Lettere al Direttore

Alla cortese attenzione del direttore Antonello De Pierro.

Otto milioni di dollari, Š questa la spaventosa cifra che il Congresso degli Stati Uniti avrebbe stanziato per portare avanti un piano senza precedenti, per coinvolgere 52 milioni di studenti e cittadini di tutte le et…, adulti compresi.
Al fine di definire precise politiche per i trattamenti farmacologici in materia di salute mentale, il presidente Bush, nell'aprile del 2002, nomin• una commissione, costituita da 22 membri, conosciuta oggi col nome di "President's New Freedom Commission On Mental Health", Nuova Commissione Presidenziale Per La Libert… In Materia Di Igiene Mentale (British Medical Journal del 19 giugno 2004). Si tratta di un organismo composto per buona parte da coloro che nel ?95 definirono le direttive farmacologiche adottate in Texas, o TMAP (Texas Medication Algorithm Project). Non Š un caso, ma proprio quell'anno Bush era governatore dello stato, mentre a finanziare questo oscuro programma fu una multinazionale, la Johnson & Johnson attraverso una sua fondazione e successivamente attraverso la Janssen Pharmaceutica, un?azienda sussidiaria.
Tra i membri della Nuova Commissione figura anche Robert N. Postlethwait, ex dipendente del colosso farmaceutico Ely Lilly. Per inciso, ricordiamo che persino l'ex-presidente George Herbert Walker Bush fece parte del consiglio di amministrazione della Ely Lilly.
Tutta una serie di strane coincidenze che destano notevole allarme sulle possibili collusioni e sull'ampliamento della definizione delle "malattie" psichiatriche, una misura in parte gi… attuata e capace di colpire una fetta considerevole della popolazione.
La Nuova Commissione nominata dall'attuale presidente intende raccomandare l'impiego del TMAP anche negli altri stati, con uno SCREENING COMPLETO DEI BAMBINI. Per quelli considerati affetti da ADHD, la somministrazione del Ritalin Š ormai diventata d?obbligo. Si tratta di uno strumento con cui Š potenzialmente possibile controllare le masse e con cui gli individui scomodi possono essere dichiarati pazzi, e dove persino le ideologie politiche e religiose contrastanti rischiano di essere combattute.
Non Š uno scenario fantascientifico se si guarda per un attimo la realt…. Ora ci sono studenti che persino in Italia vengono costretti ad assumere psicofarmaci per continuare a frequentare la scuola, con fatti di cronaca nera che destano molto scalpore. Tutti ricorderete il bambino di Milano che nei giorni scorsi i genitori si videro rifiutare dalla scuola, perch‚ non gli somministravano psicofarmaci.
Negli Stati Uniti otto milioni di bambini sono sottoposti a trattamanti farmacologici per disturbi mentali e in Italia ben 30000 mila.
La storia si ripete, sono innumerevoli i fatti che hanno interessato gli Stati Uniti e poi sono arrivati sino a noi.
Non permettiamo che questa piaga si allarghi!
Davis Fiore



Alla cortese attenzione del direttore Antonello De Pierro.

Secondo statistiche ufficiali, ogni anno in Italia verrebbero commesse oltre 300 mila violazioni della legge (ovviamente si tratta dei reati formalmente denunciati e accertati), che vanno dalle piccole infrazioni del codice penale ai reati pi— gravi quali estorsioni, rapine, sequestri di persona, omicidi.
Nel contempo le carceri italiane, gi… sovraffollate, hanno spazi assai carenti e limitati, per cui non riescono ad ospitare i violatori della legge che in pratica restano impuniti. In tale situazione sono i grandi criminali che riescono a beneficiare delle enormi lacune del sistema carcerario italiano. Non Š un problema di sedi penitenziarie, di luoghi fisici di detenzione, altrimenti basterebbe costruire nuove strutture carcerarie per risolvere la questione. A riguardo penso che sarebbe meglio investire la spesa sociale nella costruzione di moderne e attrezzate case, scuole e ospedali, per cercare di rispondere alle drammatiche istanze sociali derivanti dall'emergenza abitativa, dalla questione scolastico-educativa e dalla crisi medico-sanitaria.
L'azione dei governi in materia di criminalit… si riduce a periodiche e provvisorie strategie di repressione poliziesca (si pensi, ad esempio, al blitz compiuto qualche tempo fa a Scampia, il famigerato quartiere di Napoli) che sono sempre pilotate e condizionate da interessi e meccanismi di ricerca del consenso popolare, strategie che presuppongono e richiedono un ruolo decisivo legato all'esercizio dell'informazione quotidiana di massa.
