Cocaina, indagato comico di Zelig
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ROMA - «È una cosa che non sta né in cielo né in terra: sono assolutamente estraneo a tutta questa faccenda, e lo chiarirò». Giovanni Cacioppo, il comico di Colorado Cafe (ItaliaUno), già ospite di «Zelig» e altre trasmissioni tv commenta così l'avviso di garanzia notificatogli dalla procura di Fermo nell'ambito di una vasta indagine su un presunto spaccio di cocaina e festini a luci rosse, nei quali sarebbero state coinvolte anche ragazze minorenni. Quarantadue anni, siciliano residente a Bologna, Cacioppo si trovava nelle Marche per una serata di cabaret quando, venerdì scorso, agenti della Guardia di finanza gli hanno notificato l'avviso e un mandato di perquisizione personale, che ha dato esito negativo.
La notizia è stata anticipata dal quotidiano Qn-Il Resto del Carlino, secondo cui l'inchiesta riguarderebbe decine di persone, professionisti, imprenditori, commercianti della zona di Fermo e Porto San Giorgio, «volti noti» delle Marche. Personaggi, alcuni dei quali accusati anche di istigazione alla prostituzione, che si sarebbero ritrovati in ville e appartamenti del fermano per consumare coca, in qualche caso con l'aggravante della richiesta di prestazioni sessuali. «Sono indagato per spaccio di cocaina, a quanto so in seguito ad alcune intercettazioni - conferma Cacioppo - ma io non ho mai fatto niente del genere, non so di quali intercettazioni si parli». Il cabarettista nega anche di aver ceduto cocaina a una minorenne.