La galleria del Costume di Palazzo Pitti ha un'immensa quantità di tesori nascosti.

Per problemi di spazio e conservazione molti abiti non possono essere esposti tutti insieme. La soluzione è presto detta: si mettono in mostra i costumi a rotazione ed il cambio avviene ogni due anni. Proprio in questi giorni, è stato rinnovato completamente l'allestimento delle sale sostituendo abiti ed accessori. Il tema del prossimo biennio è incentrato sull'annosa questione che tanto tormenta l'umanità. Come fare per essere alla moda? Si parte dal Settecento e quindi dall'eccentricità di Maria Antonietta (tornata alla ribalta in questi giorni con il film di Sofia Coppola), si passa all'Ottocento (splendida è ad esempio la marsina maschile di un uniforme civile del 1805 tutta ricamata a fili d'oro). Si approda poi al Novecento, al dopoguerra con l'avvento della moda pronta. E si finisce con il diktat degli stilisti (che non vogliono più essere chiamati sarti) e che impongono le tendenze.

È un piacere riscoprire gli abiti con le crinoline (1869), le sottogonne della Belle Epoque e ancora il momento d'oro dell'alta moda italiana con le creazioni di Roberto Capucci e Irene Galitzine, recentemente scomparsa. Spazio anche alla moda parigina con il periodo di Yves Saint Laurent da Dior (1958), le giacche bolero di Cristobal Balenciaga (fine anni Sessanta). Non mancano le follie degli anni Novanta, con le casacche ricamate e tempestate di paillette di Moschino ma anche gli abiti costruiti di Maurizio Galante (ambedue del 1993). Il catalogo edito da Sillabe, è scritto dalle due curatrici Caterina Chiarelli e Roberta Orsi Landini.

MODA E STILE
Galleria del Costume di Palazzo Pitti- Firenze
Fino a Dicembre 2008
Biglietto: 6 euro (ridotto 3 euro)
Telefono per informazioni ed orari: 055-290383