In tal senso, i pi— importanti mass-media nazionali, network televisivi in testa, tendono a promuovere periodicamente vaste campagne di informazione propagandistica che rendono di "moda" alcuni tipi di reati.
Non Š un discorso aberrante o delirante perch‚, di fatto, si tratta proprio di "mode", ossia di un sistema di amplificazione e di esaltazione del crimine mediante forme subdole e striscianti di comunicazione, cio‚ attraverso meccanismi pubblicitari capillari che agiscono sul piano inconscio e subliminale, alla stessa stregua dei messaggi della pubblicit… commerciale che ormai ci bombarda continuamente, e ossessivamente, in TV, alla radio, sulla stampa, su Internet, sui telefoni cellulari, insomma dappertutto, in ogni momento della nostra giornata.
Alcuni decenni fa, ad esempio, ci fu la "moda" del brigatismo. Infatti, i mass-media fecero da potente cassa di risonanza rispetto ad un fenomeno solo apparentemente eversivo e destabilizzante, ma che in effetti serv a stabilizzare e a rafforzare il sistema vigente, nel senso che gli attentati brigatisti, come altri crimini terroristici (si pensi alle stragi neofasciste, da Piazza Fontana nel 1969, alla stazione di Bologna nel 1980), furono tante occasioni utilizzate per legittimare e suscitare l'invocazione di leggi punitive speciali, che furono poi effettivamente varate dallo Stato. Una legislazione d'emergenza che Š rimasta in vigore troppo a lungo, non tanto per vincere le organizzazioni terroristiche e contrastare i delitti da cui sembrava scaturire la sua ragion d'essere, quanto invece per criminalizzare e bloccare l'ascesa di massicci movimenti di lotta sorti alla fine degli anni Sessanta. Anni in cui si costitu un blocco sociale retto sull'alleanza tra studenti e operai, un connubio che inquietava non poco il potere politico-sociale ed economico della borghesia italiana pi— reazionaria, che non a caso si serv della "strategia della tensione" per insanguinare le piazze italiane durante gli anni Settanta, cos come la borghesia agraria e capitalista degli anni Venti si serv dello squadrismo fascista per impedire gli scioperi dei contadini e degli operai e per frenare l'ascesa rivoluzionaria del proletariato. L'avvento del regime di Mussolini complet• l'opera oltranzista e repressiva contro le masse popolari italiane, fino alla tragedia della seconda guerra mondiale. La resistenza anti-fascista fu la naturale, inevitabile conseguenza di tali avvenimenti.
Successivamente, soprattutto a partire dalla seconda met… degli anni Ottanta, con l'esplosione del fenomeno "hooligans", la societ… italiana ha dovuto sopportare nuove campagne tese a promuovere quei crimini legati al teppismo negli stadi di calcio. In altre fasi si Š assistito a campagne di informazione, ma sarebbe meglio chiamarle di disinformazione, che enfatizzavano e privilegiavano il fenomeno dei sequestri di persona, ad esempio in Aspromonte. Non a caso, ci fu subito qualche "eminente" personalit… politica (basti ricordare l'allora capo del governo, il democristiano Forlani, nonch‚ alcuni noti esponenti della destra neofascista) che ne approfitt• per rilanciare una proposta di legge a favore della pena capitale, fortunatamente senza successo.
Negli ultimi anni, in Italia si Š alimentato un clima di crescente attenzione e tensione intorno ad alcuni reati di opinione e di associazione, attraverso campagne volte a criminalizzare il cosiddetto "movimento dei movimenti", i movimenti pacifisti e i gruppi newglobal, per evocare reazioni autoritarie e repressive, fino all'estrema richiesta di intervento armato, come Š accaduto a Genova nelle drammatiche giornate del 2001, durante il G8.
Inoltre il sistema dell'informazione di massa concorre ad allestire ricorrenti campagne di allarmismo sul rischio terroristico, non pi— di tipo "brigatista" ma di matrice "islamico-fondamentalista", oppure rispetto ad altre forme "delinquenziali" come i frequenti episodi di violenza negli stadi di calcio.
Il meccanismo in questione Š profondamente cinico, ipocrita e perverso, nella misura in cui l'intento reale non Š affatto quello di combattere il crimine, bens quello di provocare reazioni diffuse nella pubblica opinione, reazioni di segno autoritario, per raccogliere e riscuotere un vasto consenso elettorale.
Come Š accaduto tante volte in passato, anche oggi da parte delle forze governative si tenta di strumentalizzare il "crimine" per biechi scopi elettorali, inseguendo l'approvazione da parte dell'opinione pubblica, montata ad arte dall'assordante propaganda di alcuni potenti mass-media che rincretiniscono sempre pi— la gente.
