Donna denuncia abusi edilizi a Ostia, nessuno mi ha ascoltato

ROMA - "Le istituzioni hanno distrutto la mia vita e quella della mia famiglia. E' giusto che un cittadino onesto debba subire processi per 9 anni senza veder riconosciuti i propri diritti?". E' la denuncia di Lucia Salvati, una donna di 73 anni che questa mattina si è incatenata davanti alla sede dell'Ansa, a Roma.

 

La donna, che vive all'Infernetto, un quartiere a sud di Roma, racconta che dal 2005 è in causa con i vicini di casa per una lunga serie di abusi edilizi. "Mi sono rivolta più volte ai vigili urbani e all'ufficio tecnico. Ho scritto al presidente del Municipio, al difensore civico, anche alla procura. Ma l'unico risultato ottenuto sono state una serie di denunce nei confronti della nostra famiglia". Secondo il racconto della donna, i vigili urbani non sarebbero mai intervenuti sugli abusi. E i suoi vicini l'avrebbero anche minacciata di morte, spalleggiati da quello che la donna definisce un boss di un clan di Ostia. Nei suoi confronti e di suo figlio, racconta inoltre, sarebbero state anche presentate delle denunce false. "Le istituzioni - ribadisce - hanno coperto una persona vicina ai clan, questa è la verità. E io da nove anni non riesco ad avere giustizia". (ANSA).