Lettere al Direttore

Alla cortese attenzione del direttore Antonello De Pierro.

L?attuale politica sulla Difesa del suolo e sul governo idraulico dei fiumi ? politica fondata su incuria ed abbandono; contraria ad ogni forma di manutenzione preventiva; finalizzata allo spreco del denaro pubblico; ispirata e sostenuta, con manfrine e mistificazioni, da un ?ambientalismo? strumentale; perseguita nella logica dell?emergenza dalle lobby trasversali Tangenti & Appalti ? sta oscurando l?Italia e ne sta sfasciando l?Economia e il Territorio. Le pianure fluviali sono ad altissimo rischio idraulico; la vittima pi— importante Š la Pianura Padana.

La funzione primaria di un fiume, ai fini della salvaguardia del territorio, Š quella di drenare le acque del proprio bacino idrografico. Riesce ad assolvere a questa funzione, nella misura in cui Š dotato di una sezione di deflusso adeguata alle proprie ricorrenti portate idriche; sezione di deflusso che va quindi verificata, mantenuta e ripristinata; e perci• l?alveo va ripulito da tutto ci• che inevitabilmente vi sopraggiunge nel tempo; che vi si accumula e tende ad ostruirlo. Per la sicurezza del territorio, questa Š una regola basilare, inopinabile e imprescindibile. La prima e vera causa delle ricorrenti esondazioni fluviali ? compresa quella recente del fiume Tevere ? Š senza alcun dubbio la mancata pulizia degli alvei.

L?articolo 2 della legge 365/2000 (Attivit… straordinaria di polizia idraulica e di controllo sul territorio) ? emanata subito dopo l?alluvione ?Piemonte 2000? ? stabilisce una serie di accertamenti al fine di: ?individuare le situazioni di pericolo, per persone e cose? sia a carattere incombente che potenziale? ponendo particolare attenzione? sui restringimenti delle sezioni di deflusso? sull?efficienza e la funzionalit… delle opere idrauliche esistenti (tra cui le tante cervellotiche briglie di ritenuta, esistenti nei corsi d?acqua)? sulle situazioni d?impedimento al regolare deflusso delle acque?. Accertamenti rimasti tutti inevasi: nessuno provvede, n‚ a questi n‚ ad altri adempimenti previsti dalle leggi, nonostante la proliferazione degli ?Addetti?.

Per costoro la Difesa del Suolo non Š un obiettivo, ma solo un pretesto per attivare fondi pubblici. Ancor meglio se i soldi arrivano sull?onda dell?emergenza, insieme ai disastri alluvionali: fondi straordinari, abbondanti e da gestire senza controllo; per appalti di somma urgenza di lavori senza progetti; da affidare a trattativa privata o ad una cerchia ristretta; da pagare a forfait (stimati ?ad occhio? e senza contabilit… dei lavori). Appalti insomma che consentono margini fino all?80 %, e perci• molto ambiti dalle lobby Tangenti & Appalti.

Per questo motivo Š bandita ogni forma di manutenzione preventiva: a maggior ragione se realizzabile a Costo Zero per la P. A., qual Š appunto l?estrazione controllata del materiale in alveo (disalveo col metodo delle concessioni estrattive). Viene in tal modo vanificato il valore di una pubblica risorsa mineraria - gli inerti fluviali - presente in quasi tutti i fiumi d?Italia, che potrebbe rappresentare una notevole entrata erariale. Se ad esempio in Basilicata fosse applicata la legge reg n. 12/79 (Disciplina delle attivit… estrattive) con le finalit… dettate dall?articolo 86 del D. L.vo 112/98, la Regione potrebbe ricavare, dal demanio idrico, i fondi necessari per la difesa dal rischio idraulico. E la stessa cosa pu• dirsi per molte altre regioni (v. cap. Piani Cave demenziali?).

