Maurizio Sacconi


Dagli emendamenti del governo sulle pensioni arriva "un utile contributo per la stabilizzazione del sistema".

E' unanime il giudizio di Cisl e Uil sulle proposte dell'esecutivo relative sia all'equiparazione dell'eta' pensionabile di vecchiaia uomo-donna nel P.I. sia al collegamento dell'eta' pensionabile all'aspettativa di vita dla 2015, perche' l'Italia andava incontro a multe molto pesanti". La Cgil giudica, invece, "inaccettabili" le norme sulla previdenza decise dal governo e annuncia che si opporra' in tutti i modi al provvedimento.

Il segretario generale della Uil Luigi Angeletti, ospite a Chianciano per l'assemblea di programma della Cgil, sostiene che "da un punto di vista sostanziale ci siano modifiche assolutamente insignificanti",riguardo l'adeguamento dal 2015 dell'eta' anagrafica in relazione alle aspettative di vita, e tra l'altro "non e' detto che l'aspettativa di vita, vista la crisi economica e il conseguente piu' basso tenore di vita, aumenti dal 2010 al 2015". Si tratta insomma, ha proseguito Angeletti, "semplicemente di un modo per rispondere a una obiezione circa la solidita' del sistema italiano nel lungo periodo". Per quanto riguarda poi la parificazione tra uomo e donna nel pubblico impiego, "avremmo preferito non farla - ha concluso il numero uno della Uil - ma era un fatto obbligato

Polverini: l'innalzamento non è una soluzione
L'innalzamento dell'eta' pensionabile per le donne della pubblica amministrazione "mette il Governo al riparo dall'Europa ma lascia insoluti ancora molti problemi legati soprattutto alla famiglia". Lo sostiene Renata Polverini, segretario generale dell'Ugl. "Persiste una mancata parita' delle donne nell'accesso e nella permanenza nel mercato del lavoro, legata in primo luogo alla maternita'. Per questo - spiega in una nota - abbiamo chiesto che ci sia particolare attenzione alle madri lavoratrici, ad esempio con la previsione di un bonus previdenziale per i periodi di maternita"'. Secondo Polverini, piuttosto che le pensioni bisognerebbe rivedere complessivamente il sistema di welfare "affinche' si definiscano maggiori strumenti di sostegno alla famiglia a partire da un fisco che premi i nuclei familiari".



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