La vita della giovane Anne Frank, ebrea olandese morta di tifo nel campo di concentramento nazista di Bergen Belsen, viene spezzata dalle tenaglie di una storia dal volto terrificante. E a colmare lo spaventoso silenzio che ronza nelle orecchie di chiunque abbia letto il suo celeberrimo DIARIO pare essere per Alessandra Nina Ma roccolo in ANNELIES MARIE FRANK (Empiria - 11,00 ?) non tanto un obbiettivo quanto un intimo imperativo che le si impone malgrado le insormontabili barriere poste dall?orrida indicibilit? dell?Olocausto. Ed ? con linguaggio poetico ibrido e faticosamente distillato che restituisce gli ultimi, umanissimi, istanti di vita di Annelies. A lei l?autrice presta la voce, lasciandosi pervadere al tempo stesso dalla limpida umanit? di quest?adolescente. Ma anche dalla sorda tenacia di quanti, al pari dall?incorporea voce radiofonica che continua a trasmettere di pagina in pagina le note jazz di Glenn Miller, si sono ostinati a sopravvivere sino all?ultimo e sino all?ultimo a rimanere umani. (Giusy Muzzopappa).