Mostre d'arte in Italia

Dal 10 febbraio al 1ø aprile 2007
al Museo di Roma in Trastevere le immagini
di 15 fotografi di scena raccontano la storia del cinema italiano

Fermare il movimento della macchina da presa e trasferire lo scorrere delle immagini, di storie e personaggi nell?immobilit… della carta. Questo Š il difficile compito dei fotografi di scena che sono chiamati a raccontare l?anima di un film attraverso sequenze ?senza movimento?. L?affascinante storia della fotografia di scena - e del cinema italiano - Š illustrata nella mostra ?Fotografi di scena. L?occhio INdiscreto del cinema italiano?, ospitata dal Museo di Roma in Trastevere dal 10 febbraio al 1ø aprile e promossa dall?Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma in collaborazione con l?Associazione Italiana Fotografi di Scena (AFS).

L?esposizione presenta circa 90 immagini in bianco e nero e a colori di 15 fotografi di scena che fanno parte dell?Associazione Italiana Fotografi di Scena, in un interessante confronto fra tre generazioni di fotografi professionisti.

Un ruolo, quello del fotografo di scena, spesso trascurato nonostante il suo sguardo abbia sempre accompagnato la storia del cinema italiano.
Uno sguardo puntato sul set ma lontano dalle luci della ribalta, occhi in grado di guardare dove anche altri guardano ma con una propria, particolarissima autonomia, lontano dall?essere una semplice riproduzione di ci• che il direttore della fotografia ha illuminato, il regista deciso, gli attori rappresentato.
Il fotografo di scena, infatti, compie scelte indipendenti rispetto al resto della troupe, scegliendo tempi, inquadrature e tecniche proprie. Diventa, cos, il primo interprete di un?opera e con il suo guardare discreto rivela le storie nascoste dietro i film e dietro i volti degli attori che gli confidano emozioni, contrasti, disagi, amori.
Le sue fotografie testimoniano l?intera storia di un film, registrando la complessit… del suo nascere, del suo divenire e del suo tradursi in opera finita.

Ma il valore di una foto di scena non Š dato solo dalla sua portata creativa e dalla sua capacit… di documentare la preziosa storia di un film. Una foto di scena ha soprattutto un forte valore commerciale perch‚ Š il primo contatto del film con l?esterno, il primo tramite per costruire il lancio pubblicitario, i manifesti e la visibilit… sui giornali di tutto il mondo. Un mezzo indispensabile, quindi, per favorire la visibilit… delle produzioni cinematografiche e degli attori, in grado di tenere viva l?attenzione di un vasto pubblico con le sue immagini fisse, sempre presenti.

In questo gioco-confronto generazionale, aprono la mostra le immagini della prima generazione di cui fanno parte i professionisti nati fino ai primi anni ?40. Mario Tursi, fotografo prediletto da Visconti, che ha lavorato su importanti set italiani (Petri, Pasolini, Troisi, tra gli altri) ed internazionali (Polanski, Annaud fino al recentissimo Gangs of New York di Scorsese). Sergio Strizzi, fotografo di importanza internazionale per cui Š sufficiente ricordare le produzioni pi— recenti: l?acclamatissimo La vita Š bella di Benigni e il sensuale Malena di Tornatore; quindi si passa ai lavori di Umberto Montiroli ?occhio? fedele dei fratelli Taviani e di Moretti (con cui ha lavorato anche per il commovente La stanza del figlio); infine Emilio Lari, che fotograf• i mitici film dei Beatles, la saga de Il padrino e L?intervista di Fellini.

Alla generazione centrale appartengono i fotografi nati negli anni ?40, tra i quali spicca il nome di Gianfranco Salis raffinato ritrattista delle grandi dive (suoi i ritratti di Laura Morante per Armani) e fotografo personale di Tinto Brass. Incontriamo Roberto Calabr•, eclettico allievo di Angelo Novi, che ha lavorato, tra gli altri, ai set di Gi— la testa di Leone e de Il piccolo diavolo di Benigni; poi Giovanni Caramanico fotografo di scena per Bellocchio e Brusati; Romolo Eucalitto che ha firmato Harem SuarŠ e Le Fate ignoranti di Ozpetek, Marrakech express di Salvatores e, ancora, Adriano Giordanella e Bruno Rukauer.