Il fine ultimo sarebbe, in sostanza, quello di racimolare un bel mucchio di voti alle elezioni di turno, ma di certo non quello di stroncare la "delinquenza" (si pensi alla mafia, alla camorra e altre associazioni criminali, che sono sempre molto attive e potenti), dato che Š impossibile farlo sul versante della soluzione carceraria, per le gravi insufficienze e contraddizioni inizialmente rilevate.
Pertanto, la risposta pi— giusta e razionale rispetto ai fenomeni criminali non Š la repressione poliziesca e carceraria, in quanto il carcere Š diventato un arnese vecchio, un anacronismo storico-culturale, come la tortura, la pena di morte, la schiavit— ed altre pratiche assolutamente incivili e disumane.
Semmai occorrerebbe mettersi d'accordo sul significato della parola "crimine". Occorrerebbe appurare e stabilire, ad esempio, se l'evasione fiscale Š o non Š un crimine di natura antisociale, come pure altri reati di ordine economico, che il governo Berlusconi ha depenalizzato: si pensi al falso in bilancio. Al contrario sono state inasprite le pene rispetto a comportamenti ritenuti "devianti" quali il consumo di droghe leggere.
Insomma, la giustizia Š sempre molto relativa; la legge, il diritto e la morale sono storicamente determinati dagli assetti e dagli equilibri del potere, per cui ci• che un tempo costituiva un "peccato" o un "delitto", oggi pu• non esserlo pi—, e viceversa. Talvolta si pu• verificare un imbarbarimento dei costumi, un regresso culturale e politico della societ…, per cui vecchie norme, morali e giuridiche, che sembravano superate, vengono restaurate.
Queste sono le principali incoerenze e ingiustizie di un sistema economico-giudiziario, per cui chi evade le tasse per milioni di euro o falsifica i bilanci di grosse societ… finanziarie truffando e derubando centinaia di migliaia di piccoli risparmiatori, la fa franca, mentre chi si fa semplicemente una canna rischia di finire in galera.
La politica dei governi non fa altro che legalizzare e risolvere formalmente tali storture e contraddizioni.
D'altronde, come diceva il grande Balzac, "dietro ogni grande fortuna economica si cela un crimine".
Ogni riferimento a fatti o persone realmente esistenti Š puramente casuale.

Lucio Garofalo


Alla cortese attenzione del direttore Antonello De Pierro.

Questo Š il Paese dei Santi, dei Poeti, dei Navigatori, ma anche degli esperti, dei tuttologi, dei consiglieri, dei consulenti, dei professori... Qualche tempo fa si diceva che in Italia c'erano pi— ammiragli che navi da comandare, ma, oggi, la categoria pi— inflazionata Š proprio quella dei professori, sapienti, sentenziosi, ieri rivoluzionari oggi conservatori, invasivi, onnipresenti bocche della verit… incontestabile, esperti spadaccini verbali, abili ricamatori di concetti astrusi, burocratici creatori delle complicazioni degli affari semplici, alluvionali parolai che nessuno, finora, ha mai visto alla prova dei fatti reali, quando arrivano le crisi vere, le difficolt… si ingigantiscono, ed i problemi richiedono soluzioni immediate e decisive, e non elaborazioni teoriche fine a se stesse che portano l'osservatore dei fenomeni e l'attore dei fatti in mondi fantasiosi e inesistenti, fuori dalla rotta del buon senso. in compenso abbiamo pochi studenti, nel Belpaese, studenti intesi come nuove (e anche vecchie) generazioni desiderose di apprendere, di sperimentare, di imparare dai propri errori, di progredire, di evolvere, e di darsi come scopo la costruzione nella realt… reale del migliore dei mondi possibili per quello che sia il nostro stadio intermedio di evoluzione dall'uomo delle caverne all'uomo tecnologico odierno e fino ad un essere ancora impredicibile, ma diverso e ancora pi— moderno, che verr…, forse, dopo di noi. Dotti e sapienti discettano sui media riguardo allo stato politico-economico del pianeta, vivendo liberi e benestanti in questo primo mondo frutto della fine della guerra fredda e globalizzato dall'ideologia anglo-americana, la stessa che pose fine alle dittature che regnavano in Europa delle quale forse i dotti di oggi sarebbero stati i sacerdoti intellettuali officianti di ieri, con il debole per i regimi autocratici che abbiano il colore politico che a loro piace, sempre finchŠ sono vittime di quei regimi gli altri e non loro