e lì c'era Roberto Calvi, mi presentarono Marcinkus, Calvi mi mise a disposizione il suo aereo per trasportare a Parigi i miei genitori che si erano ammalati”.

L'APPELLO "Fateci sapere, dopo 25 anni, di Emanuela". È l'appello di Maria Orlandi, madre di Emanuela. "Mai pensato che Emanuela sia morta, me la immagino sempre quindicenne - ha detto la donna - penso che sia da qualche parte, lontano". "Chi sono questi personaggi che l'hanno pedinata e rapita? - si chiede Maria Orlandi - l'hanno sequestrata per colpire qualcuno, come arma di ricatto”.

 

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