Col metodo degli appalti a forfait, invece, quegli stessi inerti diventano merce di scambio: barattati sottobanco per alimentare tangenti e fondi neri. I fiumi non sono pi— fiumi ma campi per scorrerie. Riescono a cancellare, alla prima piena, ogni traccia delle opere malfatte, ed anche di quelle non fatte, ma collaudate e pagate. Sono perci• prescelti per organizzarvi le operazioni spartitorie, che offendono la decenza e la comune intelligenza, ma soddisfano incombenze e referenze, e non vi rimane traccia. E? nei fiumi, pi— che altrove, che si alimenta all?infinito quel bubbone nazionale chiamato Debito Pubblico.

Con una lunga serie di appalti a forfait ? metodo nettamente preferito rispetto a quello delle concessioni estrattive, che invece viene osteggiato con ogni mezzo ? la Regione Basilicata ha dilapidato oltre 500 miliardi di lire: in appalti truffaldini di sistemazioni fluviali semifantasma. Per la cui ?realizzazione? abbiamo visto scorazzare, lungo i fiumi lucani, le potenti Consorterie del malaffare: bianche, rosse e variopinte, spesso travestite da poveri ?braccianti e muratori?, venuti da lontano e riuniti in cooperative.

Per met… di quei 500 miliardi, la Regione contrasse un debito con la Banca Europea Investimenti, debito che forse non Š ancora estinto. Risorse preziose per la Comunit… lucana, che per altro verso ne avverte la dannata mancanza: per scuole, ospedali, strade, case, servizi, famiglie, etc?

E? un sistema che vige tuttora (v. cap. Spreco infinito e legalit… perduta?); che si fa sempre pi— forte ed arrogante in spregio di leggi e di sentenze che lo condannano. Lo spreco continua? nonostante la scarsit… di fondi disponibili. Nessuno li frena. Nessuno li controlla. Nessuno li sanziona. L?impunit… Š garantita.

E? da oltre quindici anni (v. cap. Anno 1991: malcapitati fiumi?) che sto lottando contro questo sistema: denunciandone pi— volte le malefatte. Ho dovuto per• constatare che al malgoverno della Maggioranza (di centro-sinistra) corrisponde la tacita acquiescenza dell?Opposizione (di centro-destra). Ma non solo. Vi corrisponde pure l?inefficienza dell?Autorit… giudiziaria di Matera e Potenza, nonch‚ della Corte dei Conti regionale.

Dai fascicoli delle loro ?archiviazioni? ? prodotti dalle mie denunce (per spreco e truffa finite a volte, stranamente, tra gli ?atti non costituenti notizia di reato? ? ho potuto misurare la seriet… e l?impegno dei nostri magistrati inquirenti. Fatte salve le tante persone laboriose e integerrime, ci sono tra loro degli Inetti e Superficiali, affetti forse da ignoranza, pregiudizi o pigrizia mentale: - che fanno fare ad altri, anche pi— volte, il loro lavoro ma non lo degnano d?alcuna attenzione; - che ?indagano? per interi lustri ma poi archiviano, oppure rinviano fino alla prescrizione dei reati; - che si passano la palla finche possono, ma non vengono mai a capo di niente, eccetto qualche scoop pubblicitario; - che nascondono il loro Abuso (d?ufficio), cioŠ quello di allungare a vuoto e all?infinito le loro inchieste, dietro la non facile punibilit… dello stesso reato commesso dagli indagati: burocrati, politici etc..

Nei fascicoli della Corte dei Conti, infine, un?azione amministrativa condotta sprecando delle pubbliche risorse e vanificando delle entrate erariali, viene definita una ?Discrezionalit… amministrativa non sindacabile?; mentre le truffe miliardarie ? consumate pagando due volte la stessa opera ? sono considerate delle semplici ?Sovrapposizioni contabili?(?). Sventurati noi !!!



