(Roma, Colosseo, fino al 20 agosto)

Alle nove muse cantate da Omero, lirici, tragediografi, filosofi, pittori e scultori sino ad arrivare ai nostri giorni, il Colosseo dedica una mostra che vuole approfondire il ruolo dell?intellettuale e della cultura, nei secoli, identificati come strumenti didattico-politici di formazione dei cittadini.
A Polimnia "dai molti canti" spetta il compito di introdurre le "colleghe" Calliope, dalla bella voce, dea della poesia, Euterpe, la Dilettosa, dal doppio flauto, madre del canto monodico, gemella di Erato, signora del canto corale e del canto d?amore, Urania, abitatrice del cielo e secondo Platone, signora della filosofia, Clio, la Celebratrice, Melpomene, ?quella che canta con voce di bronzo? (Antologia Palatina, IX, 505), Tersicore, colei che diletta con la danza,Talia, che si cura ?del comico, gli atti di gente senza virt—, sulle scene sonore di crotali fingo?.
Dalle Muse, fonti di ispirazione al prodotto di quelle ispirazioni.
Molti e di diverso tipo ed epoca, sono, infatti, i pezzi esposti - mosaici, sculture e ceramniche - che mostrano l'evoluzione del concetto di intellettuale nel tempo e della funzione dell'arte stessa, prima decoro ornamentale poi vero e proprio strumento di propaganda.