Negli anni Quaranta non era il caso di provenire da famiglia emigrata austriaca o ebrea, racconta ANDRE? GLUCKSMANN in UNA RABBIA DI BAMBINO (Spirali ? 25,00 ?) in un?ammirevole autobiografia sui generis con riferimenti per? reali, riflessioni politiche, analisi storiche e pensieri filosofici, passando da Baudelaire a Proust, da Hugo a Havel, ma anche da Auschwitz ai Gulag con sguardo sul futuro. Il tutto per porre sicuramente in evidenza quanto una rabbia di bimbo diviene collera di tutta un?esistenza.