Sei vittime della strada nel fine settimana. Il presidente di Italia dei Diritti propone misure più severe per chi viola la legge

Roma - Sei incidenti mortali sulle strade del fine settimana. La strage si ripete, da Milano a Roma, passando per Verona, Savona e Teramo.

 Comune denominatore degli incidenti che negli ultimi giorni hanno scosso l’Italia, droga e alcool assunti prima di mettersi al volante. Antonello De Pierro, presidente del movimento Italia dei Diritti, reagisce al preoccupante dato di cronaca affermando: “Siamo stanchi di dover prendere atto di questa lugubre contabilità quasi giornaliera causata da chi guida dopo aver assunto alcool o sostanze stupefacenti. I provvedimenti in materia, evidentemente, non sono sufficienti. Chi detiene il potere - aggiunge - spesso attua misure demagogiche che non interessano tutti i cittadini, come il Lodo Alfano, ponendo in secondo piano i reali problemi della gente”. Secondo dati statistici del ministero della Salute, in Italia la mortalità per incidente stradale viene stimata come correlata all'uso di alcool per una quota compresa tra il 30% e il 50% del totale. Secondo De Pierro, il problema andrebbe affrontato attuando provvedimenti duri ed efficaci, “non abbandonati sulle ali della propaganda”. “Da tempo proponiamo - afferma il presidente del movimento Italia dei Diritti - l’arresto immediato per chi guida dopo aver assunto alcool o droga, e come pena alternativa alla detenzione, l’affidamento ai servizi sociali, da scontare presso l’obitorio o il pronto soccorso”. Le parole di De Pierro sono dettate anche da un’esperienza vissuta personalmente: “Ancora mi chiedo - spiega - come sia possibile che, nell’estate 2007, dopo aver subito nei pressi di Ostia un tentativo di investimento da parte di una persona in stato di ebbrezza al volante, la macchina accertatrice si sia inceppata. In quell’occasione - prosegue il presidente Italia dei Diritti - chiesi a due ispettrici presso il commissariato di polizia di Ostia Lido che l’individuo venisse sottoposto all’esame dell’etilometro, o in alternativa all’analisi ematica in ospedale, ma nessun accertamento fu fatto sulla sua positività. Scrissi anche una lettera di diciotto pagine al dirigente dello stesso Commissariato, senza ottenere alcuna risposta ”. All’incidente, per il quale De Pierro andò anche in ospedale, seguì regolare querela per lesioni. “Mi auguro che la giustizia faccia il suo corso e di avere presto delle spiegazioni”, dichiara il presidente Italia dei Diritti. “Se situazioni quali la mia si ripetessero - conclude De Pierro - chi mette in pericolo la vita altrui potrebbe farla franca. Il movimento Italia dei Diritti si prefigge di combattere omissioni di questo tipo, a difesa della sicurezza dei cittadini”.