Urge una svolta

Per il bene del Paese, per la vita e l?economia di intere popolazioni: urge una svolta a questa politica scellerata. Se ad esempio non si provvede alla pulizia e regimazione del Po e dei suoi affluenti, al ripristino della loro sezione di deflusso ? nell?ottica e con i criteri del buon governo idraulico ? fra non molti lustri, la pianura padana dovr… essere evacuata: da persone e cose. E non ci sono argini che possano salvarla.

Di fronte a questo marasma istituzionale, pieno di mille competenze (in continuo conflitto tra loro) ma vuoto di capacit… interpretativa delle problematiche sul territorio ? il tutto confermato dalla ?Indagine conoscitiva? svolta di recente dalla VIII Commissione della Camera dei Deputati (v. cap. Anno 2005: sventurati fiumi?) ? di fronte alle sistematiche ed impunite inadempienze ufficiali; di fronte a questo vuoto spaventoso, la svolta pu• nascere solo dalla mobilitazione dei cittadini. Urge pertanto una presa di coscienza da parte della base; una conoscenza dei problemi ed un suo ruolo attivo e propositivo nella ricerca delle soluzioni.

Urge una decisa azione di protesta popolare, verso ritardi e inadempienze degli uffici, ma servono anche delle iniziative propositive di approccio tecnico: verso la individuazione del rischio idraulico, e le possibili soluzioni. Il tutto, previa liberazione da pregiudizi ?ambientali? e da sudditanze ideologiche: riflettendo e ragionando con la propria testa sul fenomeno alluvioni, sulle sue cause (v. cap. Rischio idraulico: cause e mistificazioni); cercando di vedere al di l… delle verit… propinate dagli addetti e responsabili, e dai loro ?velinari?; partendo da un?attenta lettura della cronaca di ci• ch?Š gi… accaduto nel passato (v. cap. Rassegna stampa: alluvioni, detriti e tangenti?)

E? auspicabile che siano i Sindaci a guidare la protesta preventiva dei cittadini, ed a coordinarne l?azione, affinch‚ possa svolgersi in termini civili e ne possano sortire effetti immediati. Consentire che la gente abiti nelle aree a rischio, senza fare qualcosa per eliminarlo, Š come permettere l?uso di una casa terremotata ed a rischio di crollo. Tenerla poi all?oscuro del pericolo, Š ancora pi— grave e immorale.

Certo, serve pur sempre una svolta politica. Ma la si pu• sperare solo se il problema diventa anche una questione di voti. Da qui l?esigenza di una mobilitazione ad iniziare dalle imminenti elezioni: ?contrattare? il voto con chi dimostra sensibilit… e promette impegno verso il problema della manutenzione dei corsi d?acqua.

Quanto a tutto il resto, speriamo che Buonsenso prevalga: che metta fine all?immane Sperpero di denaro pubblico? che induca il Parlamento ad abrogare le leggi di Tangentopoli? che smantelli le sovrastrutture (e strutture parallele) burocratiche? che faccia pulizia di Ambiguit…, Cialtroneria ed Arroganza, di cui sono pieni i Palazzi del potere? che risollevi questo Stato dallo stato confusionale in cui sta sprofondando? che ne arresti lo sgretolamento in atto? Prima che sia troppo tardi.

Lo Stato Š come il pesce: quando va in decomposizione comincia a puzzare dalla testa. Spero (lo dico con tutto il rispetto) che lo avverta anche il nostro Presidente Ciampi; e rivolga pi— opportunamente altrove il suo ?richiamo alla Legalit…?: verso chi non riesce o non vuole tutelarla; e non solo verso cittadini (campani, calabresi, siciliani?) che, prigionieri di un contesto malavitoso imposto da altri, sono costretti a non rispettarla.

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Il presente Appello nasce, tra l?altro, dalla certezza di un grave pericolo per la vita e l?economia di intere popolazioni. Ha lo scopo di stimolare il dibattito su un problema reale, che per lo pi— viene ignorato o travisato. Vuol essere inoltre un solidale contributo, di conoscenza e d?informazione, agli ex e potenziali Alluvionati d?Italia. Spero che induca a riflettere; che aiuti a capire? a correggere? a prevenire?; che stimoli qualche iniziativa.

