Il leader dell'Idv ha depositato stamani in Cassazione il quesito con cui si chiede di abolire lo scudo penale per le alte cariche. Segni e Sinistra democratica appoggiano l'iniziativa. Cicchitto (Pdl): "Sovversivo"

  

ROMA - Detto, fatto. In una settimana. Il percorso del referendum per l'abolizione del Lodo Alfano ha cominciato il suo percorso. Il leader dell'Italia dei valori Antonio Di Pietro ha varcato l'ingresso della Corte di Cassazione per presentare il testo del referendum abrogativo del lodo Alfano. "Volete voi - è il quesito che si vuole sottoporre agli elettori - che sia abrogata la legge 23 luglio 2008, n. 124, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 173 del 25 luglio 2008, recante Disposizioni in materia di sospensione del processo penale nei confronti delle alte cariche dello Stato?". Il quesito adesso dovrà essere sottoposto al vaglio della Cassazione che dovrà valutarne l'ammissibilità. Se e quando sarà superato anche questo ostacolo, comincerà la raccolta delle 500 mila firme. Poi, dopo la verifica, la parola passerà alla Consulta. Insomma, tra una cosa e l'altra, la consultazione si dovrebbe tenere non prima del 2010. Ma Berlusconi ha già fatto sapere ai suoi che l'obiettivo sarà quello di non far scattare il quorum. Nè per il Lodo. Nè, soprattutto, per il referendum sulla legge elettorale previsto per giugno prossimo.

L'Italia dei valori resta per il momento l'unico partito che presenta il referedum. Di Pietro ha l'appoggio di Segni ("pieno sostegno"), referendario nell'anima, e di Sinistra democratica (Carlo Leoni: "è necessario"). Dice l'ex pm: "Oggi si fanno delle leggi a proprio uso e consumo, domani si espropria il Parlamento delle sue funzioni, dopodomani si dice che la magistratura è delinquente, il giorno successivo si dice che il Csm va mandato a casa e alla fine si arriva alla dittatura senza che nessuno se ne accorga". Per Di Pietro il Lodo Alfano, lo scudo penale per le quattro più alte cariche dello stato, è una legge "ingiusta, ingiustificata e immorale al di là del fatto che sia costituzionale o meno".

Immediata la replica del Pdl. "Quello di Di Pietro è un comportamento eversivo" dice Fabrizio Cicchitto. "Questo referendum non mi preoccupa affatto - aggiunge il capogruppo del Popolo delle libertà - ci presenteremo davanti ai cittadini e spiegheremo le nostre ragioni. Il Lodo Alfano cerca solo di evitare l'uso politico della giustizia contro le più alte cariche dello Stato".