che, ritenendosi colti rispetto alla plebe ignorante perchŠ hanno letto qualche libro in pi— - o in meno - e si sono autopromossi e premiati tra di loro, si sentono in diritto di essere salvati, protetti, incensati dal potere che incensano, a patto di di avere sempre in tasca, oltre alla verit… assoluta, un valido lasciapassare in bianco buono per tutti i regimi. Erano gli stessi che negli anni '60-'70 -io li ricordo bene, allora, anche se ero un ragazzino- stavano nelle piazze vestiti di eskimi stracciati, con il pugno chiuso e i capelli e le barbe lunghe, scapigliati dell'ultima ora della moda politica conformista, tra l'altro di un pessimo look, e ripetevano all'infinito le stesse idee uguali per tutti, formando i loro ristretti circoli viziosi del popolo, apparendo poveri anche se erano figli della buona borghesia ricca, e pubblicizzando come desiderabili e perfetti quei regimi dittatoriali sovietici e cinesi ai cui rigori, come al solito, erano sempre sottoposte altre persone sconosciute, e non mai loro. Sono gli stessi che oggi attaccano facilmente le nostre sia pure imperfette istituzioni o la chiesa perchŠ il rischio che corrono dall'espressione della libera parola Š zero, ma non avrebbero mai il coraggio di pernacchiare allo stesso modo i regimi islamici, anch'essi antiquati ed ecclesiali, perchŠ l… si rischierebbe la vita, mentre nei terribili stati democratici nostrani si pu• anche vincere il Premio Nobel. Comunque, anche in quei lontani e vicini anni '70 e '80, ancora una volta ci salv• proprio la NATO e la rega politico - strategica americana. In alternativa, probabilmente l'intera Europa sarebbe poco a poco finita sotto l'orbita dell'U.R.S.S., con tutte le conseguenze del caso. E adesso? a chi ispirarsi intellettualmente per nuove contestazioni anticapitalistiche, ma vivendo agiatamente alla periferia del Capitale, se Russia e Cina stanno abbracciando a piene mani la libera economia di mercato, anche se alla loro maniera autocratica, - e dove trovare un nuovo buon esempo terzomondista da riproporre come culto ancestrale del Buon Mito dell'Arretratezza? Magari l'ormai logora tiranna di Fidel, che ha fatto il suo tempo ormai volgente al termine, oppure, che cosa di meglio del piccolo e terribile mondo antico degli integralisti islamici? L'importante Š essere contro l'America, ma vivendo tuttavia nella parte del mondo assicurata e difesa dagli Stati Uniti, i quali saranno certo perfettibili, faranno sicuramente i loro interessi, saranno egoisti, probabilmente come tutti gli organismi dotati del vecchio codice genetico fatto cos da Mamma Natura, ma per questo pensano anche, indirettamente al nostro vantaggio diretto, e a difendere la libert… del mondo, loro s, la cui libert… Š stata attaccata davanti al pianeta quasi globalizzato con gli attentati vili dell'11 settembre. Loro appaiono come un'unica nazione che parla con voce chiara, e dice al mondo quello che intende fare, e alle cui parole date per convincimento e per indicazione, seguono, ove la diplomazia sia insufficiente, fatti veri, azioni pratiche, capacit… e volont… di agire e reagire. Dove serve la diplomazia si fa diplomazia, dove Š inevitabile usare la forza, si usa la forza. Quali altri stati del mondo hanno chiaramente definito quali, come sono ora e come saranno domani i loro rapporti con le dittature ancora proliferanti in varie zone della terra, qualunque bandiera abbiano, e che restano una minaccia per la Libert… e la Democrazia sull'intero pianeta? Come intendono rapportarsi i nostri dotti sagaci e sapienti intellettuali con le dittature del mondo? Le considereranno folcroristiche manifestazioni endemiche di satrapi cui si strizza l'occhio, da visitare nei viaggi pagati dai contribuenti e guardate superficialmente, con noncuranza e superiorit… come si fa agli stands di una fiera dell'orrido, laddove la libert… in gabbia Š sempre e comunque quella di altri? Si fa una doverosa visita di cortesia ospiti del dittatore e gli si stringe la mano dopo un lauto pranzo pagato con il sangue degli schiavi medioevali del terzo millennio? O gli si dice solo una parolina sui diritti umani, con tutti i garbi possibili per non urtare la sua suscettibilit… di tiranno, quindi si riparte con vaghe promesse in modo che tutto rimanga esattamente come prima?

