Il presidente dell’Italia dei Diritti è tornato nella città tuderte per la terza volta in questa edizione in occasione della messa in scena della nota commedia scritta da Maurizio Costanzo

Roma - E tre. Antonello De Pierro, il giornalista presidente del movimento Italia dei Diritti e direttore di Italymedia.it, che nei dieci anni passati alla direzione di Radio Roma, diventandone una storica voce nell’etere dell’Italia Centrale, si è prodigato non poco per la diffusione della cultura teatrale nelle coscienze collettive, è tornato per la terza volta al Todi Festival edizione 2015. Infatti, nell’ambito della campagna che da diverso tempo sta conducendo per testimoniare il sostegno dell’organizzazione da lui presieduta all’universo teatrale, innamoratosi della formula e delle commendevoli scelte di palinsesto effettuate dal direttore artistico Silvano Spada, ha deciso di soffermarsi sulla manifestazione tuderte. Il tris, dopo aver fatto registrare la propria presenza in platea in occasione degli spettacoli trionfali messi in scena da Giampiero Ingrassia e da Mita Medici, è stato centrato da De Pierro nel giorno in cui la previsione programmatica del Teatro Comunale indicava sul cartellone “Un coperto in più”, la nota pièce scritta da Maurizio Costanzo e rappresentata per la prima volta oltre 40 anni or sono. A portare in scena a Todi l’esilarante commedia degli equivoci, che la prima volta fu interpretata da Aldo e Carlo Giuffrè al Quirino di Roma, sono stati quattro straordinari attori, Maurizio Micheli, Vito, Loredana Giordano e Alessia Fabiani, diretti da Gianfelice Imparato, che hanno conquistato, con la loro impeccabile performance attoriale, un pubblico delle grandi occasioni per una sala colma al massimo della capienza. Applausi torrenziali sono scivolati ininterrotti e calorosi verso il palcoscenico, sulla cui ribalta i protagonisti sono stati chiamati più volte, al termine, per riscuotere una vera e propria ovazione, la vera mercede e nutrimento interiore di chi esibisce la propria arte alle platee. E se le doti attoriali di Micheli sono arcinote, e non solo non hanno tradito le attese, ma sono andate ben oltre, l’interpretazione perfetta di Vito, al secolo Stefano Bicocchi, ha rivelato uno straordinario artista, che ha ormai raggiunto una maturità professionale, resistente a ogni prova e che non lascia alcun margine di azione nemmeno al detrattore  più agguerrito. E lo stesso discorso vale per la Giordano, bravissima anche lei, e per la Fabiani, che ha dimostrato di essere a suo agio anche in teatro e che al termine non è riuscita a trattenere la sua commossa soddisfazione. Oltre a De Pierro, che al termine è poi rimasto in città fino a notte inoltrata, prima per ascoltare in piazza l’esibizione di una straordinaria cover band di Rino Gaetano e poi per una visita fugace dell’incantevole centro storico, in platea come sempre il direttore Spada, Fausto Bertinotti con la moglie Lella, Benedicta Boccoli, Aldo Ralli e il più famoso pr italiano Angelo Ciccio Nizzo, che dopo essere stato per decenni la colonna portante dei locali capitolini Gilda e Alien ha deciso di lasciare Roma e di prendersi qualche mese di riposo nella sua Todi.