Il miracolato ha ripreso a respirare un attimo prima che l'equipe dei chirurghi procedesse all'espianto d'organi per la donazione. Ora, dopo qualche settimana, respira e parla

 

 

PARIGI, 10 giugno 2008 - Colpito da infarto in una via di Parigi e morto sul colpo. Ma evidentemente il destino non voleva la fine di questo 45enne francese che, ormai sul tavolo operatorio, si è praticamente risvegliato mentre un'equipe di chirurghi era pronta a espiantargli gli organi.

 

Lo rivela Le Monde, raccontando questa raccapricciante storia di morte apparente. Il poveretto - o il miracolato? - non era stato trattato con leggerezza: prima i medici dell'ambulanza avevano tentato di rianimarlo sul posto, poi avevano deciso di trasportarlo in un ospedale attrezzato per praticare una dilatazione delle coronarie e durante tutto il tragitto hanno cercato di rianimarlo in ambulanza.

Ma niente da fare:  il suo cuore non voleva saperne di rirpendere a battere e in ospedale le analisi avevano sancito l'impraticabilita' della dilatazione coronarica. Un'ora e mezzo dopo il 45enne  era diventato così potenziale donatore d'organi: un donatore ''a cuore fermo'', non cerebralmente morto ma non piu' rianimabile.


Nulla di più falso, visto che un attimo prima dell'intervento del bisturi il 'morto' d'infarto ha ripreso a respirare spontaneamente, e a dare segni di reazione agli stimoli dolorosi. ''Dopo numerose settimane - spiegano i medici - costellate da complicazioni gravi, il paziente cammina e parla''.

 

Chissà se qualcuno ha voluto informarlo del rischio scampato all'ultimo minuto.  Medici e tecnici rianimatori spiegano che i casi in cui ''un paziente che tutti davano per deceduto sopravvive dopo manovre di rianimazione prolungate ben al di la' dell'abituale, o di quanto considerato ragionevole'' sono ''eccezionali, ma capitano nel corso di una carriera''. Cosa che, concludono, mostra ''quante domande rimangano nel campo della rianimazione, delle modalita' di intervento e dei criteri che permettono di stabilire un fallimento''.


Il prelievo di organi da donatori a 'cuore fermo' in Francia e' stato introdotto all'inizio del 2007, e finora ha consentito di eseguire una sessantina di trapianti prima impossibili, a fronte di 231 morti tra i pazienti in attesa di organi compatibili nel 2007.

 

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