Con pochi passaggi possiamo entrare in contatto con chiunque. Uno studio su Messenger convalida la tesi

NEW YORK - Bastano sei passaggi per riuscire a entrare in contatto con qualsiasi abitante della Terra.

 La teoria dei «sei gradi di separazione», resa popolare negli anni sessanta dallo psicologo di Harvard, Stanley Milgram, potrebbe ora aver trovato una conferma scientifica grazie a uno studio della Microsoft. Lo rende noto il Washington Post. I ricercatori della società di informatica hanno analizzato i dati relativi a 30 miliardi di conversazioni elettroniche fra 180 milioni di persone sparse nei cinque continenti. La conclusione: il mondo è così piccolo che bastano sei passaggi per raggiungere chiunque, dalle star di Hollywood al Dalai Lama.

DATI SCIENTIFICI - Lo studio è partito nel giugno del 2006 analizzando i gradi di separazione che intercorrono tra tutti quelli che utilizzano Messenger, il sistema di messaggi istantanei della Microsoft. I ricercatori sono partiti dal principio secondo cui due persone sono conoscenti se si scambiano messaggi di testo. La ricerca ha monitorato la lunghezza dei legami necessari per connettere 180 miliardi di diverse coppie presenti nel database del sistema. Il risultato è che la media è di poco superiore ai sei gradi (6,6). Questo vale per il 78% delle «coppie» di utenti, ma la media è alzata da separazioni che in alcuni casi arrivano fino a 29 passaggi. Il ricercatore Eric Horvitz, che ha condotto lo studio con il collega Jure Leskovec, ha commentato: «Per me è stato abbastanza sconvolgente, abbiamo visto che ci potrebbe essere una connessione sociale costante tra i membri dell'umanità. L'idea che siamo molto vicini l'uno all'altro è sempre stata molto diffusa ma abbiamo dimostrato che questa idea va oltre il folklore». «Per quanto ne sappiamo, questa è la prima volta che una social network può convalidare la teoria dei sei gradi di separazione», spiegano i ricercatori.

IL RACCONTO DEL 1929 - La «teoria del mondo piccolo» fu esposta per primo dallo scrittore ungherese Frigyes Karinthy nel 1929, in un racconto breve intitolato «Catene». Nel 1967 la teoria - ripresa anche in un celebre film del 1993 con Donald Sutherland e Will Smith - aveva trovato parziale conferma in uno studio dello psicologo Stanley Milgram. Un gruppo di volontari nel Nebraska riuscì a far arrivare una lettera a un agente di borsa di Boston sfruttando la rete delle loro conoscenze. Milgram aveva provato che la rete di conoscenze di ogni individuo nella società è limitata, gli amici di una persona sono anche gli amici degli amici. Di qui la teoria che negli Usa ispirò lo show a Broadway di John Guare, l'omonimo film di Fred Schepisi e il popolare gioco di società «Sei gradi di Kevin Bacon» in cui ai giocatori viene dato il nome di un attore e il compito di collegarlo alla star di «Footloose», usando i film in cui i due avevano recitato assieme.

 

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