Infine l?ultima generazione della fotografia di scena, con i nati negli anni ?50 e ?60: Angelo Raffaele Turetta (nel 2001 vincitore del World Press Photo, Sezione Arte) e fotografo di film come I cento passi e La meglio giovent— di Giordana e L?ultimo bacio di Muccino; Alberto Ludovico Dionisi fotografo di scena per Lizzani, De Sica e Neri Parenti; Fabio Lovino che ha all?attivo circa 30 film; Philippe Antonello che ha seguito Pane e tulipani e Ieri di Soldini e le regie di Cipr e Maresco; infine Claudio Iannone che ha firmato l?ultimo film di Francesca Archibugi Renzo e Lucia.

Immagini diverse per stili, sensibilit… e tecniche che testimoniano quanto la foto di scena abbia saputo adattarsi ai cambiamenti del mondo cinematografico, ai suoi ritmi di lavoro sempre pi— frenetici, alle trasformazioni introdotte dai nuovi mezzi tecnici (scatti pi— veloci, riprese in digitale) pur mantenendo le sue peculiarit…: fermare l?attimo ed enfatizzarlo per restituire sulla carta il senso di un?opera.

Completano l?iniziativa due incontri sulla fotografia di scena: il 7 marzo alle 17.30 con il prof. Dario Reteuna e il 21 marzo alle 17.30 con il prof. Gianfranco Arciero.

Dal dieci febbraio al primo aprile 2007 il Museo di Roma in Trastevere ospiter… l'iniziativa ?Roberto Rossellini. Arte e scienza dell'Umanesimo?, un viaggio ideale tra l'opera di Rossellini e quella dei grandi umanisti suoi maestri e ispiratori.

Con questo progetto, che conclude il primo anno di celebrazioni del Centenario della nascita di Roberto Rossellini, la Fondazione Roberto Rossellini per lo sviluppo del pensiero enciclopedico, l?Istituto MetaCultura e il Museo del Cinema di Torino, in collaborazione con l?Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma, le Biblioteche del Comune di Roma, l?Assessorato alle Politiche Culturali della Provincia di Roma e l?Assessorato alla Cultura della Regione Lazio intendono promuovere la conoscenza di aspetti tanto importanti quanto ancora poco conosciuti delle ricerche e dell'opera del grande autore e studioso.

A cento anni dalla sua nascita, infatti, Rossellini Š noto al grande pubblico quasi esclusivamente per la cosiddetta "trilogia della guerra" (Roma citt… aperta, Pais…, Germania anno zero). Rimane invece per lo pi— sconosciuto il suo progetto enciclopedico per rappresentare, attraverso il racconto audiovisivo e multimediale, le interrelazioni tra le ricerche dei protagonisti della tradizione umanistica del passato e del presente.
Assumendo tali premesse si Š cercato di spostare l?attenzione sul legame di continuit… tra il lavoro svolto dai maestri dell'umanesimo classico e quello svolto da Roberto Rossellini per mantenere vivo - attraverso lo studio interdisciplinare e la continua riorganizzazione enciclopedica delle conoscenze - il dialogo tra la ricerca scientifica, la ricerca artistica e la ricerca tecnologica fino al secolo del cinema e dei nuovi media.
L?iniziativa si configura quindi come un viaggio ideale tra l'opera di Rossellini e quella dei grandi umanisti suoi maestri e ispiratori; un viaggio che si articola in diverse parti tra loro complementari:

I. una serie di sentieri multimediali per inseguire le correlazioni tra le ricerche di Roberto Rossellini e quelle dei maestri della tradizione umanistica classica,
II. una mostra del fotografo di scena Gianni Assenza, che ha seguito Rossellini per gran parte del suo lungo viaggio attraverso la tradizione umanistica,
III. una retrospettiva tematica dedicata alle storie leggendarie dei protagonisti della tradizione umanistica raccontate da Roberto Rossellini,
IV. un ciclo di incontri seminariali sui temi della tradizione umanistica cari a Rossellini,
V. un ambiente di studio interdisciplinare in cui si raccolgono e si integrano progetti di umanisti del presente e del passato accompagnati da presentazioni audiovisive e letterarie di Roberto Rossellini.