Se potessi, suonerei giorno e notte le campane a martello: per scuotere la gente dal sonno dell?indifferenza e dallo stordimento della disinformazione.

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Per quanto mi riguarda, esprimo qui la mia protesta

e l?indignazione di cittadino (ancora) libero.

E, fino a quando non vedo il segnale di una svolta,



IO NON VOTO



ed invito a fare altrettanto



Febbraio 2005 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Gent.ssimo direttore,
voglia pregiarsi di leggere questo mio articolo su un argomento tanto attuale. Nel consenso del trattamento dei dati, chiedo che
venga pubblicato.
DIPENDENZA, VIOLENZA, SUICIDIO. Sono tre dei pi— gravi effetti
provocati dagli psicofarmaci: TUTTI DEVASTANTI!
L'allarme Š stato lanciato recentemente dai governi di cinque dei
maggiori paesi: Svizzera, Inghilterra, Canada, Stati Uniti, Europa. E
include anche altri disturbi.
Gli stessi "farmaci" somministrati per risolvere la depressione,
contribuirebbero a causarla. L'FDA parla chiaro: solo per il Prozac (un noto anti-depressivo), avrebbe ricevuto 1885 rapporti di tentati suicidi e 1734 di morti accertate. Le reazioni avverse sono state superiori a quelle di qualsiasi altro prodotto messo in vendita negli ultimi 24 anni.
Ma come stabilire in che misura Š la sostanza a provocare il suicidio? Beh, somministrando a una parte dei soggetti monitorati un placebo. Test condotti in questo modo, secondo il Whasington Post del 3 febbraio 2004, avrebbero confermato il rischio di suicidio, al di l… d'ogni possibile dubbio, in particolare per quanto riguarda Prozac, Paxil e Zoloft.
Un altro modo, pi— empirico, per stabilire se una sostanza Š in grado
di indurre tendenze suicide, si ottiene comparando gli orari in cui si
verificano i pensieri con quelli della somministrazione. Due psichiatri inglesi, R. de Alarcon e M.W.P. Carney, hanno riferito al British Medical Journal la pericolosit… della fluofenazina (Moditen Depot), accorgendosi che le idee suicidarie comparivano sempre e solo sotto l'effetto di detta sostanza.
Tra i sospettati, secondo il Comitato per la Sicurezza del Farmaco
inglese (Committee on Safety of Medicines, CSM), figura anche la
Paroxetina, un inibitore della serotonina (SSRI).
La British medical agency (MHRA) riporta inoltre 130 casi di suicidi in un solo mese, in seguito a trattamenti con Strattera, lo psicofarmaco commercializzato dalla Eli Lilly.
E' un controsenso che miliardi di dollari siano spesi per la "guerra
alla droga", quando un differente tipo di droga sta danneggiando milioni di persone. Se poi gli interessati sono soprattutto i bambini, la faccenda si fa molto pi— seria.