Francesco Martin, cittadino europeo

Egregio Direttore,
in questi ultimi anni, stiamo assistendo alla diffusione di teorie
nel campo dell'istruzione presentate come verit… scientifiche, che se attuate vanno a modificare radicalmente il nostro concetto di istruzione e l'istruzione stessa?.
Mi riferisco alle ?certezze? e ?verit…? fornite nei corsi di formazione a docenti e genitori sulla dislessia e altri disturbi di apprendimento.
In una delle tante teorie estrapolate da una dispensa distribuita agli insegnanti in uno di questi recenti corsi, si legge : " Periodo dai 4 anni fino all'ingresso nella scuola primaria. Il bambino potenzialmente dislessico o con disturbo dell'apprendimento presenta:
- difficolt… di linguaggio
- ritardo fonologico (pronuncia e riconoscimento dei suoni delle parole)
- incapacit… nell'eseguire esercizi metafonologici (fusione di suoni)
- disordine nell'organizzazione del foglio e nello spazio
- disturbo della memoria
- impaccio motorio
- labilit… attentiva
- incapacit… a ripetere sequenze ritmiche "
Solo questi parametri, ai quali a detta degli esperti gli insegnanti della scuola primaria dovrebbero attenersi per individuare gli alunni dislessici, bastano per lasciarci perplessi.
Perch‚ un bambino di quattro anni che sta mettendo piede per la prima volta nella scuola che presenta le caratteristiche di cui sopra dovrebbe essere considerato anormale e affetto da un disturbo, addirittura di origine neurologica?
L'attenzione dell'insegnante sta venendo indirizzata ad osservare e individuare le carenze ed i comportamenti degli alunni, piuttosto che fornire strumenti e soluzioni per rendere pi— facile e agevole l'apprendimento e la trasmissione del sapere.
Difficolt… e carenze espressive facenti parte del processo di apprendimento, vengono stigmatizzate e considerate disabilit….
Perch‚ mettere tutta questa attenzione nel sottolineare le difficolt… del bambino?
Esistono tesi completamente opposte che molti educatori hanno sperimentato che funzionano, come quella secondo la quale se viene data attenzione alle cose negative le rafforzi.
Come ho avuto modo di constatare personalmente con i miei alunni,
se si sottolinea solamente quanto fanno di sbagliato, non si ottengono cambiamenti o risultati , mentre al contrario se si evidenziano e valorizza quanto di corretto e di giusto Š stato fatto e li si guida nel correggere gli errori, si ottengono cambiamenti e progressi.
Sono stati approntati tutta una serie di test da sottoporre ai bambini, sono stati fissati i tempi di apprendimento e le prestazioni che gli alunni devono essere in grado di dare; quelli che cadono fuori dai parametri stabiliti sono da considerare disabili, da segnalare a psicologi o
neuropsichiatri.
Che cos'Š questo se non un cambiamento strisciante dell'istruzione di matrice psichiatrica che sta venendo attuato nel nostro paese?
Viene data grande importanza al modo in cui l'alunno pronuncia e scrive le parole. Come se la pronuncia e/o scrittura corretta fossero gli elementi determinanti nell'istruzione. E che dire di alunni che scrivono e leggono correttamente parole e frasi che per loro non hanno alcun significato e che hanno imparato a memoria?
Che cosa Š veramente importante nell'istruire?
Sta venendo messa eccessiva enfasi su fattori marginali , trascurando invece l'elemento fondamentale che Š la comprensione.
La comprensione di parole, la comprensione di concetti , la comprensione di azioni, che gli permetteranno di saper fare e di applicare nella vita.
Le parole sono suoni e simboli convenzionali per dare un nome alle cose o per esprimere azioni o idee, abbiamo stabilito di chiamare la sedia "sedia" avremmo potuto chiamarla ?foglio?, cos'Š veramente importante ? Sapere di quanti fonemi (suoni) o grafemi (i simboli grafici) Š formata la parola o sapere qual? Š l'oggetto che essa sta ad indicare?
Perch‚ tanta enfasi sull?utilizzo di protocolli da ingenieria linguistica per scoprire i ?disturbi di apprendimento? nei bambini.
Studi recenti nel campo della didattica hanno dimostrato, tra l'altro, che errori di scrittura e di pronuncia svaniscono quando l'alunno chiarisce e comprende il significato di parole che aveva malcomprese o di cui non ne conosceva il significato.
Perch‚ indottrinare gli insegnanti con tutta questa sofisticata e appariscente terminologia che sembra pi— voler dare un?immagine di competenza e scientificit… che una reale comprensione del soggetto dell?apprendimento.
Tutto ci• non fa altro che creare confusione e smantellare quanto di buono c?Š nella nostra istruzione e soprattutto mettendo in pericolo il futuro delle nostre generazione.

