La magistratura romana avrebbe deciso di oscurare il sito. Il legale del premier Niccolò Ghedini: ''Si tratta di un testo con ogni evidenza gravemente diffamatorio e per il quale saranno esperite tutte le azioni giudiziarie del caso''. E il presidente Mediaset ''diffida ogni organo di informazione alla diffusione in tutto o in parte di questa falsa telefonata''

  

Roma, 7 lug. (Adnkronos/Ign) - Hanno messo nero su bianco tutte le voci pettegole raccolte negli ultimi giorni sui presunti contenuti hard di alcune telefonate del presidente del Consiglio con il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri (nella foto), e poi le hanno pubblicate sul web.

La finta intercettazione, messa in rete da un sito registrato alle Antille, scritta proprio come si trascrivono i colloqui telefonici, ha scatenato un piccolo terremoto anche se, in fondo alla pagina, gli autori chiarivano che si trattava di frutto di pura fantasia.

Lo scherzo però non è piaciuto ai protagonisti che hanno annunciato azioni legali. Il legale del premier Niccolò Ghedini definendo la conversazione pubblicata ''un falso plateale completamente inventato e surrettiziamente costruito" sottolinea però come si tratti di "un testo con ogni evidenza gravemente diffamatorio e per il quale saranno esperite tutte le azioni giudiziarie del caso, diffidando chiunque nel contempo a pubblicarlo o a riprenderne anche parzialmente il contenuto".

Stessa line per Fedele Confalonieri ribadendo che ''si tratta di un falso e di un'evidente montatura costruita per recare grave danno alla reputazione dei soggetti interessati'', in una nota ''diffida ogni organo di informazione alla diffusione in tutto o in parte di questa falsa telefonata la cui pubblicazione sarebbe gravemente e gratuitamente diffamatoria. Contro chi dovesse contravvenire - avverte il vertice Mediaset - saranno proposte tutte le azioni giudiziarie in ogni sede competente''.

Dopo la bufera, a quanto apprende l'Adnkronos, la magistratura romana avrebbe deciso di oscurare il sito.


Fonte