La 'furia' di Antonio Di Pietro contro il premier Silvio Berlusconi. Il leader dell'Italia dei Valori, nella sua terra natale per il weekend, ha convocato i cronisti a Campobasso e ha dichiarato senza remore: "Le intercettazioni che loro vogliono limitare ci fanno vedere un capo del governo che fa un lavoro più da magnaccia, impegnato a piazzare le veline che parlavano troppo, che da statista".



Non si è fatta attendere la reazione del governo e della maggioranza, che ha annunciato una querela per diffamazione nei confronti dell'ex pm e ha chiesto al Pd di prendere le distanze dal suo alleato.

E il partito di Walter Veltroni in qualche modo lo fa, non mettendo bocca nella polemica anti-Cavaliere innescata da Di Pietro, con un silenzio rotto solo in serata da una nota di Anna Finocchiaro, che ha denunciato lo squallore che emerge dalle intercettazioni pubblicate in questi giorni.

Difeso soltanto dal suo partito, Di Pietro dovrà fare i conti anche con la querela annunciata dall'avvocato di Berlusconi, Niccolò Ghedini.

 

 

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