Prof.ssa Margherita Pellegrino





Alla cortese attenzione del direttore Antonello De Pierro.

La dottrina strategico-politica di Bush potrebbe riassumersi, almeno per quel che riguarda la sua versione ufficiale, nel seguente schema di ragionamento: esportare ed imporre, con la violenza delle armi, la cosiddetta ?democrazia? - ossia il modello U.S.A. di democrazia - in tutto il pianeta, soprattutto laddove Š pi— conveniente, come nell?area del Golfo Persico, tra i Paesi pi— ricchi di petrolio e di altre preziose materie prime che scarseggiano sempre pi— e dunque costano sempre pi—.
Non dobbiamo dimenticare che il Golfo Persico, esattamente la Mesopotamia - l?attuale Iraq - fu, in tempi remoti, la culla delle prime, pi— evolute civilt… umane come i Sumeri, i Babilonesi, poi assoggettati dagli Assiri, ecc.
La rozza dottrina della White House di Washington, espressa da alcune avanguardie ideologiche neoconservatrici, pretende di imporre la ?civilt… moderna? (retta su un assetto imperiale dell?economia capitalistica in fase di espansione su scala planetaria, un assetto guidato dai vertici dell?establishment militare-industriale nordamericano) a popoli che conoscono la civilt… pi— autentica dall?epoca pi— antica della storia del genere umano.
Secondo la teoria dell?amministrazione yankee, in Medio Oriente non pu• esserci ?pace? o ?stabilit…?, senza un cambio di regime in Iraq, in Iran, in Siria, che sono tre micro-potenze regionali, i cui governanti, sgraditi all?Occidente perch‚ avversi alla ?democrazia occidentale?, impedirebbero un?equa soluzione del conflitto arabo-israeliano, precisamente della questione palestinese, che rappresenta il nodo centrale di tutte le vertenze e le controversie mediorientali - ci• Š l?unico elemento di verit… contenuto nella tesi nordamericana! Da tali premesse teorico-politiche, formulate dall?amministrazione Bush, si deduce che nel prossimo futuro, la presunta ?democrazia? made in U.S.A. dovrebbe essere imposta, ovviamente con la forza bellica, ossia con un violento rovesciamento dei regimi in carica, in Iran e in Siria?e poi? L?esportazione della ?democrazia? sar… dunque imposta dappertutto, esattamente laddove converr… agli interessi imperiali ed espansionistici dell?economia del dollaro, inaugurando un lungo ciclo di guerre di rapina, o meglio un ciclo di ?globocolonizzazione? del pianeta da parte dello strapotere che fa capo al regime yankee, protettore dell?economia di Wall Street, delle multinazionali, del Fondo Monetario Internazionale, della Banca Mondiale e via discorrendo.
Ma vediamo in breve come funziona il sistema, tanto decantato, della ?democrazia? degli Stati Uniti d?America.
Mi pare che nella ?societ… democratica? pi— antica e potente del mondo, il potere politico sia concentrato esclusivamente nelle mani di un?oligarchia elitaria di professionisti e carrieristi dello Stato, mentre i ?cittadini-sudditi? possono esercitare solo un ?diritto-dovere? di voto.
In effetti, nella realt… statunitense appena il 40 % della popolazione mette davvero in pratica quel ?diritto-dovere?; invece il restante 60 % diserta regolarmente, puntualmente, le urne elettorali. Sfido chiunque a confutare tali dati.
Invito chiunque a smentire il fatto che alle ultime elezioni presidenziali nordamericane, Bush junior Š stato eletto solo con il 20 % dei consensi.
Pertanto la ?democrazia? made in U.S.A. esclude dalla partecipazione politica concreta - ma anche dalla partecipazione di tipo semplicemente politico-formale ed elettorale - oltre il 60 % della popolazione statunitense. Infatti milioni di negri, di ispanici, di cinesi e di altre ?minoranze etniche? - che insieme formano la stragrande maggioranza del popolo nordamericano -, si astengono in maniera cronica e sistematica, dall?esercizio e dalla pratica del voto, perch‚ non si sentono politicamente rappresentati, per cui sono estromessi dal sistema politico, sono di fatto emarginati dalla ?vita democratica? del Paese, nella misura in cui i diritti e le libert… democratiche sono in pratica negati alla cospicua maggioranza dei ?cittadini? statunitensi.
