Il presidente dell’Italia dei Diritti: “Se verranno accertate le responsabilità, auspico l’estromissione perpetua dell’autista in questione dalle mansioni di guida”

 

Roma - “Di fronte a un episodio di questo genere non ho parole”, questa la reazione di Antonello De Pierro sul tragico incidente avvenuto sulla via Cristoforo Colombo che ha visto come protagonista l’auto blu sulla quale viaggiava il presidente della regione Basilicata Vito De Filippo.

Vittima della manovra azzardata dell’autovettura un motociclista 21enne, attualmente in prognosi riservata.
“Innanzitutto - dichiara De Pierro - esprimo la mia solidarietà personale e quella di tutto il movimento al centauro gravemente ferito che, attualmente, si trova a lottare contro la morte e che comunque porterà, suo malgrado, per tutta la vita le conseguenze permanenti di questo avvenimento pur senza averne colpa. In effetti, stando alla presunta dinamica dell’incidente, il danno è sicuramente doppio in quanto causato da un auto istituzionale. Se le responsabilità verranno accertate a carico dell’autista del presidente De Filippo, mi auguro che si usi il pugno duro perché una manovra del genere è gravissima e non posso pensare che una persona che fa l’autista di professione possa commettere un errore di tale portata”.
“Voglio credere - aggiunge - che il presidente De Filippo non si sia accorto e , se si fosse accorto, non sia riuscito a fermare in tempo il conducente, altrimenti ci troveremo di fronte a un fatto ancora più grave. Ripeto che conoscendo il carattere e l’etica del presidente credo che sia assolutamente estraneo a qualunque responsabilità. Tuttavia mi aspetto una collaborazione piena affinché ogni eventuale colpevolezza del conducente sia sanzionata senza sconti”.
Poi, facendosi portavoce del movimento che rappresenta, dice: “Come Italia dei Diritti chiediamo naturalmente, dopo gli accertamenti di rito, che l’autista sia estromesso, se imputabile per quanto accaduto, in maniera assoluta dall’espletamento dei servizi di guida e sia perseguito con decisione sia civilmente che penalmente. A tale scopo vigileremo sulle mansioni che verranno assegnate a questa persona in futuro”.
“Non si può chiedere - conclude De Pierro - ai cittadini di rispettare le regole se proprio chi rappresenta le istituzioni è il primo a trasgredire e per di più in maniera così grave. Penso che tutti o quasi gli automobilisti che transitano su via Cristoforo Colombo non si sognerebbero mai di commettere una così grave e pericolosa infrazione”.