Rimini, omicida aveva problemi psichici

 

 

Tragedia familiare a Rimini, dove un uomo di 34 anni ha ucciso la nonna di 93 anni e l'ha poi gettata dal balcone Il 34enne soffriva di disturbi psichici. Nel suo racconto l'omicida avrebbe spiegato di aver colpito la nonna con i pugni e una scopa mentre dormiva.

 L'uomo che viveva con la madre e con l'anziana, ha riferito il pm, durante l'interrogatorio è stato calmissimo, freddo, come se nulla fosse successo. Chiesta la perizia psichiatrica

L'aggressione e' avvenuta di prima mattina: l'uomo viveva assieme alla madre e alla nonna, ma in un'area separata da un muro di cartongesso e isolato da una porta chiusa a chiave. Le due donne infatti non si sentivano sicure, secondo alcuni i vicini, cosi' avevano diviso in due la casa. Non solo: pare che da qualche tempo non vivessero neppure piu' li', preferendo andare in affitto d'inverno e invece d'estate spostarsi a Maciano, nel Pesarese, dove hanno una casa.

Il delitto e' avvenuto proprio nel periodo in cui le donne erano tornate a casa per prendere le loro cose e spostarsi in collina. La porta chiusa a chiave pero' non ha fermato Del Bianco che l'ha sfondata a spallate: sua madre, spaventata, e' corsa giu' per le scale per chiedere aiuto ai vicini. L'uomo quindi si e' trovato di fronte solo l'anziana nonna. Sempre i vicini hanno riferito la difficile situazione della famiglia, che viveva appunto da tempo nel terrore del giovane uomo, cui era stata diagnosticata una schizofrenia paranoica ed era in cura al servizio Igiene mentale dell'Ausl di Rimini. Ma, hanno aggiunto, nonostante questo la madre si sentiva abbandonata da tutti.

 

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