Invece di imporla, o proporla, agli altri popoli della Terra, mi pare che i governanti di Washington dovrebbero preoccuparsi di estendere, in modo concreto, la civilt… democratica pi— autentica, lo stato di diritto, le libert… costituzionali, sancite solo formalmente, a tutti i ?cittadini? ai quali quei diritti e quelle libert… di carattere democratico, sono attualmente negati - e sfido chiunque a contestare tali affermazioni.
Purtroppo i ?maestri? e i ?campioni? - come Bush & soci - di questa ipocrita e perversa ?democrazia?, pretendono di imporla all?intero pianeta con il ricorso sistematico alla guerra, al fine di espandere e rafforzare l?organizzazione di un ?involucro protettivo?dell?Impero economico-monetario globale che fa capo al dollaro statunitense. Dall?11 settembre 2001, giorno dell?orribile attentato compiuto contro le Twin Towers di New York, nel cuore dell?Impero globale, si Š sempre pi— evidenziato un dato certo ed inoppugnabile, una verit… che, per quanto possa apparire cinica ed amara, Š assolutamente inconfutabile.
Come gli avvenimenti immediatamente successivi hanno dimostrato ed in seguito anche gli eventi a noi pi— prossimi hanno confermato, quell?efferato crimine perpetrato contro l?umanit…, quell?abominevole eccidio di massa ? tanto per chiarire la mia opinione -, ha fornito l?occasione pi— propizia per produrre nuove, immense ?fortune? economiche e politiche sulla scena planetaria. Molto probabilmente, come si venne a sapere da attente indagini sui movimenti finanziari condotti nei giorni immediatamente precedenti al massacro contro il popolo statunitense (non contro il capitalismo nordamericano e mondiale, come si Š voluto supporre ), il risvolto economico relativo alla formazione di ingenti profitti finanziari accumulatisi nelle settimane e nei mesi successivi all?attentato, suffraga un?ipotesi solo in apparenza folle o parossistica, secondo cui l?azione stragista non sia stata motivata da alcun intento di natura politico-ideologica, n‚ da sentimenti etico-religiosi di ispirazione islamico-integralista, ma esclusivamente da ignobili finalit… di segno affaristico.
Immagino che tali affermazioni possano suscitare reazioni di sdegno e scandalo tra i lettori, nella misura in cui rivelano una raccapricciante realt…, quella di un sistema economico rapace e criminale, articolato ed esteso su scala globale, un mostruoso apparato capitalistico-finanziario costruito su metodi scientifici di sfruttamento, di rapina e di estorsione, attuati a livello planetario.
Questo ?nuovo ordine mondiale? permette a speculatori totalmente privi di scrupoli, di approfittare anche e soprattutto dei pi— atroci delitti e delle peggiori nefandezze ? come l?attentato commesso a New York nel settembre 2001 -, per accumulare colossali ?fortune? economiche, per rimpinguare i proventi capitalistici di pochi, potentissimi detentori delle ricchezze mondiali, depositari del dominio sull?economia imperiale planetaria, e perci• padroni del destino di tutti i popoli della Terra, un pianeta abitato da oltre sei miliardi di esseri umani, i due terzi dei quali vivono molto al di sotto della soglia della povert…, in particolare quasi due miliardi di individui si trovano al limite estremo della povert…, sopravvivendo a stento con meno di un euro al giorno.
Tale assetto del potere economico-politico strutturato su scala globale, favorisce quindi una crescente concentrazione delle ricchezze, nonch‚ del controllo e delle decisioni politiche internazionali, nelle mani di minoranze sempre pi— ristrette, sempre pi— avide e corrotte, sempre pi— criminali e prepotenti, capaci di estorcere con la violenza, pi— o meno legale ? vedi il caso Iraq -, le risorse materiali ed umane appartenenti ai popoli della Terra, ossia a miliardi di persone, e capaci di sottrarre, con l?inganno e l?astuzia, i risparmi di milioni e milioni di piccoli investitori e di semplici lavoratori in tutto il mondo, condannandoli alla fame ed alla miseria. In altri termini, questo ? nuovo ordine globale? Š costruito in modo tale da accrescere nel tempo le gi… gravissime sperequazioni e disuguaglianze sociali e materiali oggi esistenti, approfondendo il divario a forbice tra ricche minoranze sempre pi— ricche e potenti, da un lato, e dall?altro masse sempre pi— estese di poveri, destinate ad impoverirsi e disumanizzarsi sempre di pi—.
Con l?avvento della cosiddetta ?globalizzazione economica?, ossia con l?ascesa e l?espansione a livello mondiale del mercato capitalistico, si Š storicamente determinato un metodo di distribuzione delle ricchezze planetarie sempre pi— iniquo, irrazionale ed intollerabile per la stragrande maggioranza delle donne e degli uomini della Terra, con conseguenze e costi inimmaginabili per l?equilibrio e la distensione mondiali, vista anche la tendenza demografica di natura esplosiva e destabilizzante che si registra nella realt… abnorme di continenti come l?Africa e l?Asia.