Davis Fiore


Alla cortese attenzione del direttore Antonello De Pierro.
Evviva! Finalmente anche nella mia scuola Š stato installato ed Š in funzione un bellissimo orologio marcatempo, per ?meglio verificare l?orario di servizio di tutti i dipendenti? (cito il testo del contratto integrativo di Istituto).
E? ora di smetterla con questi insegnanti ritardatari, fannulloni e lavativi, capaci solo di prelevare lo stipendio e che lavorano 4/5 mesi all?anno? E si lagnano continuamente!
Invece, con questo ?rivelatore di presenze automatico? tutti i mali della mia scuola saranno eliminati per sempre, a cominciare dal lassismo dei docenti che saranno costretti a svolgere il proprio dovere.
Mi chiedo: ma le cose stanno veramente in questo modo?
In realt…, la controversa questione dell?orologio marcatempo nasconde e richiama ben altre ragioni, problemi e contraddizioni, insite nel mondo della scuola e del lavoro in generale.
Anzitutto, voglio chiarire che la mia tenace opposizione all?impiego di tale strumento elettronico di controllo, non deriva certo dalla volont… di perorare la ?causa? dei nullafacenti e dei lavativi. Oltretutto posso garantire che nella mia scuola non esistono casi gravi di lassismo, anzi. D?altronde sono convinto che il ?malcostume?, laddove esista, non si contrasta con il ricorso a strumenti che possono apparire coercitivi. Infatti, per noi insegnanti il vero e principale deterrente contro, ad esempio, la tendenza a fare tardi a scuola, Š costituito dalla responsabilit… penale verso gli alunni che sono minorenni. E con ci• la faccenda Š a mio avviso risolta.
Dunque, sono altre le ragioni per cui io ho deciso di battermi contro l?adozione di tale sistema di controllo.
Voglio esporle in breve.
Anzitutto contesto i metodi e le procedure assolutamente autoritarie e verticistiche adottate dal dirigente per imporre questo nuovo ?arredo? scolastico.
Al di l… se siano stati seguiti o meno i passaggi normativi necessari, sia per quanto concerne la delibera del Consiglio di Istituto, sia in sede di accordo contrattuale con le RSU (bench‚ siano ravvisabili vizi formali), occorre segnalare l?atteggiamento di ostinato e arrogante rifiuto di aprire momenti di confronto e consultazione democratica con la base dei lavoratori, a partire dal Collegio dei docenti, nel quale invece si Š registrata solo una brutale censura verso ogni richiesta di dibattito sull?argomento.
Questo passaggio di consultazione collegiale e democratica, pur non essendo obbligatorio sul piano strettamente normativo (cosa che Š pure discutibile), era ed Š moralmente corretto e significativo, soprattutto sotto il profilo della democrazia sindacale, che a quanto pare Š diventata un semplice optional!
Tale vicenda conferma che l?introduzione della cosiddetta ?autonomia scolastica? (che troppi dirigenti scambiano per tirannia personale) ha accelerato un processo di crisi e di svalutazione dei diritti, delle libert… democratiche e delle norme sindacali a tutela dei lavoratori della scuola, docenti e non docenti.
Inoltre, l?uso dell?orologio marcatempo, che Š uno strumento tradizionalmente applicato in luoghi di lavoro quali fabbriche ed uffici, nel momento in cui si va diffondendo anche nelle scuole, costituisce il suggello, anche simbolico, di un processo di aziendalizzazione in atto ormai da anni nella realt… della scuola italiana.
Credo che sia superfluo ricordare che la professione dell?insegnamento non Š assimilabile o inquadrabile in una logica aziendalista, date le originali peculiarit… che la caratterizzano e la distinguono nettamente dalle funzioni impiegatizie e dalla produzione di manufatti.
Infatti, l?educazione e la cultura non sono merci misurabili, quantificabili o alienabili economicamente.
Il ruolo docente Š una professione di tipo intellettuale, che comporta anche impegni straordinari in termini di studio, aggiornamento, preparazione delle lezioni, correzione dei compiti ecc., che vanno oltre l?orario di servizio certificato da una firma o dal timbro del cartellino, a meno che non si decida di installare una macchinetta elettronica anche nell?abitazione di ogni singolo docente.
Veniamo ora ad un altro punto.
Il costo economico di un orologio marcatempo non Š di poco conto. Non conosco le cifre esatte, ma certamente si tratta di apparecchiature che, in quanto elettroniche, hanno un prezzo decisamente superiore a 1500 euro, e probabilmente possono superare i 2000/2500 euro. Vi invito a smentirmi.
Ebbene, io mi domando: considerando il misero budget finanziario della scuola in cui lavoro, il cui Fondo di Istituto Š di per s‚ ridotto e limitato nelle sue dimensioni, tale somma non poteva essere investita in modo pi— proficuo per sovvenzionare progetti e attivit… didattiche di qualit…, cos da elevare, ampliare e potenziare l?offerta formativa della scuola? Ci• avrebbe consentito di promuovere e migliorare anche l?immagine della scuola all?interno del contesto socio-ambientale in cui Š inserita. Al contrario, l?acquisto di un?apparecchiatura indubbiamente costosa ha comportato seri tagli alle spese previste per l?arricchimento dell?offerta culturale.
Queste ed altre motivazioni mi hanno indotto ad espormi contro l?introduzione dell?orologio marcatempo, che Š (ripeto) un aggeggio tecnologico inutile e costoso, che suscita reazioni negative e controverse tra i lavoratori.
Eppure c?Š chi trae un vantaggio dall?impiego di tale sistema di controllo elettronico.
Tale vantaggio consiste anzitutto nel permettere un controllo a distanza, cos da evitare e risparmiare al controllore la ?fatica quotidiana? di recarsi fisicamente sul luogo di lavoro per verificare l?orario di servizio dei propri dipendenti. Pertanto, il controllo elettronico giova solo al dirigente, che in tal modo non deve nemmeno scomodarsi da casa per effettuare i consueti controlli, che avvengono automaticamente.
Chi Š dunque il fannullone o il lavativo della situazione?
Mi auguro di aver messo in luce la netta contraddizione tra le ragioni, pi— nobili, giuste e democratiche di chi, come il sottoscritto, si oppone fermamente al ricorso a questi sistemi di controllo, da un lato, e dall?altro il carattere verticista e autoritario dei metodi e delle procedure seguite da chi tenta di imporre uno strumento di controllo a distanza, che serve soltanto ad inasprire ed avvelenare i rapporti tra i lavoratori.