Per raggiungere questo scopo, attraverso le diverse sezioni del progetto, vengono accostati tra loro documenti letterari, visivi e audiovisivi che rappresentano:

- il punto di vista di Rossellini: i suoi pensieri espressi direttamente in ogni forma mediale (saggi, interviste, annotazioni a libri, presentazioni televisive in saggi e interviste),
- il punto di vista degli umanisti classici: i pensieri direttamente espressi dagli autori e studiosi umanisti del passato e del presente interlocutori di Roberto Rossellini; tali pensieri sono manifestati attraverso i loro progetti, saggi, disegni, bozzetti, nelle loro opere, per lo pi— letterarie, e nell'iconografia che le accompagna,
- il punto di vista dei personaggi creati da Rossellini per rappresentare una sintesi tra il suo pensiero e quello degli autori classici suoi interlocutori indiretti; tali affinit… sono espresse attraverso clip dai film, estratti da sceneggiature, foto di scena e di set.

L?impianto interdisciplinare del progetto Š strettamente legato all?obiettivo di rappresentare il dialogo virtuale tra Roberto Rossellini, neoumanista multimediale, e i maestri della tradizione umanistica classica; quegli artisti, scienziati ed enciclopedisti di cui Rossellini, con la sua opera, ha voluto sia diffondere sia continuare le ricerche.

La struttura dell?evento Š quella di un labirinto conoscitivo che esplicita i legami tra le riflessioni di Rossellini e quelle dei suoi interlocutori ?storici? sulla scienza, sull?arte e sulla didattica.
Una delle finalit… dell?evento Š quella di ricreare un ambiente di studio umanistico che per alcuni aspetti Š contestualizzato nel Rinascimento di Leon Battista Alberti e per altri nella contemporaneit… di Rossellini. In tale ambiente si vuole introdurre lo spettatore, allo stesso tempo, sia nel laboratorio di un umanista classico ideale, come Pascal, Cartesio, Agostino di Ippona, sia nel laboratorio di Rossellini stesso considerato come artista intermediale e come studioso interdisciplinare.

I fili che uniscono questi universi cronologicamente distanti tra loro sono i temi di ricerca artistica, scientifica e didattica che attraversano il tempo, le epoche, le discipline e che collegano il lavoro dei grandi umanisti a quello di un autore polivalente come Rossellini, che vuole esserne il continuatore, oltre che il cantore nel nostro tempo.

Lo stile Š quello dell'accostamento ragionato e del collage multimediale tra documenti di diversa provenienza e tipologia. Sul piano visivo si vuole riprodurre la bacheca di appunti e studi preparatori di uno studioso umanista che sviluppa contemporaneamente pi— ricerche e progetti all?interno della sua opera.

L?ambiente si compone sia di documenti relativi alle ricerche, agli studi e alle letture di Roberto Rossellini (lettere, rubriche di appunti, biblioteca annotata), sia di documenti relativi alla progettazione e realizzazione dei suoi film (foto di scena, foto di set, foto promozionali, sceneggiature, copioni, soggetti, note di regia, bozzetti) sia, infine, di documenti testuali, esempi tratti dalla sua opera (immagini, filmati, musiche) che acquistano informativit… ancora maggiore nel momento in cui vengono accostati, in base a criteri metodologici, a quelli di altri autori e studiosi.

Il legame profondo tra la ricerca rosselliniana e quella dei maestri delle arti classiche viene rappresentato attraverso accostamenti visivi che esplicitano i criteri di correlazione tra le soluzioni espressive e narrative elaborate da Rossellini e quelle elaborate dai suoi interlocutori reali e ideali, diretti e indiretti; un legame non sempre immediatamente percepibile nella fruizione continua e lineare dei testi rosselliniani. Per questo vengono isolate e collegate parti di progetti di Rossellini e parti di progetti dei suoi interlocutori, evidenziando come, al di l… delle distanze di spazio e di tempo, i testi risultino molto vicini nei modi in cui sono composti e nelle idee che esprimono.

Manoscritti, lettere, rubriche, libri annotati, foto di scena, foto di set, foto promozionali, locandine, sceneggiature, copioni, soggetti, note di regia, bozzetti, immagini e filmati di Rossellini acquistano in questo contesto un valore formativo oltre che informativo nel momento in cui vengono correlati, in base ai medesimi principi di narrazione, ai documenti degli autori e studiosi, artisti, scienziati ed enciclopedisti di cui Rossellini, con la sua opera, ha voluto sia diffondere sia continuare le ricerche.