Sulla base del ragionamento fin qui sostenuto, si pu• senza dubbio asserire che con l?atto terroristico e criminale dell?11 settembre 2001, non abbiano nulla a che spartire, n‚ la causa arabo-palestinese, n‚ le rivendicazioni dei diseredati della Terra, n‚ il fondamentalismo religioso di matrice islamica, n‚ l?antiamericanismo ideologico, n‚ altre ragioni che sono senz?altro pi— nobili, bens soltanto il folle e spietato cinismo degli affari, l?arroganza e la perversione di un sistema economico privo di moralit… e di ideali, l?avidit… e la voracit… di un capitalismo mondiale scevro di umanit… e sprovvisto di un minimo di razionalit… etica, mosso esclusivamente da una logica ferrea e feroce costituita dalle ragioni del profitto e del business finanziario.
Si pensi, ad esempio, alla guerra in Iraq e alle sue cause, siano esse ipotetiche, reali o dichiarate. In quella tragica vicenda, la principale ?colpa? di Saddam Hussein non Š stata tanto quella di essere un dittatore feroce e sanguinario, come veniva sbandierato dalla propaganda bellicista anglo-americana e come in effetti egli Š stato, bens quella di aver convertito in euro, all?incirca tre anni fa, ingenti riserve statali di petrodollari, un ?reato? assolutamente grave ed imperdonabile per i padroni ( pochi ) e per i servi (tantissimi ) dell?Impero monetario del dollaro statunitense, il cui primato, quando viene meno la spinta motrice dell?economia e della politica, viene sorretto e rilanciato da una devastante forza militare!
Inoltre, non sono da sottovalutare le ragioni connesse al controllo e al possesso delle risorse petrolifere e di altre preziose materie prime di cui l?Iraq Š uno dei principali paesi produttori, nonch‚ l?enorme importanza che l?Iraq riveste per la sua centralit… territoriale in un?area strategicamente essenziale come quella del Golfo Persico, tra il Medio Oriente e l?Asia centro-orientale. Per molti anni il regime tirannico di Saddam ha costituito un fedele bastione dell?occidente a presidio di un?area che nel lontano 1979 fu destabilizzata dalla rivoluzione khomeinista, esercitando un ruolo funzionale agli obiettivi economico-politici nordamericani.
Infatti, non si pu• fingere di non sapere che Saddam Š stato il principale alleato degli interessi imperiali statunitensi ed un ottimo socio in affari della Casa Bianca, visto che Š pi— facile stringere patti scellerati e stipulare intese economico-politiche di un certo tipo, ossia poco pulite e poco lecite, con i regimi dittatoriali anzich‚ con governi pi— democratici.
Purtroppo per Saddam Hussein, quell?amicizia e quel sodalizio sono definitivamente crollati allorquando il famigerato dittatore ha firmato un accordo per la fornitura di greggio iracheno ? che, non dimentichiamolo, Š il meno caro del mondo, se si pensa che un litro di benzina in Iraq costa appena 10 lire! ? a favore della Francia, della Russia e della Cina, e dall?intesa sono rimasti esclusi proprio gli U.S.A., i quali si sono prontamente vendicati, da ?padroni del mondo? come essi si proclamano e come pretendono di essere considerati.
In effetti, proprio dal momento in cui il primato economico-militare nordamericano si Š imposto rapidamente su scala planetaria, grazie soprattutto al crollo del muro di Berlino e del Patto di Varsavia, incentrato sul predominio sovietico, ovvero dal 1989 in poi, la crescente preponderanza dell?economia sulla politica e sulle altre dimensioni della vita sociale degli uomini, ha convinto gli stessi fautori e teorici della ?globalizzazione? ad impossessarsi degli strumenti di analisi e di indagine scientifica che erano propri del pensiero marxista, allo scopo di comprendere e controllare meglio i processi e le dinamiche, sempre pi— vaste e complesse, di un?economia di mercato che si espande e si afferma con velocit… vertiginosa a livello globale.
Oggi, nessuna persona dotata di buon senso e di onest… intellettuale, pu• dunque negare l?ignominiosa evidenza di un mondo sempre pi— dominato da pochi operatori finanziari in grado di determinare, o quantomeno di condizionare, in maniera abietta e scellerata, le scelte politiche fondamentali per il destino dell?intera umanit….

Lucio Garofalo

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