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ATTUALITÀ E CRONACA
036
In barba ad ogni principio di legalità è iniziata la guerra del petrolio
Partito il progetto neocoloniale di George Bush
Scaduto l'ultimatum statunitense, pesanti bombardamenti sulla capitale irachena

 

di Ambra Mazzia

Baghdad . All'alba è scattato l'attacco americano all'Iraq, in seguito alla scadenza dell'ultimatum lanciato dal governo Bush al rais. Oltre 40 missili Cruise sono stati sganciati sulla capitale, insieme a varie bombe "intelligenti" a guida satellitare dirette su obiettivi strategici, in particolar modo uffici presidenziali, centri di comando, palazzi situati nella periferia della città e segnalati come luoghi in cui erano riuniti alcuni tra i più alti dirigenti del governo, Saddam compreso. Il rais, invece, è tornato ad apparire in televisione poche ore dopo, esortando il popolo iracheno a difendere il paese da questo attacco criminale nei confronti dell'umanità, mentre il suo primogenito Uday in radio ha chiamato il suo popolo al martirio. La capitale ora è blindata, strade deserte e negozi chiusi, un silenzio tombale interrotto solo dal risuonare delle sirene che preannunciano nuovi ed imminenti attacchi, mentre migliaia di profughi sono già in viaggio alla ricerca disperata di aiuto ed ospitalità, cose che non sembrano essere offerte e garantite dai paesi vicini.. In seguito ai bombardamenti è apparso in tv anche Bush con un discorso di 4 minuti tenuto nello studio ovale della Casa Bianca: "E' iniziata la campagna per liberare l'Iraq e decapitare il regime"- ha affermato- " ma si preannuncia una guerra più lunga e sanguinosa del previsto". E se dal governo statunitense vengono continuamente diffusi comunicati volti a ribadire la volontà di non massacrare civili e lanciare attacchi "chirurgici" contro obiettivi ben delineati, crescono comunque le polemiche internazionali: mentre Israele e Afghanistan appoggiano questa linea politica, Palestina, Francia, Germania, Cina e Russia la condannano duramente, evidenziandone la piena illegittimità. In Italia il Presidente del Consiglio ha già sottolineato durante la riunione di ieri in Parlamento come il nostro paese non sia belligerante, non offrendo né uomini, né mezzi, ma concedendo semplicemente l'utilizzo di basi italiane e il sorvolo dello spazio aereo, ma non per attacchi diretti contro l'Iraq. Dall'opposizione, invece, Berlusconi viene accusato di essere ambiguo e codardo: "Lei sostiene la legittimità di questa guerra?- urla Fassino in aula- " e allora abbia il coraggio di prendervi parte!". Ora si attendono notizie più dettagliate sullo svolgersi degli eventi, ma è comune a tutti noi il desiderio che questa guerra non mieta molte vittime innocenti e si concluda il più presto possibile.

 

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