Libert… dei prezzi nel mercato
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Alla cortese attenzione del direttore Antonello De Pierro
Il breve discorso televisivo su Rai 1, fatto questa sera dal Presidente del Consiglio On. Berlusconi, se considerato oltre gli steccati e le barriere ideologiche che continuano a caratterizzare il neoguelfismo e il neoghibellinismo del Belpaese, diventano una dimostrazione semplice, elementare e manifesta di quello che sia la realt… economica dei mercati all'inizio del terzo millennio. Si Š venuto a formare, spontaneamente, con l'ingresso nell'area euro dell'Europa unita, il muro divisorio e selettivo dei prezzi alti di beni e servizi rispetto agli stipendi medi, vero e proprio muro del pianto con il quale debbono confrontarsi ogni giorno milioni di cittadini, mentre altri milioni vivono in apparente beatitudine dalla parte opposta. Costoro devono essere evidentemente la maggioranza degli italiani, altrimenti vedremmo le piazze piene di gente che protesta e reclama. Nello stesso tempo il mercato inizia ad essere invaso da merci a basso costo provenienti da paesi extraeuropei, in arrivo dal binario a scartamento ridotto del terzo mondo, primo stadio della globalizzazione che prima o poi raggiunger… tutte le stazioni del pianeta, rivoluzionando anche il nostro modo di produrre, di vendere e di acquistare, e redistribuendo ovunque magari un reddito inferiore, ma a milioni di persone che prima ne erano prive. Dunque, Š stata affermata in diretta televisiva la soluzione al problema apparentemente irrisolvibile: sul mercato coesistono tanti prodotti che hanno prezzi alti, ma anche molti prodotti che hanno prezzi bassi. Dunque, al consumatore finale la facolt… decisionale di scelta, in base alle proprie esigenze ed alla capacit… di spesa. Questa fase di ricognizione e cernita dei beni da parte del cliente Š, assieme all'atto della produzione e della distribuzione delle merci da parte degli industriali, l'elemento fondante di quello che chiamiamo mercato libero. E' chiaro che se io fossi un pdoduttore di bicchieri in vetro che costano 1 euro l'uno, mi darebbe fastidio vedere che oggetti simili vengono costruiti e venduti a 10 centesimi l'uno in paesi ex-sottosviluppati che, imparata in fretta la lezione del liberismo, corrono alla massima velocit… possibile senza preoccuparsi di nulla e non sono per ora soggetti ai vincoli legali e burocratici tipici di paesi pi— industrializzati che si sono dotati, e giustamente, di un welfare e di ammortizzatori sociali, e di contributi alle aziende che altrove sono fattori sconosciuti e impensabili. Bisogna capirli: sottomessi da sempre, stanno cercando ora di prendersi una possibile rivincita su una storia che pareva per loro ineluttabile. E' altrettanto chiaro che quel tipo di concorrenza, come tutte le concorrenze in tutti i generi di competizioni di questo mondo, risvegliandoci tutti da un certo tipo di torpore, dovrebbe solamente spingerci sulla strada di una nuova evoluzione dei prodotti e dei servizi, battendo quindi la bassa qualit… con l'alta qualit…, o, addirittura, riconvertendo la vecchia industria in una nuova industria. Il mercato, come la stessa vita che viviamo, Š movimento, cambiamento, opportunit…, possibilit…, libert… ed inventiva, rivoluzione del vecchio e progettazione del nuovo. Alternative non ce ne sono, per ora, se non l'immobilismo, il protezionismo, l'asfissia, con conseguente caduta libera dei mercati, l'agona delle borse, l'arrivo ineluttabile dei dittatori, con relativi postulati e corollari. L'esempio di militarizzazione del mercato Š visibile e tangibile, nell'anno di grazia 2005, nel paradiso cubano, dove la scarsa attivit… commerciale esistente Š controllata dall'esercito in maniera capillare e punitiva, e il popolo sopravvive nelle condizioni che tutti conosciamo, mentre solo l'apparato dirigenziale dell'unico partito riesce (forse) a godersi la vita, in un equilibrio precario prima o poi destinato a finire per sempre. Nel resto del mondo, per fortuna e per volont… di tutti gli uomini liberi, possiamo ancora scegliere come vivere e che cosa acquistare o meno, e possiamo avere una buona qualit… della vita anche se non abbiamo molti soldi, ma impariamo bene come spenderli, o, anche, come farli fruttare, nel sistema economico liberale delle libere opportunit…, che sono sempre in grado di migliorare la nostra condizione sociale, o anche di rivoluzionarci l'esistenza. Nell'equilibrio dinamico del libero mercato globale, alla fine, nessuno Š mai nŠ completamemte vincente, nŠ completamente perdente.
