Notte tranquilla al presidio anti-discarica di Chiaiano, dopo la tregua assicurata ieri dal sottosegretario Guido Bertolaso, che ha concesso del tempo in vista dei rilievi tecnici di martedì mattina.
Sul posto, disseminati in più punti strategici, ci sono ancora una cinquantina di persone. In particolare i partecipanti al presidio hanno monitorato una delle barriere costruire lungo via Cupa dei cani, strada di accesso al sito individuato come possibile discarica.


Daniele, dell'associazione Insurghenzia, spiega che oggi alle 18 ci sarà un'assemblea pubblica, per decidere quale posizione assumere di fronte all'ipotesi di un confronto con i tecnici che il commissariato per l'emergenza rifiuti invierà.
Nella notte i vigili del fuoco hanno ricevuto diverse segnalazioni di roghi di cassonetti, e dalle 20 di ieri hanno effettuato 25 interventi nel napoletano, anche a Chiaiano.

Nella giornata di domenica c'è stata una riunione di cinque ore fra il sottosegretario Guido Bertolaso e gli amministratori di Chiaiano e dei comuni limitrofi, che si è conclusa, in pratica, con la vittoria della linea del governo, visto che fino a sabato i cittadini e i comitati di protesta si erano detti contrari anche alla possibilità che venissero effettuati i carotaggi nei siti selezionati.
Cantano comunque vittoria i sindaci e i comitati della zona: «Dopo le tensioni dei giorni scorsi in cui abbiamo sperimentato un atteggiamento di chiusura totale, apprezziamo molto la volontà del sottosegretario Bertolaso di riportare il confronto sul tavolo tecnico e dei dati oggettivi», dice il sindaco di Marano, Salvatore Perrotta. «Una via d'uscita a questa vicenda potrebbe venire proprio dalle verifiche tecniche - aggiunge il presidente della municipalità di Chiaiano, Carmine Malinconico. E se anche le analisi non ci dessero ragione, chiederemo la riapertura del tavolo per discutere dei problemi socioambientali che impediscono una discarica in quella zona».

Dal canto suo Bertolaso non ha parlato, ma chi ha partecipato alla riunione di domenica ha ribadito che il suo atteggiamento è quello annunciato mercoledì scorso a Napoli dallo stesso Berlusconi: lo Stato, stavolta, non arretrerà. Nella nota scaturita al termine dell'incontro, e firmata anche dai comitati di protesta, si dice che entro lunedì verrà costituito il tavolo tecnico a cui parteciperanno gli esperti dell'Arpac e quelli indicati dalle comunità locali (oltre a Chiaiano, i comuni di Marano, Mugnano e Calvizzano) e dai comitati dei cittadini, oltre a cinque cittadini. A conclusione della analisi, che dovranno essere ultimate entro 20 giorni, le parti si rivedranno per riprendere il confronto alla luce dei risultati. Nella nota viene rivolto anche un appello ai cittadini affinchè consentano l'accesso «dei tecnici e dei mezzi necessari» al sito.

In pratica, l'impegno preso da Bertolaso con gli amministratori locali, e ribadito anche nei giorni scorsi, è che la realizzazione della discarica di Chiaiano, ma anche di quelle nelle altre zone indicate nel decreto, «è subordinata a tutte le indagini tecniche, nel pieno rispetto della normativa comunitaria di settore, nonchè di tutte le prove tecniche che il tavolo riterrà necessarie, sempre nel rispetto della normativa europea».

 

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