Sulla residenza per motivi di sicurezza apposto il segreto di Stato.  senatori Giambrone e Caforio al ministro della Cultura e al capo del governo: ''Ritrovamento mai notificato né alla competente Sovrintendenza per i Beni archeologici né al Nucleo per la tutela del patrimonio artistico e culturale dell'Arma dei Carabinieri''

Villa Certosa

Roma, 24 lug. (Adnkronos) - "Il ministro per i Beni culturali è a conoscenza del fatto che nella villa La Certosa, la residenza sulla costa sarda di proprietà del presidente del Consiglio Berlusconi, sono state ritrovate una trentina di tombe fenicie?

 E se ne è a conoscenza, da quanto tempo lo sa?". Queste ed altre domande sono state rivolte sia al ministro della Cultura sia al capo del governo con un'interrogazione firmata dal vicepresidente del gruppo Idv del Senato Fabio Giambrone e dal senatore Giuseppe Caforio, componente del Copasir. Nell'interrogazione, i due senatori Idv sottolineano come un ritrovamento del genere ''non risulterebbe essere mai stato notificato né alla competente Sovrintendenza per i Beni archeologici né al Nucleo per la tutela del patrimonio artistico e culturale dell'Arma dei Carabinieri'', come invece prescrive l'art. 90 del Codice dei beni culturali (D.L.vo del 22/01/04 n.42). Pertanto, considerato anche che su 'Villa La Certosa' per motivi di sicurezza è stato apposto il segreto di Stato il 6 maggio 2004, gli interroganti vorrebbero sapere se il ritrovamento delle tombe fenicie sia avvenuto dopo tale data e, qualora così fosse, ''se il Presidente del Consiglio abbia tempestivamente informato il ministro dei Beni e delle attività culturali e, in caso di risposta affermativa, se il ministro abbia a sua volta tempestivamente informato le competenti autorità amministrative''.

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