(ANSA) - ROMA - Anoressia e bulimia sono in Italia la prima causa di morte per malattia tra le giovani tra i 12 e i 25 anni, e colpiscono 150-200 mila donne.

 A lanciare l'allarme socio-sanitario e' la Societa' italiana per lo studio dei disturbi del comportamento alimentare (Sisdca). Il presidente Ostuzzi, presentando le statistiche, ha sottolineato che ''sono patologie in continuo aumento e gravemente invalidanti e con elevato indice di mortalita'''. Attualmente, la prevalenza di queste due patologie nella popolazione generale e' dello 0,2%-0,3%, ma a questi dati vanno aggiunti casi aticipi e non altrimenti classificati, per cui i numeri potrebbero essere triplicati. Il rischio di cronicizzazione e' forte, con l'insorgenza di complicanze mediche e psichiatriche: la mortalita' per suicidio o per complicanze mediche e psichiatriche conseguenti la malnutrizione e' del 10% a dieci anni dall'esordio e del 20% a venti anni. Nelle situazioni piu' gravi, aggiunge Ostuzzi, ''e' a volte necessario ricorrere a trattamenti salvavita coercitivi''. Ma in Italia e' rarissimo il ricorso al trattamento sanitario obbligatorio (Tso) per i casi di disturbi del comportamento alimentare, circa l'1%, mentre nei Paesi anglosassoni la percentuale e' almeno quindici volte piu' alta. A questo proposito la Sisdca chiede di ''rivedere le procedure di attivazione del Tso per queste patologie coinvolgendo sul piano valutativo i medici delle strutture dedicate alla cura dei disturbi del comportamento alimentare e dedicando ai ricoveri coatti strutture medico-psichiatriche specializzati''.

 

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