Grande successo a Palazzo Ferraioli per il memorabile evento ideato dall’indefessa Sara Iannone, con tanto spazio alla beneficienza per sostenere il penitenziario minorile di Nisida

Roma – L’altra sera, nella Capitale, Palazzo Ferrajoli ha spalancato le porte delle sue meravigliose sale per accogliere i più autorevoli rappresentanti della nobiltà, delle istituzioni e della cultura; centocinquanta illustrissimi ospiti per dare vita a un meraviglioso evento ispirato al Ballo dei Re che si tenne a Napoli, presso Palazzo Cassano, nel 1960.

 

Sognando... il ballo dei re”, è stata una festa in grande stile che ha voluto rievocare i fasti di cinquant’anni fa, quando l’Italia assaporava il gusto della rinascita. Una realtà ben diversa dalle difficoltà dei nostri giorni, ma è proprio per questo che Sara Iannone, che ha ideato e voluto fortemente questo evento, ha scelto di far rivivere il gran Ballo in questo momento così particolare, sia come buon auspicio per il futuro dell’Italia, sia come occasione per ricordare quel coraggio e quella forza che gli italiani hanno saputo dimostrare negli anni dopo la Seconda Guerra mondiale, trovando la via per ricostruire dalle macerie.

“Un inno alla bellezza e al piacere di stare insieme per ritrovare la gioia di vivere e la fiducia nel futuro” ha dichiarato la Iannone.

E un simile evento non poteva non dedicare attenzione anche alla beneficenza. Nel corso di tutta la serata, infatti, è stato possibile sostenere un progetto del penitenziario minorile di Nisida partecipando ad una speciale un’asta di oggetti preziosi (dipinti, bijou, diamanti) condotta dalla bravissima Camilla Nata.

La magistrale organizzazione di Sara Iannone è stata fortemente ispirata allo stile che caratterizzò il ballo nel 1960, richiamandone colori, profumi, suoni e sapori. Anche nelle decorazioni floreali, le sale e tutto il palazzo sono stati ornati proprio come allora, con le composizioni di Umberto Poldi, realizzate con rose, dalie, gladioli, orchidee e garofani rosa.

La cena, naturalmente in tema partenopeo, ha riproposto alcune prelibatezze di quel luculliano menu che fu offerto a Palazzo Cassano: dai fritti misti alla napoletana, ai bocconcini di parmigiana, ai ravioli ricotta e pistacchi con pomodoro e basilico o il lombetto del Conte lardellato con olive taggiasche e cicorietta piccante fino al trionfo di dolci realizzati da Vincenzo Mennella, pasticcere di fama mondiale di Torre del Greco.

Il tutto servito ai tavoli, anch’essi rigorosamente apparecchiati in stile, con tanto di Capodimonte, candelabri d’argento e petali di rose.

La serata è stata accompagnata dalle meravigliose musiche dell’orchestra diretta dal maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli che dopo la cena ha aperto le danze eseguendo anche le musiche proposte nel 1960 dai Rockers con Peppino di Capri.

A ricreare la magica atmosfera degli anni Sessanta hanno contribuito anche molte delle signore presenti che, per l’occasione, hanno voluto indossare una creazione di Luigi Bruno. Lo stilista, infatti, già sempre attento all’esaltazione della bellezza femminile, per la collezione di quest’anno si è ispirato proprio alla donna anni ’50-’60.

Tra gli ospiti, oltre al marchese Giuseppe Ferrajoli, anfitrione del meraviglioso evento, sono intervenuti anche la principessa Doris Mayer Pignatelli che partecipò anche al ballo del 1960 di cui ha ampiamente raccontato nella sua biografia curata da Del Vecchio, la marchesa Dani del Secco D’Aragona, la principessa Daniela Pacelli che ha espresso apprezzamenti per l’atmosfera magica e in modo particolare per la scelta accurata dei dettagli e delle composizioni floreali, l’onorevole Catia Polidori, il giornalista Antonello De Pierro, direttore di Italymedia.it e già direttore responsabile e voce storica di Radio Roma, nonché presidente del movimento extraparlamentare Italia dei Diritti, accompagnato dall’incantevole inviata di Rai Due Daniela Miniucchi, Luciano De Crescenzo, il noto chirurgo Angelo Fusco, il vicepresidente del Garante della privacy Giuseppe Chiaravalloti, il prefetto Fulvio Rocco, Silvana Augero, Linda Batista, la già citata Camilla Nata, Tatyana Lorenzini, Alessandro Di Pietro, Natalino Candido, Bianca Maria Lucibelli, il barone Fabrizio Mechi di Salle che è stato straordinario partner di ballo per molte dame, il conte Francesco Cremasco, Ernesto Carpentieri presidente dell’AEREC, Oliviero Ranieri, scultore di fama mondiale che ha arricchito la serata con l’esposizione di due opere meravigliose.

L’evento è stato affiancato da un comitato d’onore, formato dal marchese Giuseppe Ferrajoli, da Francesco Serra di Cassano, erede del duca Francesco e della duchessa Elena ospiti della grande festa del 1960, dal principe Guglielmo Marconi Giovannelli, dalla principessa Elettra Marconi Giovanelli, figlia del grande scienziato e inventore Guglielmo Marconi, dall’ambasciatore di Monaco Antonio Morabito, e dall’ambasciatore d’Austria Christian Berlakovits che in rigoroso smoking bianco ha descritto l’evento come una vera festa regale. La serata ha avuto anche un comitato promotore composto, tra gli altri, da Lucilla Vitalone, Betta Scarpa e Miriam Ponzi.

 

 

(Foto di Andrea Arriga)