Due morti e almeno una quarantina di feriti - molti dei quali per il panico - per il forte terremoto - di magnitudo 6.5 della scala Richter - che ha scosso la Grecia domenica attorno all'ora di pranzo.

La scossa, che è stata avvertita in diverse parti del paese, ad Atene e fino in Italia, si è prodotta alle 15:25 ora locale (le 12:25 Gmt) a circa una sessantina di chilometri a ovest della città occidentale di Patrasso, nei pressi della città di Andravida, area nella quale sono crollate decine di abitazioni, ha fatto sapere l'Istituto geodinamico dell'Osservatorio di Atene. Le aree più colpite quelle di Akaia e Ilia.

Il sindaco di Pyrgos, capoluogo della regione di Ilia, ha detto alla radio che «è crollata in parte» una chiesa ortodossa. Una vittima è stata invece nel villaggio di Kato Achaia, nel nord-ovest del Peloponneso: un uomo di una sessantina d'anni che, secondo la televisione greca, è stato schiacciato dal crollo del tetto della sua casa. La seconda vittima è invece una donna morta dopo il ricovero in ospedale a Patrasso.

Secondo le autorità il sisma ha fatto almeno 37 feriti, alcuni dei quali si sono gettati in preda al panico da finestre o balconi. Nessuno sarebbe in pericolo di vita. Danneggiate diverse abitazioni e una base militare, quella dell'aeronautica ad Andravida, vicina all'epicentro del sisma, dove la principale torre di controllo è stata danneggiata ed evacuata. L'autostrada nazionale Atene-Patrasso è stata interrotta da una frana.

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