Prosegue lo sciopero della fame e della sete. E' scattata alle 13 la protesta dei Radicali contro la mancanza di spazi informativi adeguati per le europee. A Saxa Rubra anche Marco Beltrandi, ma l'iniziativa ''non è fatta per avere visibilità''

 

 

Roma, 2 giu. (Adnkronos) - Emma Bonino e un manipolo di Radicali occupano gli studi della Rai.

La protesta nonviolenta è l'ultima di una serie di ripetuti appelli dei Radicali al servizio pubblico di informazione radiotelevisiva affinché siano concessi spazi adeguati in tv anche ai piccoli partiti in corsa per Strasburgo.
La protesta è scattata al termine della registrazione dello spazio di comunicazione politica effettuata alle 13 negli studi Rai di Saxa Rubra. Emma Bonino, capolista della Lista Bonino-Pannella alle elezioni europee in sciopero totale della fame e della sete dalla mezzanotte, ha comunicato al personale Rai presente la sua decisione di iniziare un'occupazione nonviolenta dello studio.
Insieme a Bonino c'è anche Marco Beltrandi, deputato radicale eletto nel Pd, membro della Commissione di Vigilanza Rai. "Insieme a ormai 50 tra parlamentari, dirigenti e militanti radicali - spiega Bonino - abbiamo iniziato uno sciopero della sete per chiedere conto alla Rai del mancato rispetto delle deliberà dell'autorità garante per le comunicazioni. Nonostante l'intervento del presidente Zavoli, i vertici della Rai sembrano voler continuare nella vera e propria truffa compiuta ai danni dei cittadini italiani, del loro diritto a essere informati. Da nonviolenti gandhiani, non intendiamo restare inerti, né tollerare che sia perfezionato il sequestro di conoscenza e di legalità in atto''.
''Mentre ci prepariamo in queste ore a nuove azioni legali - aggiunge - anche sul versante della giustizia penale, ho deciso di non abbandonare gli studi della Rai, di non lasciare la sede di questa azienda fino a quando non saranno 'realizzate', non genericamente garantite, magari 'a babbo morto' per dopo le elezioni - azioni di immediata riparazione e interruzione dell'attentato ai diritti civili e politici dei cittadini".
"Diffidando preventivamente fin d'ora chi vorrà parlare di 'protesta radicale per la visibilità in TV', visto che di tutta evidenza di qualcosa di più grave e serio si tratta, mi auguro - conclude la Bonino - che i 'grossi' leader politici di questo Paese non vorranno continuare ad essere protagonisti e complici di quanto sta accadendo. Per quanto ci riguarda, continuiamo a dar corpo a una sete di verità e legalità che è, sempre più, anche quella del popolo italiano".
Una nota dei Radicali spiega che ''sono ormai 70 i parlamentari, dirigenti e militanti radicali che, con Emma Bonino, stanno conducendo uno sciopero totale della fame e della sete in difesa dei diritti di informazione e di conoscenza di tutti gli elettori, perché ci sia almeno un'oncia di democrazia per tutti. In particolare, si chiede alla Rai-tv il rispetto delle delibere dell'AGCOM che ha ordinato al servizio pubblico radiotelevisivo di riparare al danno fatto nei confronti della lista Bonino/Pannella restituendo così agli italiani l'informazione negata da 45 giorni di costante ostracismo delle proposte e delle iniziative radicali".

 

 

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