Francesco Martin cittadino europeo
Il breve discorso televisivo su Rai 1, fatto questa sera dal Presidente del Consiglio On. Berlusconi, se considerato oltre gli steccati e le barriere ideologiche che continuano a caratterizzare il neoguelfismo e il neoghibellinismo del Belpaese, diventano una dimostrazione semplice, elementare e manifesta di quello che sia la realt… economica dei mercati all'inizio del terzo millennio. Si Š venuto a formare, spontaneamente, con l'ingresso nell'area euro dell'Europa unita, il muro divisorio e selettivo dei prezzi alti di beni e servizi rispetto agli stipendi medi, vero e proprio muro del pianto con il quale debbono confrontarsi ogni giorno milioni di cittadini, mentre altri milioni vivono in apparente beatitudine dalla parte opposta. Costoro devono essere evidentemente la maggioranza degli italiani, altrimenti vedremmo le piazze piene di gente che protesta e reclama. Nello stesso tempo il mercato inizia ad essere invaso da merci a basso costo provenienti da paesi extraeuropei, in arrivo dal binario a scartamento ridotto del terzo mondo, primo stadio della globalizzazione che prima o poi raggiunger… tutte le stazioni del pianeta, rivoluzionando anche il nostro modo di produrre, di vendere e di acquistare, e redistribuendo ovunque magari un reddito inferiore, ma a milioni di persone che prima ne erano prive. Dunque, Š stata affermata in diretta televisiva la soluzione al problema apparentemente irrisolvibile: sul mercato coesistono tanti prodotti che hanno prezzi alti, ma anche molti prodotti che hanno prezzi bassi. Dunque, al consumatore finale la facolt… decisionale di scelta, in base alle proprie esigenze ed alla capacit… di spesa. Questa fase di ricognizione e cernita dei beni da parte del cliente Š, assieme all'atto della produzione e della distribuzione delle merci da parte degli industriali, l'elemento fondante di quello che chiamiamo mercato libero. E' chiaro che se io fossi un pdoduttore di bicchieri in vetro che costano 1 euro l'uno, mi darebbe fastidio vedere che oggetti simili vengono costruiti e venduti a 10 centesimi l'uno in paesi ex-sottosviluppati che, imparata in fretta la lezione del liberismo, corrono alla massima velocit… possibile senza preoccuparsi di nulla e non sono per ora soggetti ai vincoli legali e burocratici tipici di paesi pi— industrializzati che si sono dotati, e giustamente, di un welfare e di ammortizzatori sociali, e di contributi alle aziende che altrove sono fattori sconosciuti e impensabili. Bisogna capirli: sottomessi da sempre, stanno cercando ora di prendersi una possibile rivincita su una storia che pareva per loro ineluttabile. E' altrettanto chiaro che quel tipo di concorrenza, come tutte le concorrenze in tutti i generi di competizioni di questo mondo, risvegliandoci tutti da un certo tipo di torpore, dovrebbe solamente spingerci sulla strada di una nuova evoluzione dei prodotti e dei servizi, battendo quindi la bassa qualit… con l'alta qualit…, o, addirittura, riconvertendo la vecchia industria in una nuova industria. Il mercato, come la stessa vita che viviamo, Š movimento, cambiamento, opportunit…, possibilit…, libert… ed inventiva, rivoluzione del vecchio e progettazione del nuovo. Alternative non ce ne sono, per ora, se non l'immobilismo, il protezionismo, l'asfissia, con conseguente caduta libera dei mercati, l'agona delle borse, l'arrivo ineluttabile dei dittatori, con relativi postulati e corollari. L'esempio di militarizzazione del mercato Š visibile e tangibile, nell'anno di grazia 2005, nel paradiso cubano, dove la scarsa attivit… commerciale esistente Š controllata dall'esercito in maniera capillare e punitiva, e il popolo sopravvive nelle condizioni che tutti conosciamo, mentre solo l'apparato dirigenziale dell'unico partito riesce (forse) a godersi la vita, in un equilibrio precario prima o poi destinato a finire per sempre. Nel resto del mondo, per fortuna e per volont… di tutti gli uomini liberi, possiamo ancora scegliere come vivere e che cosa acquistare o meno, e possiamo avere una buona qualit… della vita anche se non abbiamo molti soldi, ma impariamo bene come spenderli, o, anche, come farli fruttare, nel sistema economico liberale delle libere opportunit…, che sono sempre in grado di migliorare la nostra condizione sociale, o anche di rivoluzionarci l'esistenza. Nell'equilibrio dinamico del libero mercato globale, alla fine, nessuno Š mai nŠ completamemte vincente, nŠ completamente perdente.
Francesco Martin cittadino europeo