Attualità e Cronaca

 

 

Dopo che il leader dell'Italia dei Diritti, poliziotto e giornalista, ha deciso di rompere il silenzio sull'assurda vicenda, che vide il suo dirigente credere alla versione degli amici del clan, è giunta la solidarietà della segreteria provinciale viterbese del movimento. Era stata chiesta la destituzione poi derubricata in deplorazione, con carriera bloccata. Presto sarà un baby pensionato a spese dei cittadini, che sono costretti a lavorare fino a 67 anni 

Roma - Sulla nota vicenda che ha coinvolto, suo malgrado, il presidente dell'Italia dei Diritti Antonello De Pierro e la sua famiglia, in particolare sua madre Lucia Salvati, dirigente statale in pensione, i quali, dopo aver presentato un esposto per abusi edilizi sono stati risucchiati in un vortice kafkiano fatto di intimidazioni, coperture istituzionali, aggressioni mafiose, si registra l'attestato di solidarietà giunto dalla segreteria provinciale di Viterbo del movimento, che si stringe intorno al suo leader nazionale.

 

 

Dopo che il leader dell'Italia dei Diritti, poliziotto e giornalista, ha deciso di rompere il silenzio sull'assurda vicenda, che vide il suo dirigente credere alla versione degli amici del clan, è giunta la solidarietà della segreteria provinciale reatina del movimento. Era stata chiesta la destituzione poi derubricata in deplorazione, con carriera bloccata. Presto sarà un baby pensionato a spese dei cittadini, che sono costretti a lavorare fino a 67 anni 

Roma - Sulla nota vicenda che ha coinvolto, suo malgrado, il presidente dell'Italia dei Diritti Antonello De Pierro e la sua famiglia, in particolare sua madre Lucia Salvati, dirigente statale in pensione, i quali, dopo aver presentato un esposto per abusi edilizi sono stati risucchiati in un vortice kafkiano fatto di intimidazioni, coperture istituzionali, aggressioni mafiose, si registra l'attestato di solidarietà giunto dalla segreteria provinciale di Rieti del movimento, che si stringe intorno al suo leader nazionale.

 

 

Dopo che il leader dell'Italia dei Diritti, poliziotto e giornalista, ha deciso di rompere il silenzio sull'assurda vicenda, che vide il suo dirigente credere alla versione degli amici del clan, è giunta la solidarietà della segreteria provinciale latinense del movimento. Era stata chiesta la destituzione poi derubricata in deplorazione, con carriera bloccata. Presto sarà un baby pensionato a spese dei cittadini, che sono costretti a lavorare fino a 67 anni 

Roma - Sulla nota vicenda che ha coinvolto, suo malgrado, il presidente dell'Italia dei Diritti Antonello De Pierro e la sua famiglia, in particolare sua madre Lucia Salvati, dirigente statale in pensione, i quali, dopo aver presentato un esposto per abusi edilizi sono stati risucchiati in un vortice kafkiano fatto di intimidazioni, coperture istituzionali, aggressioni mafiose, si registra l'attestato di solidarietà giunto dalla segreteria provinciale di Latina del movimento, che si stringe intorno al suo leader nazionale.

 

 

Dopo che il leader dell'Italia dei Diritti, poliziotto e giornalista, ha deciso di rompere il silenzio sull'assurda vicenda, che vide il suo dirigente credere alla versione degli amici del clan, è giunta la solidarietà della segreteria provinciale frusinate del movimento. Era stata chiesta la destituzione poi derubricata in deplorazione, con carriera bloccata. Presto sarà un baby pensionato a spese dei cittadini, che sono costretti a lavorare fino a 67 anni 

Roma - Sulla nota vicenda che ha coinvolto, suo malgrado, il presidente dell'Italia dei Diritti Antonello De Pierro e la sua famiglia, in particolare sua madre Lucia Salvati, dirigente statale in pensione, i quali, dopo aver presentato un esposto per abusi edilizi sono stati risucchiati in un vortice kafkiano fatto di intimidazioni, coperture istituzionali, aggressioni mafiose, si registra l'attestato di solidarietà giunto dalla segreteria provinciale di Frosinone del movimento, che si stringe intorno al suo leader nazionale.

 

 

Dopo che il leader dell'Italia dei Diritti, poliziotto e giornalista, ha deciso di rompere il silenzio sull'assurda vicenda, che vide il suo dirigente credere alla versione degli amici del clan, è giunta la solidarietà della segreteria provinciale romana del movimento. Era stata chiesta la destituzione poi derubricata in deplorazione, con carriera bloccata. Presto sarà un baby pensionato a spese dei cittadini, che sono costretti a lavorare fino a 67 anni 

Roma - Sulla nota vicenda che ha coinvolto, suo malgrado, il presidente dell'Italia dei Diritti Antonello De Pierro e la sua famiglia, in particolare sua madre Lucia Salvati, dirigente statale in pensione, i quali, dopo aver presentato un esposto per abusi edilizi sono stati risucchiati in un vortice kafkiano fatto di intimidazioni, coperture istituzionali, aggressioni mafiose, si registra l'attestato di solidarietà giunto dalla segreteria provinciale di Roma, che vede al suo vertice Carlo Spinelli, esponente di rilievo del movimento essendo anche responsabile per la Politica Interna e capogruppo in consiglio comunale a Capranica Prenestina, e che si stringe intorno al suo leader nazionale.

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