Il presidente dell’Italia dei Diritti: “L’era di Berlusconi e del suo modo aziendale e autoritario di fare politica ha imboccato il viale del tramonto, ma attenzione, la sua sagoma spettrale non si è ancora dileguata all’orizzonte. Non commettiamo l’errore fatale di abbracciare l’illusione prima di avere certezze assolute”


 

Roma – “Accogliamo con immensa gioia i risultati dei ballottaggi delle elezioni amministrative che hanno sancito una straordinaria vittoria del centrosinistra e una cocente batosta per il centrodestra.

I nostri appelli contro il berlusconismo, sul sistema di potere che ha spinto l’Italia nel baratro, dopo averne  superato da tempo l’orlo, il nostro impegno sul territorio, le nostre indicazioni di voto, hanno contribuito notevolmente a questo successo eccezionale”.

 

Antonello De Pierro, presidente dell’Italia dei Diritti, non nasconde la grande soddisfazione per i risultati dei ballottaggi in numerose città d’Italia, che hanno visto il trionfo del centrosinistra, con i riflettori puntati soprattutto su Milano e Napoli.

 

“In ogni caso – continua De Pierro - le vittorie che sentiamo più nostre, sia per quanto abbiamo investito, sia per l’enorme significato politico che rivestono, sono quelle di Giuliano Pisapia a Milano e di Luigi de Magistris a Napoli. L’era di Berlusconi e del suo modo aziendale e autoritario di fare politica ha imboccato il viale del tramonto, ma attenzione, la sua sagoma spettrale non si è ancora dileguata all’orizzonte. Non commettiamo l’errore fatale di abbracciare l’illusione prima di avere certezze assolute. Questo è solo un primo  importante passo, che ha dimostrato che la coscienza civile di una parte del popolo italico ha iniziato a liberarsi dall’intontimento provocato dal bombardamento mediatico del partito azienda del premier, ma chi invece ha avuto sempre sani i capisaldi di idee e valori, dovrà continuare a parlare con queste persone, raccontare le verità storiche e non quelle preconfezionate dai servi mistificatori al servizio del padrone”.

 

Poi il leader del movimento extraparlamentare lancia una frecciata al partito di Umberto Bossi, che anticipa una linea politica che verrà seguita nei mesi futuri: “C’è anche chi ha iniziato a rendersi conto del doppiogiochismo della Lega Nord, che è riuscita sempre a dire tutto e il contrario di tutto nel giro di poche ore, prendendo in giro spesso i suoi stessi militanti. Ma questo è un altro punto che affronteremo e un’altra battaglia che condurremo, ossia sbugiardare i proclami leghisti agli occhi dei tanti fanatici con cervelli in vacanza perpetua che credono nel nulla, sbandierato dai dirigenti di partito, salvo chi ha compreso e ha deciso di fare da tempo le valigie, e assecondano le brame di potere di pochi furbi.

Prima di dire – prosegue il numero uno dell’Italia dei Diritti - che il tempo del clientelismo, delle leggi ad personam, della dittatura mediatica, delle regole che si possono rispettare facoltativamente, della politica affaristica, dell’arroganza  e dei deliri di onnipotenza, è stato definitivamente affidato al passato in un triste solco della storia repubblicana, bisogna esserne certi. Se vogliamo salvare quest’Italia che ci sta a cuore dobbiamo annientare sul terreno dello scontro politico Berlusconi, il berlusconismo e i suoi alleati di cartongesso con deliri di ‘celodurismo’. Ora bisogna vigilare attentamente per evitare che alcuni politicanti infiltrati nelle file di alcuni partiti del centrosinistra, nostalgici di una certa politica continuino le loro scorribande affaristiche. Di certo purtroppo ci sono e bisogna lanciare un messaggio chiaro, il paese della cuccagna è finito, ora bisogna lavorare seriamente, e chi ha queste intenzioni deve sloggiare dagli scranni istituzionali e vivere di note amarcord. Ai nuovi sindaci giungono i più sinceri auguri di buon lavoro da parte di tutto il movimento, ma soprattutto credo che il compito più arduo sarà quello di de Magistris. A Napoli la Camorra non accetterà di perdere i contatti con il potere politico e il nuovo sindaco blinderà le porte, ma il pericolo di collusioni resterà sempre in agguato dietro l’angolo”.

 

L’Italia dei Diritti si è limitata in questa tornata elettorale a garantire un appoggio esterno e il fatto di non aver cercato accordi di alcun genere viene rimarcato decisamente da De Pierro.

“A questo risultato – conclude - abbiamo dato il nostro grande contributo, ma non abbiamo fatto patti o accordi, non è nella nostra cultura. Ma suggerimenti sì, ne possiamo dare, dall’alto dei nostri imperativi assoluti volti ai valori della legalità, della trasparenza, della giustizia e dell’onestà morale e intellettuale. I nostri suggerimenti, sono soprattutto per Pisapia e de Magistris, e a Milano hanno il nome di validi esponenti del nostro movimento, che incarnano perfettamente i nostri principi indissolubili, come Maruska Piredda, Annalisa Martino, Luca Ragone e Filippo Monteleone, mentre a Napoli si chiamano Licia Palmentieri e Angelo Di Mauro. Con alcuni degli elementi che ho citato, nelle squadre di governo di due realtà  metropolitane così complesse, il fatto che si aggiungerebbe una ventata di autentica passione politica mossa da grande onestà è una granitica certezza”.