Lucio Garofalo







Gent.ssimo direttore,
mi permetto di sottoporle un mio articolo su un argomento
scottante, con una serie di fatti recentemente accaduti che hanno portato all'arresto di diversi psichiatri.
Ogni anno in Italia vengono spesi 3,5 miliardi di euro per finanziare la psichiatria, nel Regno Unito il 12% dei fondi destinati alla sanit… fa la stessa fine. (Fonti: "The online psychiatric magazine" e NIMHE). Stiamo parlando di una delle fazioni pi— piccole dell'industria sanitaria, ma anche di una di quelle che riceve pi— sostentamento da parte dei governi.
Sebbene non ci siano test del sangue o esami in grado di accertare la presenza o l'assenza della malattia mentale, i nostri contributi vengono costantemente spesi nel ricercare la malattia mentale a livello fisico.
Un errore gigantesco fin dall'inizio! Proprio per questo nulla mai Š cambiato e ai nostri giorni molte cliniche private italiane praticano ancora l'elettroshock. Non ci sono rimedi e le persone che prendono psicofarmaci lo sanno. Vi ricorrono nella vana speranza di risolvere i problemi, ma bisognerebbe anche raccontare a loro del giro di affari dietro alle droghe psichiatriche, bisognerebbe parlare dei decessi provocati dagli SSRI e dei 28000 rapporti ricevuti dall'FDA per reazioni avverse al Prozac.
Cos l'enorme ruota continua a girare finanziando la psichiatria, quando con lo stesso denaro in un anno si sarebbero potuti costruire pi— di 200 ospedali nel mondo, sovvenendo alla carenza di posti letto per occuparsi di malattie fisiche curabili.
Se molto pu• essere detto sul soggetto in generale, altrettanto si pu• dire sul lavoro svolto dai singoli psichiatri, spesso deplorevole. Proprio in questi giorni Š stata deposta la sentenza per l'arresto di Donatella Marazziti, psichiatra di Montecatini Terme, accusata di aver usato dei farmaci sperimentali su di una minorenne.
Non dimentichiamo che nel 1985 il Dipartimento della Giustizia degli Stati Uniti constat• che, nonostante gli psichiatri costituiscano l'otto per cento del personale sanitario, uno su cinque circa di coloro che venivano sospesi per atti disonesti praticavano questa professione.
Come se non bastasse, i finanziamenti sono spesso usati in modo illecito. Nel 1990 la Camera dei Deputati USA riport• che 100 milioni di dollari federali erano stati illegalmente dirottati.
Ma a questo punto si potrebbe persino dire che sia meglio avere fondi sprecati che fondi investiti, dopo aver dato un'occhiata ai fatti: ai suicidi provocati dal Prozac; o alle accuse di peculato, abusi sessuali e maltrattamenti che ad esempio lo scorso novembre hanno coinvolto l'istituto di viale Duca degli Abruzzi a Brescia, dove sono stati messi in manette sei psichiatri. Inoltre, per sostenere il grande mercato degli psicofarmaci, si sta cercando in tutti i modi di etichettare i singoli cittadini. In questi giorni ho letto la notizia: "Psichiatria: disturbi per pi— di 700 mila bimbi italiani". Titoli di questo tipo sono frequenti. Ma su cosa si fondano se la psichiatria non dispone di definizioni chiare e se i test fisici sono privi di valore nel diagnosticare malattie mentali?
Siamo stati illusi tante volte, la psichiatria ci ha promesso di migliorare l'istruzione, la giustizia... ma guardiamoci attorno. Che cos'Š stato fatto? Qualcuno potrebbe persino etichettare nostro figlio, diagnosticandogli l'ADHD, e persuaderlo poi a prendere psicofarmaci. Ma Š forse assumendo delle pillole che lo si render… uno studente modello?
Cos altri soldi saranno spesi, altri ospedali non verranno costruiti, altri innocenti saranno maltrattati e altri psicofarmaci saranno commercializzati... la storia andr… avanti, finch‚ non sar… divulgata la corretta informazione.

