ROMA (11 settembre) - Si accendono nuove speranze di ritrovare Denise Pipitone, la bambina di quattro anni scomparsa il primo settembre del 2004 da Mazara del Vallo, nel trapanese: è stata infatti ritrovata nell'isola greca di Kos una bimba di otto anni che assomiglia a Denise e parla perfettamente l'Italiano. 

A portare l'attenzione della polizia sulla bambina, è stato un turista italiano che aveva acquistato da lei un braccialetto ed era rimasto colpito dal perfetto italiano della piccola, e dal fatto che la donna di trent'anni che si spacciava per sua madre, non parlava una parola di italiano.

Così l'Interpol, attivata dalla polizia greca, ha effettuato il test del dna sulla bambina. I risultati hanno confermato che nessun legame di parentela lega la bimba alla donna, che è stata arrestata e sarebbe caduta in alcune contraddizioni nel corso dell'interrogatorio davanti alle autorità elleniche. Un campione di Dna è stato invece inviato in Italia per metterlo a confronto con quello di Piera Maggio, la mamma di Denise, per stabilire con esattezza se si tratta della bambina scomparsa.

La mamma: «Gli occhi sono quelli di Denise». «Il taglio degli occhi è uguale a quello di Denise, ma voglio stare con i piedi per terra, non è la prima volta che mi giungono segnalazioni simili». Lo dice Piera Maggio, la mamma di Denise Pipitone, dopo aver visionato alcune foto della bambina trovata in Grecia, mostratele dai carabinieri di Mazara del Vallo in raccordo con l'Interpol. La donna ha chiesto l'esame del Dna per non avere alcun dubbio: «È la procedura che si segue in questi casi. Ogni volta che mi hanno mostrato foto di bambine molto somiglianti a mia figlia ho richiesto l'esame del Dna, quando invece al primo sguardo capivo che non poteva essere lei ho sempre evitato il ricorso all'esame medico». Sono decine le segnalazioni giunte alla famiglia dal giorno della scomparsa di Denise, molte sono arrivate dall'estero: «Ho visionato moltissime foto - aggiunge Piera Maggio -. Purtroppo fino ad ora non ci sono stati risultati». «Sono trascorsi quattro anni - conclude la donna - mia figlia ovviamente è cambiata. Aspetto l'esito degli esami, sono tranquilla e serena». La donna, lo scorso primo settembre, nel giorno del quarto anniversario della scomparsa della figlia, aveva fatto uno sciopero della fame per sensibilizzare l'opinione pubblica sul dramma dei bambini scomparsi.


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