Il candidato alla Casa Bianca: «I vecchi muri non possono restistere»

 

 

 

Berlino lo ha accolto da presidente, e lui ha ricambiato l'affetto. Barack Obama, davanti alla Colonna della Vittoria, ha parlato di ambiente, futuro, nucleare, rapporti fra i continenti e terrorismo.

Nel 1963 Kennedy davanti alla stessa platea di berlinesi, ai tempi divisi dal muro, lanciava il suo motto «Ich bin ein berliner, io sono un berlinese». A oltre 40 anni di distanza Obama sceglie lo stesso muro, caduto alla fine degli anni Ottanta, come metafora di tutte le diversità da superare. «Non vi parlo da candidato alla Casa Bianca, ma da americano, da cittadino del mondo», ha esordito. «Ringrazio la Merkel e il ministro degli Esteri Steinmeier per il benvenuto che mi hanno dato». «Ma ringrazio soprattutto Berlino. Questa città come molte altre conosce il sogno della Libertà».

«I muri tra vecchi alleati e l’altra parte dell’Atlantico non possono resistere - ha detto - I muri tra i Paesi che hanno di più e quelli che hanno di meno non possono resistere, non possono resistere i muri tra le razze, le tribù, gli immigrati e i nativi, tra cristiani, musulmani ed ebrei». Obama ha spiegato che è necessaria «una Unione europea forte». «L’America non può isolarsi, l’Europa neanche- ha continuato. È arrivato il momento di costruire nuovi ponti».La prima sfida che i due continenti dovranno combattere insieme è quella contro il terrorismo: «L’America non può farcela da sola - ha detto Obama - il popolo afghano ha bisogno di truppe e di sostegno economico per combattere i Talebani e Al Quaeda, per sviluppare la propria economia, e per ricostruire il proprio Paese». «La posta in gioco - ha aggiunto - è troppo alta ora per mollare». Il senatore di Chicago si è anche conquistato un applauso dalla platea dei duecentomila del Tiergarten, chiedendo cià che l’America non è finora riuscita a ottenere, l’appoggio dell’Europa per la guerra in Iraq. «È giunto il momento di mettere da parte le divisioni del passato e di aiutare il popolo iracheno», ha detto Obama, sottolineando che la sua determinazione a porre fine alla guerra «ingiusta» voluta dall’attuale presidente George W. Bush.

Berlino è la prima tappa europea del tour europeo di Obama dopo le tappe mediorientali dei giorni scorsi. Prima di ripartire da Israele alla volta della Germania, Obama aveva dato il suo tributo stamane all’alba il Muro del Pianto, a Gerusalemme rendendo omaggio a uno dei luoghi più sacri alla religione ebraica. Domani Obama sarà a Parigi per poi arrivare sabato a Londra da dove ripartirà infine per Chicago.

Il senatore dell'Illinois, che non farà tappa in Italia, ha detto che il Belpaese sarà meta per il futuro. «Amo l’Italia, è un Paese meraviglioso» ha spiegato a Sky Tg 24, «verrò in Italia non appena possibile».

 

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