E' ancora provvisorio il bilancio della giornata di terrore vissuta oggi da Gerusalemme: un gigantesco trattore Caterpillar guidato da un palestinese ha travolto per centinaia di metri nella centrale via Jaffa tutti gli automezzi che trovava davanti, incluso un autobus che è stato ribaltato

 

L'attentato non è stato per il momento rivendicato. Un portavoce di Hamas a Gaza, Sami Abu Zuhriha, ha commentato che il fatto potrebbe essere "la reazione logica e naturale, per le violenze compiute da Israele in Cisgiordania, a Gerusalemme e a Gaza”.

 Il primo bilancio, ancora ufficioso, parla di quattro-cinque morti e di una quarantina di feriti. Oltre al conduttore del trattore, freddato un militare di passaggio, sono rimasti uccisi altri tre, forse quattro automobilisti israeliani, secondo fonti stampa. La polizia non ha per ora pubblicato un bilancio ufficiale.

SALVO UN NEONATO Secondo una prima ricostruzione, il palestinese è riuscito a impadronirsi del Caterpillar che si trovava in uno dei cantieri allestiti per la costruzione di una linea di metropolitana. Sceso ad alta velocità dalla via Sarei Israel è piombato nella via Jaffa dove ha investito numerose automobili, un autobus, nonchè passanti che si trovavano sui marciapiedi.    Testimoni oculari riferiscono che l'uomo "aveva uno sguardo gelido" anche mentre infliggeva colpi con la grande pala del suo automezzo sul tetto di un'automobile dove, terrorizzata, era prigioniera una israeliana. La donna, dicono testimoni oculari, è rimasta uccisa. Un bebè che era con lei è stato salvato in extremis da uno dei passanti.  Un militare israeliano, studente di un collegio rabbinico, è riuscito a saltare sull'automezzo e ad ingaggiare una lotta corpo a corpo con il palestinese. Da principio ha cercato solo di bloccare la sua terribile gimcana. Poi ha sparato per uccidere.

L’ATTENTATORE ABITAVA A GERUSALEMME EST
Dalle prime informazioni appare accertato che il palestinese è un abitante di Gerusalemme est: così come il palestinese che a gennaio compì una strage di seminaristi nel vicino collegio rabbinico di Mekaz ha-Rav. Si tratta di palestinesi che hanno piena libertà di spostamento in territorio israeliano. "È necessario demolire la casa dei familiari di ogni attentatore che parta da Gerusalemme est" ha detto il sindaco Uri Lupoliansky.

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