La specificit… di questo progetto risiede dunque non solo nella ricchezza e variet… dei materiali che presenta al pubblico, ma anche nella pluralit… di correlazioni che propone, tra i documenti rosselliniani e quelli di altri autori, del passato e del presente, per viaggiare nel tempo e nello spazio e per esplorare quell'universo di insegnamenti classici che Rossellini ha ereditato e sviluppato con la sua opera.


Il Museo di Roma in Trastevere ospita fino al 1ø aprile 2007 l'iniziativa ?Roberto Rossellini. Arte e scienza dell'Umanesimo?, un viaggio ideale tra l'opera di Rossellini e quella dei grandi umanisti suoi maestri e ispiratori che si articola in diverse parti tra loro complementari:

I. una serie di sentieri multimediali per inseguire le correlazioni tra le ricerche di Roberto Rossellini e quelle dei maestri della tradizione umanistica classica,
II. una mostra del fotografo di scena Gianni Assenza, che ha seguito Rossellini per gran parte del suo lungo viaggio attraverso la tradizione umanistica,
III. una retrospettiva tematica dedicata alle storie leggendarie dei protagonisti della tradizione umanistica raccontate da Roberto Rossellini,
IV. un ciclo di incontri seminariali sui temi della tradizione umanistica cari a Rossellini.

La retrospettiva tematica si tiene tutti i marted (proiezioni dalle ore 10.15 alle ore 19.30 con intervalli; repliche sabato e domenica negli stessi orari) fino al 20 marzo e prevede un composito cartellone di proiezioni:

13 febbraio 2007
Francesco giullare di Dio
Giovanna d?Arco al rogo

20 febbraio 2007
L?et… di Cosimo de? Medici
- L?esilio di Cosimo,
- Il potere di Cosimo,
- Leon Battista Alberti

27 febbraio 2007
Blaise Pascal (1972)
Cartesius (1973)

6 marzo 2007
estratti da L?et… del Ferro (1964)
estratti da La lotta dell?uomo per la sua sopravvivenza (1967-1971)
La presa del potere da parte di Luigi XIV (1966)

13 marzo 2007
Socrate (1970)
Agostino d?Ipppona (1972)

20 marzo 2007
Il Messia (1975)
Gli atti degli apostoli (1968)
I seminari interdisciplinari si tengono invece tutti i gioved dal 1ø al 22 marzo (ore 16.00 ? 19.30) ed approfondiranno i temi analizzati all?interno dell?esposizione secondo questo calendario:

1 Marzo 16.00 ? 19.30
RILEGGERE E RISCRIVERE I CLASSICI
Come rappresentare e insieme continuare la tradizione di ricerca umanistica
Partecipa Maurizio Caminito
direttore del sistema Biblioteche del Comune di Roma

8 Marzo 16.00 ? 19.30
L?INGEGNO POLIVALENTE
La multicompetenza dell?artista-scienziato umanista
Partecipa Claudio Bond aiuto regista di Roberto Rossellini e curatore
di un programma televisivo dedicato al progetto inedito rosselliniano su ?La scienza?

15 Marzo 16.00 ? 19.30
SCRITTURA NARRATIVA E SCRITTURA SCIENTIFICA
Forme e modelli dell?organizzazione enciclopedica del sapere
attraverso la tradizione umanistica
Partecipa l?antropologo Alberto Mario Cirese

22 Marzo 16.00 ? 19.30
LA FIRMA DELL'AUTORE
Il concorso dei collaboratori alla definizione dell'identit… autoriale
Partecipano l?architetto Roberto Pirzio Biroli
e Arturo Calzona (per la Fondazione Leon Battista Alberti)


