Mercato del sesso sempre più libero al mattatoio
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De Pierro: “Contro l’inerzia delle istituzioni la nostra battaglia non si fermerà”
Il mercato del sesso a Roma continua ad essere in piena attività. In particolare nella zona del Mattatoio tra via Prenestina e viale Palmiro Togliatti, nota alle cronache per essere un vero e proprio bordello a cielo aperto, l’incessante via vai di transessuali e clienti non si è mai fermato. Nonostante il blitz delle forze dell’ordine che ha portato al fermo di prostitute e viados, la situazione non è cambiata. Anzi. In via Severini, all’incrocio con la Palmiro Togliatti, già dal giorno dopo il blitz l’attività di trans, prostitute e clienti è ripresa come se nulla fosse successo. Del divieto di transito dalle ore 20 alle 6 di mattina nessuno se ne cura. Lungo lo stradone trans e prostitute in tacchi a spillo camminano ed esibiscono la mercanzia in dotazione, contrattano sui prezzi, si spogliano per attirare l’attenzione degli innumerevoli frequentatori. La strada che secondo il divieto dovrebbe essere sgombra e chiusa al transito, di notte è invece molto trafficata. Camion, auto e motorini si danno vicendevolmente il cambio in un su e giù per decidere, per poi caricare la scelta e andare via per consumare. Non c’è distinzione tra giorni feriali e giorni festivi; il traffico dei clienti, tra i quali anche personaggi insospettabili della capitale, non si è arrestato. Questo perché nessuno, forze dell’ordine in primis, si mobilita per far rispettare il divieto di transito dichiarato e segnalato con tanto di cartelli visibili all’imbocco della strada. Durante l’inchiesta portata avanti dal presidente di Italia dei Diritti Antonello De Pierro, è risultato che le pattuglie delle forze di polizia che transitano sul posto non solo non si attivano per far valere il divieto, ma ancora più grave non fanno nulla per fermare lo scempio.
Si limitano ad effettuare un giro di ronda avanti e indietro e ad andarsene, lasciando clienti e trans alle loro contrattazioni. Tutto questo sotto gli occhi dei poveri cittadini residenti. Non sono servite a nulla le richieste di intervento che gli abitanti della zona hanno presentato alle istituzioni competenti e alle forze dell’ordine. Sono ormai abituati ad un’unica risposta: il silenzio. Lo stesso silenzio che il presidente del VII Municipio Roberto Mastrantonio ha riservato alle continue richieste di incontro presentate da più parti. “Noi non abbandoneremo i cittadini come stanno invece facendo le istituzioni con il loro immobilismo.- ha dichiarato De Pierro- Noi di Italia dei Diritti ci siamo schierati dalla parte dei cittadini e non li abbandoneremo nel portare avanti questa battaglia che sicuramente vinceremo”. Il proponimento di Italia dei Diritti è richiedere un incontro con il presidente Mastrantonio per sollecitare una risoluzione comune e nello stesso tempo quello di portare all’attenzione dello stesso sindaco Alemanno la situazione. “Annunciamo che se non ci ascolteranno, saremo pronti a scendere in piazza con i cittadini- ha continuato Antonello De Pierro- per fare fronte comune. Qualora le istituzioni non si mobilitassero, come già annunciato, rinnovo l’intenzione di aprire un sito dove verranno pubblicate le targhe dei clienti e le foto”. Italia dei Diritti ha inoltre avanzato la proposta di impiegare i vigili urbani in maniera attiva in questa manovra di repressione. L’importanza di arginare questo fenomeno purtroppo in continua ascesa richiede una mobilitazione anche da parte dei vigili, il cui impiego attivo riuscirebbe ad incidere sulle conseguenze del mercato del sesso in materia di sicurezza stradale, salute pubblica e criminalità collegata. Alla proposta di utilizzo dei vigili segue inevitabilmente un rimprovero all’operato del comune di Roma. “Il Comune parla tanto di provvedimenti, ma si dimentica di attuarli- continua il presidente di Italia dei Diritti Antonello De Pierro- La voglia di sicurezza tanto declamata non viene concretizzata dalle istituzioni. Il blitz che è stato fatto al Mattatoio è stato solo un blitz di facciata, un evento mediatico e propagandistico. E ciò si può constatare dal fatto che già dal giorno successivo l’attività è ricominciata senza controllo. Da parte nostra c’è l’intento di organizzare forme di protesta eclatanti, che lascino il segno, come manifestazioni e petizioni tra gli abitanti della zona che verranno pianificate con l’ausilio del responsabile romano dell’Italia dei Diritti Alessandro Calgani e del responsabile del VII Municipio Walter Cimini”.