Davis Fiore
Gent.ssimo direttore,
mi permetto di sottoporle un articolo da me scritto e, nel consenso del trattamento dei dati personali,
chiedo che venga pubblicato.
Sebbene non esista alcuna prova scientifica del connubio follia-creativit…, in psichiatria molte sfumature o capacit… artistiche sono state definite con il termine "nevrosi". Questa teoria pone gli artisti in una condizione di possibili diagnosi e conseguenti trattamenti, come mostrano le storie di alcuni personaggi famosi.
Ernest Hemingway, premio nobel per la letteratura, personaggio affascinante e geniale, dopo aver ricevuto venti elettroshock confess•: "Che senso ha rovinare la mente e cancellare la memoria? Queste cose costituiscono il mio capitale e senza di esse sono disoccupato. E' stata un'ottima cura, ma abbiamo perso il paziente..."
Pochi giorni dopo si suicid•.
Marilyn Monroe fu sottoposta a trattamenti che avrebbero dovuto guarirla. Prima di ricevli fece 23 film in appena 7 anni, dopo solo 6 in ben 7 anni.
Persino Kurt Cobain, frontman dei Nirvana, sub la medesima sorte, questa volta vittima del Ritalin, che assunse fin dalla giovane et…, dopo essere stato diagnosticato iperattivo. Nonostante si pubblicizzi tanto che questo "farmaco" aiuti nello studio, Cobain continu• a essere un cattivo studente e poi abbandon• il liceo. Alla fine si iscrisse a un centro di recupero per dipendenti da psicofarmaci e 36 ore dopo, sentendosi scoraggiato, si tolse la vita.
La lista potrebbe andare avanti e anche politici del calibro di John Kennedy subirono simili trattamenti. Per ricordare alcuni dei personaggi pi— noti, citiamo: Billie Holiday, Stevie Nicks, Vivien Leigh, Brian Wilson, Bud Powell, Charlie Parker, Judy Garland, Del Shannon, Don Simpson, Elliot Smith, Eric Douglas, Frances Farmer, Michael Hutchence, Peter Green, Phil Hartman, Robert Walker.
Tutti quanti, attraverso le loro stesse vicissitudini, sono una testimonianza.

Davis Fiore




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