Retrospettiva tematica e seminari interdisciplinari sono ad ingresso gratuito
La mostra "L'Arte e La Tartaruga: omaggio a Plinio De Martiis. Da Rauschenberg a Warhol, da Burri a Schifano" ospitata presso la Galleria Civica d'Arte Moderna "Vittoria Colonna" di Pescara dal 3 marzo al 20 maggio 2007, rende omaggio al grande fotografo, gallerista, ideatore e organizzatore di eventi culturali, Plinio De Martiis, scomparso nel 2004.
La mostra, a cura di Silvia Pegoraro, ripercorre le vicende della celebre Galleria "La Tartaruga" dal 1954 agli anni '70, attraverso oltre 150 opere. Un centinaio di dipinti alcuni del tutto inediti, altri mai pubblicati di oltre 50 dei maggiori artisti che lavorarono con De Martiis tra cui Afro, Accardi, Burri, Capogrossi, Festa, Fontana, Kounellis, Novelli, Paolini, Pascali, Pirandello, Rauschenberg, Rotella, Schifano, T pies, Trombadori, Turcato, Twombly, Warhol. Verranno esposti anche alcuni dei "cartelli della Tartaruga" - che De Martiis faceva realizzare a ogni artista che esponeva da lui e circa 30 foto realizzate da De Martiis, scelte tra i ritratti degli artisti che hanno lavorato con lui.

La Galleria Monogramma arte contemporanea di Roma, dal 9 marzo al 4 aprile ospita la mostra ?Sperimentale p.?, Lia Drei e Francesco Guerrieri, 1963 - 1968.
Nel settembre del 1963 al XIIø Convegno Internazionale Artisti, Critici e Studiosi d?Arte in Verrucchio il ?Gruppo 63?, composto da Lucia Di Luciano, Lia Drei, Francesco Guerrieri e Giovanni Pizzo, si scinde in ?Operativo R.? e ?Sperimentale p.?.
Il binomio ?Sperimentale p.?, composto da Lia Drei e Francesco Guerrieri, oper• dal settembre 1963 al 1968.
Il ?Gruppo 63? era nato, sul finire del 1962, dall?esigenza, allora molto sentita, di andare oltre l?informale che aveva ormai esaurito la propria creativit… ed era condannato alla ripetitivit….
Con i gruppi di arte programmata, gestaltici e strutturalisti in generale si affermava la razionalizzazione del linguaggio, l?apertura dell?arte ai rapporti con le scienze, la tecnologia, la psicologia della forma e della percezione visiva.
La specificit… dello ?Sperimentale p.? in questo contesto fu, come scrive Cinzia Folcarelli, l?intento di ?superare l?alienazione e l?incomunicabilit… attraverso la percezione visiva?. Si legge nella ?Dichiarazione di poetica? dello ?Sperimentale p.? (dove p = puro, riferito allo sperimentalismo puro) che il fine della ricerca Š quello di costituire un linguaggio veramente intersoggettivo. Ribadisce Luciano Marziano che ?attraverso la percezione, seguendo le teorie gestaltiche, il mondo si costituisce in forma e, quindi, in mezzo di comunicazione delle strutture formali fondamentali?.
Altra peculiarit… dello ?Sperimentale p.? fu che nel corso degli anni, pur operando all?unisono in mostre, dibattiti, convegni, scritti, Lia Drei e Francesco Guerrieri hanno sempre conservato e sviluppato la propria identit…, per cui oggi possiamo considerare obiettivamente due personalit… inconfondibili. Scriveva Filiberto Menna: ?All?interno della poetica comune Š comunque sempre possibile individuare la diversit… delle due declinazioni, pi— mentale e riflessiva quella di Guerrieri, pi— emozionale e felice quella di Drei?.

Il catalogo della mostra (pp. 60) contiene un testo di presentazione di Luciano Marziano e un testo storiografico sullo ?Sperimentale p.? di Cinzia Folcarelli che ha curato anche la cronologia con relativa bibliografia. Un?antologia critica attinente specificatamente allo ?Sperimentale p.? comprende testi di Argan, Assunto, Celant, Di Genova, Finizio, Garroni, Menna, Montana, Orienti, Ponente.

Sabato 6 ottobre dalle 10 alle 19 ingresso gratuito e visite guidate in 101 palazzi di 55 banche in tutta Italia. Ô la sesta edizione della giornata nazionale d?apertura al pubblico dei palazzi storici delle banche.

