De Pierro: “Togliere indennità di palazzo e destinare i fondi all’attività sul territorio”

 

 

Roma 27 febbraio ’08 – A fianco dei cittadini Antonello De Pierro, presidente di “Italia dei Diritti”, interviene sul sistema di sicurezza con interessanti iniziative. Di fronte all’incremento delle azioni criminali, appare limitata la presenza delle forze dell’ordine.


“Coinvolgere la polizia municipale nel controllo del territorio, in accordo con le amministrazioni locali”, questo il primo suggerimento che giunge dal presidente De Pierro, per migliorare la vita dei cittadini. E poi ancora: “Diminuire il numero di unità impiegate nei servizi di scorta, tutela e vigilanza, per la maggior parte dei casi inutili, così da restituire al naturale compito d’istituto sul territorio queste unità e ridare loro la grande dignità insita nella professione stessa, troppo spesso svilita”, suggerisce De Pierro che riterrebbe utile anche: “Togliere dalle spese le indennità di palazzo a coloro i quali prestano servizio in alcune sedi istituzionali per andare a colmare i fondi per i servizi sul territorio” e sottolinea come “è stridente coi principi logici che chi lavora in alcuni uffici percepisca compensi più alti di chi rischia costantemente la vita per la strada”.

“Oggi la risposta dell’apparato istituzionale di fronte all’emergenza sicurezza”, dice De Pierro, “è affidata ad un immobilismo totale o parziale, ma mai ad una disponibilità assoluta”. Questa la situazione fotografata dal presidente di Italia dei Diritti: diminuzione del numero delle volanti sul territorio e, addirittura, i carabinieri di alcune stazioni periferiche non hanno autovetture in assegnazione per mancanza di fondi. “Roba da terzo mondo”, evidenza il presidente.

“La nostra risposta è che innanzitutto la presenza di appartenenti alle forze di polizia sul territorio non è carente, ma più che sufficiente, però spesso non si vede. Per ogni vettura recante i colori d’istituto ne girano tantissime con colori civili e se si sommano anche gli agenti liberi dal servizio ecco che diventa quasi matematicamente impossibile che nel luogo in cui si consuma un reato, almeno nelle grandi città, non sia presente un agente”.

Pur essendoci l’obbligo dell’intervento spesso presumibilmente qualcuno evita di intervenire, se non realmente costretto. “Questo accade”, dice De Pierro, “per sfiducia nelle leggi, mancanza di motivazione, ecc…”. Perciò De Pierro di Italia dei Diritti, con il totale appoggio del segretario romano dell’Italia dei Valori, Roberto Soldà, “invoca a gran voce una revisione del codice penale, in chiave meno garantista, con maggiore certezza della pena. Mai più una vergogna come quella dell’indulto, che ha favorito solo i cosiddetti “colletti bianchi”.

Bisogna, insomma, non demotivare gli operatori di polizia vanificando il loro lavoro. Per questo De Pierro propone “d’istituire degli incentivi economici per tutti i poliziotti che reprimono la consumazione dei reati quando sono liberi dal servizio, ogni volta che il codice prevede l’arresto obbligatorio in flagranza. Saremo decisi”, continua, “nel seguire questa linea e auspichiamo l’appoggio dei cittadini onesti che credono che un’altra Italia sia possibile”.