Con Invito a Palazzo i palazzi storici delle banche italiane, solitamente chiusi al pubblico perch‚ luogo di lavoro delle banche stesse, saranno aperti gratuitamente su tutto il territorio nazionale. Anche quest?anno ? per la sesta edizione dell?iniziativa - l?offerta Š ricca e variegata, dai palazzi del medioevo a quelli della pi— recente contemporaneit…. Sar… possibile ammirare uno straordinario scorcio di patrimonio architettonico, artistico e paesaggistico, oltre che arredi, oggetti ed opere d?arte di ogni epoca, talvolta anche giardini, cantine, archivi e biblioteche. L?appuntamento Š per sabato 6 ottobre dalle 10 alle 19, con visite guidate in italiano e inglese.
Nelle passate 5 edizioni la manifestazione ha attirato oltre 400 mila visitatori.

L?Invito di quest?anno
Palazzi storici, sedi di istituti di credito, sabato 6 ottobre sveleranno i loro capolavori nascosti, il loro inestimabile patrimonio culturale non sempre accessibile. Porte aperte sui palazzi delle banche, veri e propri scrigni di tesori preziosi; quest?anno Invito a Palazzo offrir… una rassegna di 2.500 anni di storia dell?arte dalle ceramiche attiche alle installazioni di arte contemporanea.
In questa edizione, 55 le banche coinvolte, 57 le citt… partecipanti, di cui 4 le citt… coinvolte per la prima volta nell?iniziativa, su 101 palazzi 18 le sedi nuove che aprono al pubblico in occasione di Invito a Palazzo, 18 le Regioni partecipanti, di cui Emilia Romagna, Lombardia, Lazio e Toscana le Regioni con pi— palazzi, mentre sono le citt… di Roma, Milano, e Genova ad essere quelle con pi— palazzi aperti.
La manifestazione, giunta alla sua sesta edizione, ha ormai superato la sua fase sperimentale e costitutiva ed Š diventata un appuntamento fisso nel panorama delle iniziative culturali del Paese, unica anche nel panorama internazionale.
I 101 palazzi aperti al pubblico il 6 ottobre rappresentano un?antologia ricca e completa di stili, tendenze e gusti artistici ed architettonici italiani di ogni epoca. Dalla possente architettura rinascimentale, alle forme del barocco, alle eleganti dimore settecentesche immerse in parchi secolari, alle atmosfere neoclassiche, fino ai palazzi che pi— di recente le banche stesse hanno commissionato ai pi— affermati architetti contemporanei.
Oltre ad ambienti di grande suggestione, che in molti casi conservano ancora arredi originali e oggetti d?epoca, i visitatori potranno accedere anche a mostre appositamente allestite per l?occasione, dedicate al collezionismo d?arte o alla storia delle singole banche o a momenti significativi di vita culturale e civile.
Novit… di quest?anno Š anche il Patrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione a testimonianza dell?attenzione che il mondo delle banche vuole dare ai giovani, alla loro attivit… formativa e alla crescita culturale dei cittadini di domani.

L?impegno delle banche per l?arte e la cultura
Invito a Palazzo, nato nel 2002, sta diventando anno dopo anno il fiore all?occhiello dell?impegno e dell?intensa attivit… dell?intero settore bancario italiano nel campo dell?arte e della cultura. In questa giornata il sistema bancario italiano si propone come soggetto culturale attivo, capace di raccogliere l?attenzione dell?intero paese. La sponsorizzazione di interventi sui beni del patrimonio pubblico e la pubblicazione di libri d?arte sono una testimonianza tangibile di questo impegno. Ma soprattutto ogni anno le banche italiane investono uomini e risorse per la tutela e la conservazione dei palazzi storici e delle opere d?arte che possiedono. Un impegno, questo, che ha permesso di conservare fino ad oggi gioielli artistici che ora vengono messi a disposizione dei cittadini con questa manifestazione che Š diventata un appuntamento fisso nell?agenda delle iniziative culturali italiane.

Notizie Utili
Invito a Palazzo 2007 si terr… sabato 6 ottobre. I palazzi saranno aperti al pubblico gratuitamente dalle ore 10 alle ore 19, con visite guidate in italiano e inglese. L?elenco completo dei palazzi che partecipano all?iniziativa sar… disponibile dal mese di settembre sul sito www.abi.it. Si potranno ottenere informazioni sulla manifestazione chiamando il numero 06/6767990 oppure inviando una e-mail all?indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. D‚pliant con l?elenco completo dei palazzi saranno disponibili presso le filiali delle banche aderenti.

Categoria: Le Interviste

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